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10 maggio 2025

  • Immagine del redattore: Luca Baj
    Luca Baj
  • 3 giorni fa
  • Tempo di lettura: 18 min
  1. Corte costituzionale – Sentenza 30 gennaio-27 marzo 2025 n. 36 - Stralcio

    • Argomento: Fisco

    • Principio adottato: Nuovo processo tributario, la Consulta estende il diritto alla prova in appello.

  2. Corte di cassazione - Sezioni Unite penali - Sentenza 12 dicembre 2024-18 marzo 2025 n. 10869 - Stralcio

    • Argomento: Codice rosso

    • Principio adottato: Codice rosso: l'incidente probatorio diventa obbligatorio se la vittima è vulnerabile.

  3. Corte di giustizia dell'Unione europea - Sezione IX - Sentenza 27 marzo 2025 - Causa C-57/24 - Commento

    • Argomento: Successioni e donazioni

    • Principio adottato: Nessun obbligo per i giudici dello Stato in cui l'erede risiede di convalidare la rinuncia tardiva all'eredità.


  1. Cassazione, ordinanza n. 8071/2025

    • Argomento: Separazioni

    • Principio adottato: Non basta l’abbandono della casa familiare da parte di un coniuge per dichiarare l’addebito della separazione a suo carico, ma occorre provare che tale comportamento, contrario ai doveri coniugali, sia stato la causa del determinarsi dell’intollerabilità della convivenza.

  2. Corte di Cassazione (ordinanza n. 7826/2025)

    • Argomento: Divieto di fumo, lavoro

    • Principio adottato: Viola re il divieto di fumo può costare il posto di lavoro, a nulla valendo una pregressa “tolleranza” da parte del datore di lavoro rispetto all’abitudine dei dipendenti.

  3. Corte di cassazione (ordinanza n. 7343/2025)

    • Argomento: Cumulo accertamento credito e opposizione atti esecutivi

    • Principio adottato: Possibile cumulo tra l’accertamento del credito e l’opposizione agli atti esecutivi.

  4. Corte di cassazione, ordinanza n. 9269/2025

    • Argomento: Mancato deposito telematico in Cassazione

    • Principio adottato: In assenza di anomalie informatiche, il mancato deposito telematico in Cassazione è imputabile unicamente al difensore.

  5. Cassazione, ordinanza n. 9359/2025

    • Argomento: Patto di quota lite

    • Principio adottato: Il patto di quota lite è illegittimo, ma non inficia il rapporto giuridico tra cliente e avvocato.

  6. Cassazione, sentenza n. 13263/2025

    • Argomento: Beneficio della non menzione

    • Principio adottato: Non si può negare la “non menzione” per ragioni di mera opportunità, in una prospettiva di risocializzazione.

  7. Cassazione (n. 13514/2025)

    • Argomento: Espulsioni stranieri irregolari (DL Cutro)

    • Principio adottato: La Cassazione frena sulle espulsioni degli stranieri irregolari previste dal Dl Cutro, richiamandosi ai superiori principi della Cedu in materia di diritti umani.

  8. Corte Costituzionale, sentenza n. 39/2025

    • Argomento: Convalida trattenimento straniero

    • Principio adottato: La nuova disciplina del processo di cassazione sulla convalida del trattenimento dello straniero espulso o richiedente protezione internazionale è costituzionalmente illegittima nella parte in cui dispone che in detto giudizio trovi applicazione la norma, dettata per il processo di legittimità in materia di mandato d’arresto europeo consensuale, secondo cui la Corte di cassazione giudica in camera di consiglio sui motivi di ricorso e sulle richieste del procuratore generale senza intervento delle parti.

  9. Corte costituzionale, comunicato 9 aprile 2025

    • Argomento: Terzo mandato presidente Regione Campania

    • Principio adottato: Il legislatore campano ha reso inapplicabile, per la prossima tornata elettorale, il principio fondamentale del divieto del terzo mandato consecutivo.

  10. Corte di Giustizia UE, sentenza nella causa C-292/23

    • Argomento: Atti Procura europea e controllo giurisdizionale

    • Principio adottato: Il controllo deve essere possibile sugli atti che possono incidere sulla situazione giuridica delle persone.

