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Nuova pista per l’aeroporto di Firenze: passo avanti per un’opera da 400 milioni che ridisegna la mobilità toscana

Il progetto della nuova pista dell’aeroporto di Firenze compie un passo decisivo verso la realizzazione, con l’approvazione della Valutazione di Impatto Ambientale e il via libera al piano esecutivo dell’opera. Si tratta di un investimento da circa 400 milioni di euro, destinato a trasformare radicalmente lo scalo toscano e a rafforzare la connettività dell’intera area metropolitana. Dopo anni di dibattiti, ricorsi e confronti istituzionali, l’infrastruttura entra così in una fase operativa concreta, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza dei voli, aumentare la capacità di traffico e ridurre l’impatto ambientale complessivo.


La nuova pista, lunga 2.200 metri e orientata secondo un asse 12/30, sostituirà l’attuale tracciato, ritenuto inadeguato alle esigenze operative e di sicurezza. L’attuale configurazione dell’aeroporto Amerigo Vespucci, con una pista corta e disallineata rispetto ai venti dominanti, limita infatti la possibilità di operare con aeromobili di medie dimensioni e impone frequenti cancellazioni o dirottamenti in caso di condizioni meteo avverse. Con la nuova infrastruttura, sarà possibile accogliere un numero maggiore di voli e collegare direttamente Firenze con le principali capitali europee, riducendo la dipendenza dallo scalo di Pisa, oggi principale hub toscano.


Il progetto, sviluppato dalla società Toscana Aeroporti, prevede anche la realizzazione di nuove aree operative, un terminal ampliato, collegamenti stradali e ferroviari potenziati, oltre a un sistema di mitigazione ambientale che include il riassetto idraulico dell’area e la creazione di nuove zone verdi. La pista sarà orientata in modo da minimizzare l’impatto acustico sui quartieri nord-occidentali della città e da migliorare la compatibilità con il sistema paesaggistico della piana fiorentina. Saranno inoltre adottate tecnologie di ultima generazione per il monitoraggio delle emissioni e per la gestione dei flussi di traffico, in linea con gli standard europei sulla sostenibilità aeroportuale.


La costruzione dell’opera è destinata a generare effetti significativi anche sul piano economico e occupazionale. Secondo le stime presentate da Toscana Aeroporti, la fase di realizzazione creerà circa 1.500 posti di lavoro diretti e oltre 3.000 nell’indotto, coinvolgendo imprese locali e nazionali del settore infrastrutturale. Una volta completato, l’aeroporto potrà gestire fino a 5 milioni di passeggeri l’anno, rispetto ai 2,7 milioni attuali, con un incremento stimato del 70% nel traffico aereo e un impatto positivo sul turismo e sull’economia regionale.


L’approvazione della VIA da parte del Ministero dell’Ambiente rappresenta un punto di svolta per un progetto rimasto per anni al centro di un complesso contenzioso. Le precedenti versioni del piano, risalenti al 2019, erano state annullate dal Consiglio di Stato per irregolarità nelle procedure di valutazione ambientale. L’attuale iter, aggiornato e rivisto in collaborazione con la Regione Toscana, il Comune di Firenze e gli enti territoriali coinvolti, ha tenuto conto delle prescrizioni richieste e delle criticità emerse in passato, prevedendo un’attenzione particolare alla tutela del territorio e alla gestione delle acque superficiali della piana.


Il nuovo assetto infrastrutturale si inserisce in una strategia più ampia di integrazione tra gli aeroporti di Firenze e Pisa, che continueranno a operare in modo complementare all’interno del sistema regionale. Mentre Pisa manterrà il suo ruolo di scalo principale per i voli intercontinentali e per le compagnie low cost, Firenze diventerà un hub di riferimento per il traffico business e per i collegamenti europei di medio raggio. Il coordinamento tra i due scali sarà garantito da Toscana Aeroporti, che gestisce entrambe le infrastrutture e ha definito un piano industriale integrato volto a ottimizzare risorse e servizi.


Uno degli aspetti più innovativi del progetto riguarda l’approccio alla sostenibilità. Oltre alle misure di mitigazione acustica e paesaggistica, il piano prevede la realizzazione di un sistema di raccolta e riutilizzo delle acque meteoriche, impianti fotovoltaici per l’autoproduzione energetica e una rete di trasporto pubblico dedicata. L’obiettivo è fare del nuovo aeroporto un modello di mobilità sostenibile, riducendo progressivamente l’impronta carbonica e migliorando la compatibilità ambientale del traffico aereo. La progettazione è stata sviluppata secondo i principi ESG (Environmental, Social and Governance), con una particolare attenzione all’efficienza energetica e alla resilienza climatica.


Le istituzioni locali hanno accolto con favore la decisione, riconoscendo il valore strategico dell’opera per lo sviluppo della Toscana centrale. Il sindaco di Firenze ha definito il progetto “un investimento per il futuro della città e per la sua competitività internazionale”, mentre la Regione ha evidenziato il ruolo dell’aeroporto come “porta d’ingresso del turismo e dell’economia toscana”. Le associazioni di categoria, in particolare quelle legate al settore turistico e industriale, vedono nella nuova pista un fattore di modernizzazione infrastrutturale in grado di attrarre nuovi flussi di visitatori e investitori.


Non mancano tuttavia le voci critiche. Alcuni comitati ambientalisti e associazioni di cittadini hanno espresso preoccupazione per l’impatto dell’opera sull’ecosistema della piana, chiedendo garanzie sulla tutela della biodiversità e sulla gestione delle compensazioni ambientali. Toscana Aeroporti ha risposto prevedendo un piano di monitoraggio costante e la realizzazione di aree naturali protette, destinate a bilanciare l’intervento infrastrutturale con misure di conservazione ambientale.


Con la conclusione della fase autorizzativa, i lavori sono attesi per l’inizio del 2026 e avranno una durata di circa tre anni. Il completamento della nuova pista segnerà un passaggio storico per Firenze e per l’intero sistema aeroportuale regionale, inserendosi in un contesto di rinnovamento infrastrutturale che comprende anche il potenziamento dell’Alta Velocità ferroviaria e il collegamento diretto con l’aeroporto di Pisa. L’obiettivo finale è garantire alla Toscana un sistema di trasporti moderno, integrato e sostenibile, capace di sostenere la crescita economica e di rafforzare il ruolo strategico della regione nel panorama europeo.

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