Sicurezza, sgomberi immediati e linea dura sui furti in casa: la Lega spinge per un nuovo decreto con misure più severe
- piscitellidaniel
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Il tema della sicurezza torna al centro dell’agenda politica con l’annuncio di un nuovo pacchetto di misure promosso dalla Lega che punta a rafforzare l’azione dello Stato contro occupazioni abusive, furti in abitazione e microcriminalità urbana. Il provvedimento, sostenuto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal vicepremier Matteo Salvini, prevede un’accelerazione delle procedure di sgombero, pene più severe per i reati contro la proprietà privata e una maggiore tutela per chi subisce intrusioni nella propria casa. Si tratta di una delle iniziative più rilevanti in materia di ordine pubblico dell’attuale legislatura, destinata a incidere su ambiti sensibili come la sicurezza domestica, il diritto di proprietà e la gestione dell’emergenza abitativa.
La proposta di legge, attualmente in fase di definizione tecnica, nasce da una serie di episodi di cronaca che hanno riportato l’attenzione sul fenomeno delle occupazioni abusive e sull’aumento dei furti in abitazione. Secondo le ultime statistiche del Viminale, nel 2024 si è registrato un incremento del 12% dei reati predatori, con una particolare concentrazione nei centri urbani di medie e grandi dimensioni. La Lega ha deciso di rispondere con un approccio che combina il rafforzamento delle sanzioni penali e l’introduzione di strumenti amministrativi più rapidi per ripristinare la legalità nei casi di occupazione.
Il fulcro del provvedimento riguarda gli “sgomberi lampo”: una nuova procedura che consentirà alle forze dell’ordine di intervenire entro 48 ore dall’accertamento dell’occupazione illegale di un immobile, senza la necessità di lunghe autorizzazioni giudiziarie. L’obiettivo è evitare che le case occupate diventino, come avviene oggi, terreno di contenziosi pluriennali. Il meccanismo prevede l’emissione di un ordine immediato di rilascio da parte del prefetto, con la possibilità di ricorso solo successivo, senza effetto sospensivo. Una misura che, secondo i promotori, restituisce “certezza del diritto” ai proprietari e rafforza il principio di tutela della proprietà privata.
Parallelamente, il pacchetto sicurezza prevede un inasprimento delle pene per i furti in abitazione e per le rapine commesse con violenza o minaccia. Le nuove disposizioni potrebbero portare l’aumento delle pene minime, oggi fissate a tre anni, fino a cinque anni di reclusione, con aggravanti specifiche in caso di effrazione o uso di armi improprie. Inoltre, sarà introdotta una forma di tutela rafforzata per la “legittima difesa domiciliare”, con la possibilità per il giudice di escludere la punibilità nei casi di reazione proporzionata all’intrusione. Si tratta di un ritorno a un tema storicamente caro alla Lega, che già in passato aveva promosso modifiche legislative per ampliare la sfera di autodifesa dei cittadini.
Tra le novità più rilevanti figura anche la creazione di un “fondo di sicurezza urbana”, destinato ai Comuni per finanziare sistemi di videosorveglianza, illuminazione pubblica e pattugliamenti notturni. Il fondo sarà gestito dal Ministero dell’Interno, con priorità per le aree metropolitane e per i territori che registrano alti tassi di criminalità diffusa. Sarà inoltre rafforzata la collaborazione tra polizia locale e forze di polizia statale, con la possibilità di istituire “unità interforze” per il controllo dei quartieri più sensibili.
Il decreto prevede anche una revisione della normativa in materia di occupazioni abusive di immobili pubblici, un fenomeno che interessa in particolare le grandi città come Roma, Milano e Napoli. Le nuove regole consentiranno di sgomberare rapidamente anche gli edifici pubblici o privati utilizzati senza titolo da gruppi organizzati, con la possibilità per i Comuni di intervenire in collaborazione con la prefettura. Le associazioni che promuovono l’occupazione saranno soggette a sanzioni amministrative e alla perdita di eventuali contributi pubblici.
Sul fronte politico, la proposta trova il sostegno compatto del centrodestra, che vede nel tema della sicurezza uno dei cardini della propria identità. Salvini ha ribadito che “non può esistere uno Stato che tutela chi occupa abusivamente o ruba in casa altrui”, e che l’obiettivo del governo è “restituire fiducia e tranquillità ai cittadini”. Il ministro Piantedosi ha aggiunto che il rafforzamento della sicurezza urbana passa anche attraverso un controllo più capillare del territorio e un miglior coordinamento tra le forze di polizia.
Non mancano, tuttavia, le critiche da parte delle opposizioni e delle organizzazioni per i diritti civili, che temono un irrigidimento eccessivo delle norme e un rischio di compressione delle garanzie individuali. Alcuni partiti di sinistra hanno sottolineato che l’aumento delle occupazioni deriva anche da un’emergenza abitativa irrisolta e chiedono di distinguere tra chi occupa per necessità e chi lo fa per attività illegali. Secondo le stime del Ministero delle Infrastrutture, in Italia sono circa 50.000 gli alloggi occupati abusivamente, di cui una parte significativa appartenente a enti pubblici o case popolari. Il governo, tuttavia, ritiene che la tutela dei diritti sociali non possa giustificare la violazione della legge.
Il nuovo pacchetto di misure si inserisce in una strategia più ampia di rafforzamento dell’ordine pubblico, che comprende anche la lotta ai reati predatori, al degrado urbano e all’abusivismo. Nelle intenzioni della Lega, la riforma dovrà rappresentare un cambio di passo rispetto al passato, riportando al centro il principio di responsabilità individuale e il rispetto delle regole. L’approvazione definitiva del testo è prevista entro la fine dell’anno, dopo il passaggio in Consiglio dei Ministri e la successiva discussione in Parlamento, dove si prevede un confronto acceso tra le diverse forze politiche.
Il governo punta a presentare il provvedimento come una risposta concreta alle richieste dei cittadini, in un momento in cui la percezione di insicurezza resta elevata. Le misure annunciate, se attuate, segneranno un inasprimento significativo dell’ordinamento in materia di reati contro la proprietà e occupazioni abusive, confermando la volontà dell’esecutivo di adottare una linea di fermezza in nome della legalità e della tutela del vivere civile.

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