  11. Corte di Giustizia UE, sentenza sulla causa C-481/23

    • Argomento: Mandato d'arresto europeo

    • Principio adottato: Lo Stato membro in cui risiede una persona ricercata non può rifiutare l’esecuzione di un mandato d’arresto europeo diretto a garantire la presenza di tale persona al momento dell’avvio di un procedimento penale.


  1. Corte di cassazione - Sezione I civile - Ordinanza 27 marzo 2025 n. 8071

    • Argomento: Separazione e Divorzio

    • Principio adottato: La dichiarazione di addebito della separazione implica la prova che l’irreversibile crisi coniugale sia ricollegabile esclusivamente al comportamento volontariamente e consapevolmente contrario ai doveri nascenti dal matrimonio di uno o di entrambi i coniugi ovvero che sussista un nesso di causalità tra i comportamenti addebitati e il determinarsi dell’intollerabilità della ulteriore convivenza. L’allontanamento dal domicilio familiare è di per sé sufficiente a giustificare l’addebito, a meno che non si dimostri una giusta causa o che sia stato determinato dal comportamento dell’altro coniuge o sia intervenuto quando la convivenza era già intollerabile.

  2. Corte di cassazione - Sezione Lavoro - Ordinanza 24 marzo 2025 n. 7826

    • Argomento: Lavoro e Formazione (Divieto di fumo)

    • Principio adottato: Il giudice non è vincolato alle previsioni del contratto collettivo e può ritenere la sussistenza della giusta causa per un grave comportamento del lavoratore contrario alle norme della “comune etica” o del “comune vivere civile”, quando tale grave inadempimento abbia fatto venire meno il rapporto fiduciario tra datore di lavoro e lavoratore.


  1. Corte di cassazione - Sezione III civile - Ordinanza 19 marzo 2025 n. 7343

    • Argomento: Esecuzione Civile

    • Principio adottato: Quando in una procedura esecutiva si trovino cumulate fra loro per ragioni di connessione due o più controversie, la decisione del giudice di merito, che intervenga su di esse senza sciogliere detta connessione, è soggetta alle regole che presiedono l’impugnazione nelle procedure esecutive.

  2. Corte di cassazione - Sezione Tributaria - Ordinanza 8 aprile 2025 n. 9269

    • Argomento: Processo Civile Telematico

    • Principio adottato: Il fatto ostativo, rilevante ai fini della tempestività e regolarità del deposito, “è solo quello che sia oggettivamente estraneo alla volontà della parte e che non sia governabile dalla medesima, in quanto riferibile ad un evento che presenti il carattere dell’assolutezza, e non già dell’impossibilità relativa, o della mera difficoltà”. (Nel caso di specie, la mancata iscrizione del ricorso nel termine, esclusa l'anomalia informatica, è imputabile alla negligenza della ricorrente).

  3. Corte di cassazione - Sezione III civile - Ordinanza 9 aprile 2025 n. 9359

    • Argomento: Difensore e Difesa (Patto di quota lite)

    • Principio adottato: Per la Cassazione il patto di quota lite è illegittimo, ma non inficia il rapporto giuridico tra cliente e avvocato. La relazione tra i due soggetti continua a essere valida anche con la stipula dell’accordo e in caso di sconfitta il legale ha comunque diritto a essere retribuito secondo le normali tariffe forensi.

  4. Corte di cassazione - Sezione VI penale - Sentenza 4 aprile 2025 n. 13263

    • Argomento: Reato (Beneficio non menzione)

    • Principio adottato: Circa l’incongruità della pena irrogata, solo di poco inferiore a quella determinata in primo grado alla luce dell’originaria contestazione di un reato assai più grave e comunque calcolata muovendo da una base di anni due, più elevata della linea mediana tra il minimo e il massimo - affermano infatti - in assenza di una specifica motivazione, non può dirsi infondato e men che mai inammissibile. Fondato è altresì il motivo col quale si contesta la mancata concessione del beneficio della non menzione “in relazione ad una valutazione di mera opportunità rispetto alla tipologia di reato, giudizio disancorato dal dato normativo che impone di tener conto anche ai fini della non menzione dei canoni di cui all’art. 133 cod. in una prospettiva di risocializzazione, essendo precluso il riferimento alla natura del reato.


