Borse europee in rialzo spinte dall’ottimismo americano: fiducia sui mercati in attesa delle mosse delle banche centrali
- piscitellidaniel
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Le borse europee aprono la settimana in territorio positivo, sostenute dal clima di fiducia proveniente da Wall Street e dalle prospettive di un allentamento della politica monetaria nel 2025. L’ottimismo degli investitori statunitensi, rinvigorito dai dati macroeconomici migliori delle attese e dal calo dell’inflazione, si riflette sui principali listini del Vecchio Continente, che iniziano la seduta con una spinta generalizzata. Milano guida il rialzo con il Ftse Mib sopra quota 44.000 punti, mentre Parigi, Francoforte e Madrid si muovono in terreno positivo, confermando una tendenza rialzista che coinvolge tutti i settori chiave, dai finanziari all’energia fino all’industria tecnologica.
Il sentiment positivo è alimentato dall’idea che la Federal Reserve americana possa avviare nel 2025 una progressiva riduzione dei tassi d’interesse, dopo oltre un anno di politiche restrittive. Gli analisti interpretano le ultime dichiarazioni dei vertici della banca centrale come un segnale di maggiore fiducia nella stabilità dei prezzi e nella solidità dell’economia statunitense. Il rallentamento dell’inflazione core e la tenuta del mercato del lavoro hanno infatti spinto gli investitori a ritenere che il ciclo di rialzi sia ormai concluso. Questo scenario ha favorito un recupero dell’appetito per il rischio e un ritorno dei capitali sui mercati azionari, dopo mesi di volatilità.
In Europa, l’attenzione resta rivolta alla Banca Centrale Europea, che deve gestire un equilibrio delicato tra la lotta all’inflazione e la necessità di sostenere la crescita. Gli ultimi dati macroeconomici dell’area euro mostrano un quadro misto: l’inflazione si è ridotta al 2,7%, avvicinandosi al target del 2%, ma l’attività industriale continua a soffrire, soprattutto in Germania. Tuttavia, la tenuta dei consumi e il calo dei prezzi dell’energia stanno restituendo fiducia alle imprese e ai consumatori. La presidente Christine Lagarde ha ribadito che eventuali tagli dei tassi avverranno solo quando vi sarà certezza sulla stabilità dei prezzi, ma i mercati già scontano un primo intervento entro la metà del 2025.
Il listino milanese si distingue per la buona performance del comparto bancario, sostenuto dal miglioramento dei margini finanziari e dalla solidità patrimoniale. Titoli come Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco BPM registrano incrementi significativi, grazie alla prospettiva di un contesto di tassi ancora favorevole alla redditività. Bene anche il settore industriale, con Leonardo, Pirelli e Iveco in rialzo, e quello dell’energia, trainato dal recupero del prezzo del petrolio. L’indice Brent, infatti, si è stabilizzato sopra gli 82 dollari al barile, dopo settimane di fluttuazioni dovute alle incertezze geopolitiche in Medio Oriente e ai tagli alla produzione da parte dell’OPEC+.
A Parigi, il CAC 40 avanza grazie al rimbalzo di LVMH e Kering, dopo le recenti prese di profitto che avevano penalizzato il lusso, mentre a Francoforte il DAX beneficia del recupero del comparto automobilistico, con Volkswagen e BMW in crescita. Londra, pur rimanendo più cauta, risente positivamente del rialzo dei titoli minerari e petroliferi, in un contesto di mercato che vede ancora elevata la domanda di materie prime industriali.
Anche gli investitori guardano con ottimismo alle prossime mosse sul fronte commerciale internazionale. Il recente miglioramento dei rapporti tra Stati Uniti e Cina, testimoniato dai colloqui bilaterali avvenuti nelle ultime settimane, alimenta la speranza di una distensione che possa favorire gli scambi e ridurre le tensioni sulle catene di approvvigionamento globali. L’attenuarsi delle barriere commerciali, insieme a una riduzione dei costi logistici, contribuisce a migliorare le prospettive di crescita per l’industria europea, ancora alle prese con i rallentamenti produttivi dovuti alla crisi energetica.
Il mercato obbligazionario mostra un andamento coerente con la ripresa dell’azionario. I rendimenti dei titoli di Stato si mantengono stabili, con il BTP decennale italiano sotto il 4%, segnale che gli investitori internazionali continuano a considerare l’Italia un mercato affidabile, soprattutto alla luce dei progressi sul fronte del bilancio pubblico e dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Lo spread tra BTP e Bund tedeschi si riduce intorno ai 140 punti base, uno dei livelli più bassi degli ultimi mesi, a conferma della stabilità del quadro finanziario.
Sul fronte valutario, l’euro recupera terreno sul dollaro, attestandosi sopra 1,08, sostenuto dalla prospettiva di un rallentamento della stretta monetaria negli Stati Uniti. Il rafforzamento della moneta unica riflette anche la fiducia dei mercati nella capacità dell’Unione Europea di mantenere coesione economica e disciplina fiscale, nonostante le divergenze tra i diversi Stati membri. Gli operatori restano comunque prudenti in vista dei prossimi dati macroeconomici e delle decisioni delle banche centrali, che determineranno la direzione dei mercati nei mesi a venire.
Gli analisti di settore sottolineano come il clima di fiducia dei mercati non escluda la possibilità di correzioni, soprattutto in presenza di eventuali shock geopolitici o di nuovi segnali di rallentamento economico. Tuttavia, il trend positivo delle ultime settimane conferma che gli investitori tornano a privilegiare l’azionario come classe di investimento, grazie alla combinazione di rendimenti reali più elevati e prospettive di stabilità monetaria.
Le borse europee, sostenute dal traino di Wall Street e da una ritrovata fiducia nell’economia globale, si preparano dunque a chiudere l’anno con un bilancio positivo. L’attenzione resta concentrata sulle politiche delle banche centrali, ma la percezione generale è che il peggio sia ormai alle spalle. In un contesto di graduale normalizzazione dei mercati, gli operatori guardano al 2025 con cauto ottimismo, nella convinzione che la fase di turbolenza economica e finanziaria degli ultimi due anni stia finalmente lasciando spazio a un ciclo di crescita più equilibrato e sostenibile.

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