  1. Corte di cassazione - Sezione I penale - Sentenza 7 aprile 2025 n. 13514

    • Argomento: Immigrazione e Stranieri (Espulsioni DL Cutro)

    • Principio adottato: Pur dopo l’approvazione del Dl 10 marzo 2023, n. 20 (DL Cutro), l’espulsione dello straniero a titolo di sanzione alternativa alla detenzione, prevista dall’art. 16, comma 5, d.lgs. 286/1998, non può essere disposta, al pari di ogni altra forma di espulsione di natura penale, quando tale misura si risolva in un’ingerenza nella vita privata e familiare dell’interessato, vietata dall’art. 8 della Convenzione EDU.

  2. Corte costituzionale - Sentenza 10 aprile 2025 n. 39

    • Argomento: Immigrazione e Stranieri (Convalida trattenimento)

    • Principio adottato: Il novellato articolo 14, comma 6, T.U. immigrazione, nella parte in cui estende al giudizio di legittimità sulla convalida del trattenimento un modello processuale (quello della procedura in materia di mandato d’arresto europeo consensuale) strutturalmente inidoneo ad assicurare alle parti un momento di confronto dialettico scritto o orale, sconfina nella manifesta irragionevolezza.


  1. Corte di cassazione - Sezione III penale - Sentenza 10 aprile 2025 n. 14120

    • Argomento: Misure Cautelari (Braccialetto elettronico)

    • Principio adottato: La richiesta di arresti domiciliari, anche con l’aggiunta del braccialetto elettronico, in luogo della custodia cautelare in carcere, non impone al giudice di motivare esplicitamente sull’inadeguatezza dello strumento elettronico di controllo se si rientra in uno di quei casi in cui la necessità della restrizione inframuraria è presunta dalla legge e il giudice ha appurato la sussistenza del pericolo attuale di reiterazione del crimine.

  2. Corte costituzionale - Comunicato 9 aprile 2025

    • Argomento: Regioni e Province (Terzo mandato Presidente Regione Campania)

    • Principio adottato: L’articolo 1 della legge della Regione Campania n. 16/2024, stabilendo che il computo dei mandati decorra da quello in corso di espletamento alla data di entrata in vigore della legge, ha reso inapplicabile per la prossima tornata elettorale il principio del divieto del terzo mandato consecutivo posto dal legislatore statale (legge n. 165/2004), violando l’articolo 122, primo comma, Costituzione.

  3. Corte di giustizia dell’Unione europea - Sezione Grande - Sentenza 8 aprile 2025 - Causa C-292/23

    • Argomento: Giurisdizione (Atti Procura Europea)

    • Principio adottato: Gli atti procedurali della Procura europea che possono incidere sulla situazione giuridica delle persone che li contestano devono poter essere oggetto di un controllo giurisdizionale. Spetta al giudice nazionale competente determinare se la citazione di testimoni sia tale da incidere sulla situazione giuridica delle persone oggetto dell’indagine.


  1. Corte di giustizia dell’Unione europea - Sezione V - Sentenza 10 aprile 2025 - Causa C-481/23

    • Argomento: Mandato d’Arresto Europeo

    • Principio adottato: L’autorità giudiziaria dello Stato membro di esecuzione può rifiutare di eseguire un mandato d’arresto europeo se emesso ai fini dell’esecuzione di una pena privativa della libertà, se la persona ricercata risiede nello Stato membro di esecuzione e questo si impegna a eseguire la pena. Tuttavia, se il fine del MAE è garantire la presenza dell’imputato durante la prosecuzione del procedimento penale pendente, il rifiuto non è giustificato.


  1. Corte costituzionale - Sentenza 30 gennaio-27 marzo 2025 n. 36 - Stralcio

    • Argomento: Fisco - Processo tributario - Nuove prove in appello

    • Principio adottato (dalla Massima): In tema di processo tributario, sono costituzionalmente illegittimi, per violazione dell’articolo 3 della Costituzione, gli articoli 58, comma 3, del D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, come introdotto dall’articolo 1, comma 1, lettera bb), del D.Lgs. 30 dicembre 2023, n. 220, nella parte in cui fa divieto assoluto alle parti di depositare per la prima volta in appello le deleghe, le procure e gli altri atti di conferimento di potere rilevanti ai fini della legittimità della sottoscrizione degli atti notificati, e 4, comma 2, del D.Lgs. n. 223/2020 [rectius D.Lgs. 220/2023], nella parte in cui prescrive che le modifiche operate dal citato articolo 1, comma 1, lettera bb), si applicano ai giudizi tributari instaurati in secondo grado a decorrere dal giorno successivo alla sua entrata in vigore, anziché ai giudizi di appello il cui primo grado sia instaurato successivamente all'entrata in vigore del medesimo decreto legislativo.


  1. Corte di Cassazione, Sezione III, ordinanza 19 marzo 2025 n. 7369 - Pres. Frasca; Rel. Rossi; Ric. D.L.A.; Controric. U.A. spa

    • Argomento: Avvocato - Conflitto di interessi

    • Principio adottato: La situazione di conflitto di interessi tra parti patrocinate dallo stesso difensore configura un vizio inficiante non il contenuto dell’atto di impugnazione bensì (e in radice) lo stesso ius postulandi. Tale vizio, per un verso, non richiede la necessaria eccezione della controparte, ma è rilevabile di ufficio dal giudice; d’altro canto, cagiona la inammissibilità dell’azione (o dell’impugnazione).

  2. Corte di Cassazione, Sezione I, ordinanza 19 marzo 2025 n. 7376 - Pres. Di Marzio; Rel. Dal Moro; Ric. R.P.; Controric. I.G.

    • Argomento: Prova testimoniale - Inammissibilità

    • Principio adottato: L'inammissibilità della prova testimoniale, ai sensi degli articoli 2722 e 2723 del codice civile, derivando non da ragioni di ordine pubblico processuale, quanto dall'esigenza di tutelare interessi di natura privata, non può essere rilevata d'ufficio, ma deve essere eccepita dalla parte interessata, prima dell'ammissione del mezzo istruttorio.

  3. Corte di Cassazione, Sezioni Unite, ordinanza 14 dicembre 2024 n. 32562 - Pres. D’Ascola; Rel. Campese; Pm (conf.) Vitiello; Ric. Te. Ele. S.p.a.; Controric. Società Es. Aero. S. S.p.a. e altri

    • Argomento: Giurisdizione Amministrativa - Servizio trasporto pubblico aeroporto

    • Principio adottato: Il servizio di trasporto pubblico di linea a mezzo autobus per il collegamento tra l'aeroporto e la città, integra una attività commerciale strettamente collegata e strumentale a quelle aviation. Deriva da quanto precede, pertanto, che è devoluta alla giurisdizione del giudice amministrativo la controversia concernente una procedura di selezione per l’utilizzo di alcune aree di sosta.

  4. Corte di Cassazione, Sezione III, ordinanza 2 gennaio 2025 n. 34 - Pres. Rubino; Rel. Fiecconi; Ric. B.U.; Controric. D.M.M.

    • Argomento: Appello - Nuove prove - Fatti sopravvenuti

    • Principio adottato: La preclusione delle allegazioni assertive nel giudizio di primo grado non impedisce l’allegazione e la produzione di prove in ordine ai fatti nuovi sopraggiunti nel corso del processo, rilevanti ai fini della decisione quanto meno fino all’udienza di precisazione delle conclusioni. Fermo il divieto dei nova in appello (art. 345 Cpc), il divieto di introdurre nuove prove documentali non opera nel caso di fatti sopravvenuti.

  5. Corte di Cassazione, Sezione I, ordinanza 2 gennaio 2025 n. 28 - Pres. Giusti; Rel. Parise

    • Argomento: Obbligazioni naturali - Unioni di fatto

    • Principio adottato: La sussistenza dell'obbligazione naturale ex articolo 2034, comma 1, del Cc, postula una duplice indagine, finalizzata ad accertare se ricorra un dovere morale o sociale, in rapporto alla valutazione corrente nella società, e se tale dovere sia stato spontaneamente adempiuto con una prestazione avente carattere di proporzionalità e adeguatezza in relazione a tutte le circostanze del caso. Le unioni di fatto sono caratterizzate da doveri di natura morale e sociale di ciascun convivente nei confronti dell'altro, che si esprimono anche nei rapporti di natura patrimoniale.

  6. Corte di Cassazione, Sezione I, ordinanza 12 dicembre 2024 n. 32200 - Pres. Scoditti; Rel. Dal Moro; Ric. Ed. S.r.l.; Ph. Ass. Ma. S.p.a.

    • Argomento: Difensori - Mandato alle liti - Autenticazione sottoscrizione

    • Principio adottato: In caso di procura rilasciata su foglio separato, materialmente congiunto all'atto a cui si riferisce, la certificazione del difensore circa l'autografia della sottoscrizione del conferente deve ritenersi sussistente sia quando la firma del difensore si trovi subito dopo detta sottoscrizione, sia quando essa sia apposta in chiusura dell'atto al quale è congiunto il foglio separato.

  7. Corte di Cassazione, Sezione III, sentenza 2 gennaio 2025 n. 40; - Pres. De Stefano; Rel. Valle; Pm (conf.) Nardecchia; Ric. M.C.; Controric. Banca Po. di S. soc. coop. p.a. e altro

    • Argomento: Intervento in causa - Domande autonome

    • Principio adottato: Agli intervenienti in giudizio non sono precluse domande autonome, anche se nuove, poiché essi comunque accettano la causa nello stato processuale in cui essa di trova al momento dell’intervento, così sono soltanto soggetti alle preclusioni istruttorie che si siano eventualmente già verificate.

  8. Corte di Cassazione, Sezione II, sentenza 2 gennaio 2025 n. 25 - Pres. Manna; Rel. Picaro; Pm (parz. conf.) Dell’Erba; Ric. P.V. Controric. G.T. e altri (duplice menzione per due principi distinti)

    • Argomento: Prova civile - Principio di non contestazione - Litisconsorzio necessario

    • Principio adottato: È impossibile applicare il principio di cui all’articolo 115, comma 1, del Cpc (cosiddetto principio di non contestazione) quando non siano costituiti tutti i convenuti, destinatari della azione a litisconsorzio necessario.

    • Argomento: Prova civile - Principio di non contestazione - Parte contumace

    • Principio adottato: Il principio di non contestazione non è applicabile alla parte contumace nel giudizio di primo grado, che costituendosi in secondo grado abbia comunque contestato i fatti costitutivi della domanda dell'originario attore.

  9. Corte di Cassazione, Sezione III, ordinanza 14 dicembre 2024 n. 32544 - Pres. De Stefano; Rel. Condello

    • Argomento: Danno cagionato da cose in custodia

    • Principio adottato: La responsabilità ex articolo 2051 Cc ha natura oggettiva - in quanto si fonda unicamente sulla dimostrazione del nesso causale tra la cosa in custodia ed il danno - e può essere esclusa o dalla prova del caso fortuito oppure dalla dimostrazione della rilevanza causale, esclusiva o concorrente, alla produzione del danno delle condotte del danneggiato o di un terzo.

  10. Corte di Cassazione, Sezione III, ordinanza 2 gennaio 2025 n. 38 - Pres. Rubino; Rel. Vincenti; Ric. C.M.; Controric. P.S. e altro

    • Argomento: Sanità e Bioetica - Consenso informato - Assenza

    • Principio adottato: Se ricorrono il consenso presunto e il danno iatrogeno, ma non la condotta inadempiente o colposa del medico nell’esecuzione della prestazione sanitaria, il danno da lesione del diritto, costituzionalmente tutelato, all’autodeterminazione è risarcibile qualora il paziente alleghi e provi che dalla omessa, inadeguata o insufficiente informazione gli siano comunque derivate conseguenze dannose, di natura non patrimoniale, diverse dal danno da lesione del diritto alla salute.

  11. Corte di Cassazione, Sezione III, ordinanza 3 febbraio 2025 n. 2562 - Pres. Scrima; Rel. Cirillo

    • Argomento: Sanità e Bioetica - Consenso informato - Sottoscrizione modulo

    • Principio adottato: La sottoscrizione, da parte del paziente, del modulo di consenso informato all’atto chirurgico non è sufficiente ad escludere di per sé la responsabilità dei sanitari curanti, non potendo essa sopperire a responsabilità ed errori medici derivanti da una scelta terapeutica errata.

  12. Corte di Cassazione, Sezione I, ordinanza 12 dicembre 2024 n. 32214 - Pres. Scoditti; Rel. Rolfi; Ric. Comune di Campobello di Mazara; Controric. V. soc. coop. sociale onlus

    • Argomento: Sentenza civile - Motivazione

    • Principio adottato: Il giudice non è tenuto a dare conto in motivazione del fatto di avere valutato analiticamente tutte le risultanze processuali, né a confutare ogni singola argomentazione prospettata dalle parti, essendo invece sufficiente che egli, dopo averle vagliate nel loro complesso, indichi gli elementi sui quali intende fondare il suo convincimento.

  13. Corte di Cassazione, Sezione I, ordinanza 3 febbraio 2025 n. 2545 - Pres. Acierno; Rel. Caprioli (duplice menzione)

    • Argomento: Assegno di divorzio - Revisione - Presupposti

    • Principio adottato: La revisione dell’assegno di divorzio di cui all’articolo 9 della legge n. 898 del 1970, postula l’accertamento di una sopravvenuta modifica delle condizioni economiche degli ex coniugi idonea a mutare il pregresso assetto patrimoniale.

    • Argomento: Assegno di divorzio - Revisione - Provvedimento impugnativa

    • Principio adottato: Il decreto camerale della corte d'appello che decide sul reclamo avverso il decreto del tribunale emesso ai sensi della legge n. 898 del 1970, articolo 9, in ordine alla revisione dell'assegno divorzile, è impugnabile soltanto con il ricorso per cassazione ex articolo 111 della Costituzione.

  14. Corte di Cassazione, Sezione I, ordinanza 3 febbraio 2025 n. 2546 - Pres. Acierno; Rel. Tricomi

    • Argomento: Separazione - Consensuale - Atto pubblico

    • Principio adottato: In presenza di una separazione consensuale l’accordo di separazione, in quanto inserito nel verbale d'udienza, assume forma di atto pubblico ai sensi dell'articolo 2699 del Cc, e, ove implichi il trasferimento di diritti reali immobiliari, costituisce, dopo l'omologazione, titolo per la trascrizione a norma dell'articolo 2657 del Cc.

  15. Corte di Cassazione, Sezione I, ordinanza 1° febbraio 2025 n. 2411 - Pres. Scoditti; Rel. Campese; Ric. Società Tenuta R. Se. Agricola Semplice; Controric. M.I.A.

    • Argomento: Società e Imprese - Scioglimento e liquidazione - Cancellazione

    • Principio adottato: Qualora una società locatrice si estingua a seguito della avvenuta cancellazione dal Registro delle Imprese le obbligazioni principali su di essa gravanti giusta l’articolo 1575 del Cc non possono che trasmettersi ai soci, suoi successori.

  16. Corte di Cassazione, Sezione I, ordinanza 1° gennaio 2025 n. 6 - Pres. Abete; Rel. Vella; Ric. BP.Soc. Coop. p.a.; Controric. Fallimento Casa di Cura M.A. Spa

    • Argomento: Società per azioni - Bilancio - Partecipazioni

    • Principio adottato: L’articolo 2426, comma 1, del Cc, pur contemplando la discrezionalità della scelta di iscrivere in bilancio le immobilizzazioni consistenti in partecipazioni in imprese controllate o collegate secondo il criterio del «costo di acquisto» o per «l’importo pari alla corrispondente frazione del patrimonio netto», prevede che, qualora dette immobilizzazioni risultino iscritte per un valore superiore a quello derivante dall’applicazione del criterio del cosiddetto patrimonio netto, la differenza deve essere motivata nella nota integrativa.

  17. Corte di Cassazione, Sezione I, ordinanza 2 gennaio 2025 n. 27 - Pres. Abete; Rel. Dongiacomo; Ric. Fallimento M.P. S.r.l.; Controric. Ban. N. del L. S.p.a.

    • Argomento: Spese di giudizio - Soccombenza - Divieto di condanna parte vittoriosa

    • Principio adottato: Il principio della soccombenza dev’essere inteso nel senso che soltanto la parte interamente vittoriosa non può essere condannata, nemmeno per una minima quota, al pagamento delle spese stesse.

  18. Corte di Cassazione, Sezione I, ordinanza 3 febbraio 2025 n. 2566 - Pres. Abete; Rel. Caiazzo

    • Argomento: Spese di giudizio - Soccombenza - Modifica provvedimento d'ufficio

    • Principio adottato: Qualora la modifica del provvedimento impugnato, per la peculiarità del giudizio e dei poteri decisori del giudice, non si fondi sull’accoglimento dei motivi ma sia a essi estranea, avendo a oggetto una autonoma statuizione giudiziale non consequenziale alle deduzioni delle parti, si deve valutare in concreto se la modifica sia una conseguenza magari indiretta dei motivi di appello o comunque sia eziologicamente riconducibile alle deduzioni delle parti.

  19. Corte di Appello di L’Aquila, sezione civile, sentenza 21 febbraio 2025 n. 231 - Presidente e relatore Fabrizio (duplice menzione)

    • Argomento: Contratti Agrari - Tentativo obbligatorio conciliazione

    • Principio adottato: In materia di contratti agrari, la “domanda”, in relazione alla quale va esperito il tentativo obbligatorio di conciliazione, deve essere intesa nel significato onnicomprensivo di istanza volta al riconoscimento di un diritto o comunque alla tutela di un bene della vita avente scaturigine in un contratto agrario.

    • Argomento: Domanda giudiziale - Qualificazione e interpretazione

    • Principio adottato: La domanda di restituzione di un bene, allorquando sia fondata sulla deduzione dell’arbitraria disponibilità materiale dello stesso da parte del convenuto e non accompagnata dalla contestuale richiesta di accertamento del diritto reale di proprietà, non può qualificarsi come rivendica e non integra un’azione reale, ma dev’essere qualificata come azione personale di rilascio o di restituzione.

  20. Tribunale di Napoli, sezione civile, ordinanza 3 marzo 2025 n. 2384 - Presidente Pica; Relatore Vassallo

    • Argomento: Contratto - Interpretazione sistematica

    • Principio adottato: In tema di ermeneutica contrattuale, secondo la regola dell’interpretazione sistematica, le clausole del contratto devono essere interpretate le une per mezzo delle altre, attribuendo a ciascuna il senso che risulta dal complesso dell’atto (articolo 1363 del Cc).

  21. Tribunale di Avellino, sezione II civile, sentenza 17 febbraio 2025 n. 236 - Giudice Di Matteo

    • Argomento: Procedimento Civile - Competenza per territorio - Foro consumatore

    • Principio adottato: Il foro del consumatore è esclusivo e inderogabile, a meno che il professionista non dimostri che la clausola di deroga in favore di altri Fori sia stata oggetto di trattativa individuale tra le parti, seria, effettiva e individuale.

  22. Tribunale di Varese, sezione I civile, ordinanza 29 gennaio 2025 n. 3083 - Giudice Rivellini

    • Argomento: Responsabilità e Risarcimento - Attività medico-chirurgica - Danno da lesione diritto autodeterminazione

    • Principio adottato: In tema di responsabilità medico-chirurgica, un danno risarcibile da lesione del diritto all’autodeterminazione è predicabile se e solo se, a causa del “deficit” informativo, il paziente abbia subito un pregiudizio, patrimoniale oppure non patrimoniale (e, in tale ultimo caso, di apprezzabile gravità), diverso dalla lesione del diritto alla salute.

  23. Tribunale di Roma, sezione XIII civile, sentenza 12 novembre 2024 n. 17277 - Giudice Francone (duplice menzione)

    • Argomento: Illecito aquiliano - Installazione di ponteggi - Furto in appartamento

    • Principio adottato: In caso di furto consumato avvalendosi di impalcature e ponteggi, è configurabile una responsabilità, ai sensi dell’articolo 2043 del Cc, dell’impresa appaltatrice che, trascurando le più elementari norme di diligenza e perizia e la doverosa adozione delle cautele idonee ad impedirne un uso anomalo, abbia colposamente creato un agevole accesso ai ladri e posto in essere le condizioni del verificarsi del danno.

    • Argomento: Illecito aquiliano - Responsabilità appaltatore e direttore lavori

    • Principio adottato: In caso di furto consumato avvalendosi di impalcature e ponteggi installati in esecuzione di un appalto di lavori edili, la responsabilità accertata a carico dell’impresa appaltatrice per l’omessa adozione delle cautele anti intrusione contrattualmente previste non si estende anche al direttore dei lavori, i cui compiti non comprendono il controllo delle predette garanzie accessorie al contratto, ma solo la sicurezza del cantiere ed il controllo sull’esecuzione dei lavori.


  1. Corte di cassazione - Sezioni Unite penali - Sentenza 12 dicembre 2024-18 marzo 2025 n. 10869 - Stralcio

    • Argomento: Giudice penale - Incidente probatorio - Vittime vulnerabili

    • Principio adottato (dalla Massima): È viziato da abnormità ed è, quindi, ricorribile per cassazione il provvedimento con il quale il giudice rigetti la richiesta di incidente probatorio, avente a oggetto la testimonianza della persona offesa di uno dei reati compresi nell'elenco di cui all'articolo 392, comma 1 bis, primo periodo, del Cpp, motivato con riferimento alla insussistenza della vulnerabilità della persona offesa o della non rinviabilità della prova, trattandosi di presupposti la cui esistenza è presunta per legge.


  1. Corte di Cassazione, Sezione I, sentenza 28 gennaio-26 marzo 2025 n. 11955; Pres. Rocchi; Rel. Masi; Pm (conf.) Odello; Ric. Sa.

    • Argomento: Reati fallimentari - Bancarotta fraudolenta - Operazione distrattiva infragruppo

    • Principio adottato: In tema di bancarotta fraudolenta patrimoniale, la natura distrattiva di un'operazione infra-gruppo può essere esclusa in presenza di vantaggi compensativi che riequilibrino gli effetti immediatamente negativi per la società fallita. Per escludere la natura distrattiva dell’operazione di trasferimento di somme non è sufficiente allegare la partecipazione della società depauperata e di quella beneficiaria ad un medesimo "gruppo", dovendo, invece, l'interessato dimostrare il saldo finale positivo delle operazioni o la concreta e fondata prevedibilità di vantaggi compensativi.

  2. Corte di Cassazione, Sezione IV, sentenza 28 gennaio-12 marzo 2025 n. 10000; Pres. Di Salvo; Rel. Ranaldi; Pm (conf.) non indicato; Ric. Martone

    • Argomento: Circolazione stradale - Guida sotto l'influenza dell'alcool - Incidente su strada condominiale

    • Principio adottato: Le norme del codice della strada trovano applicazione nella regolamentazione della circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali sulle strade, fra cui non possono che rientrare anche quelle poste a servizio di edifici condominiali e destinate alla pubblica circolazione.

  3. Corte di Cassazione, Sezione III, sentenza 5 marzo 2025-12 marzo 2025 n. 9922; Pres. Ramacci; Rel. Giorgianni; Pm (conf.) Esposito; Ric. Cu. (triplice menzione)

    • Argomento: Misure cautelari personali - Criteri di scelta delle misure - Doppia presunzione

    • Principio adottato: In tema di misure cautelari personali, la doppia presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, di cui all'articolo 275, comma 3, del Cpp, è prevalente, in quanto speciale, rispetto alla norma generale stabilita dall'articolo 274 del Cpp.

    • Argomento: Misure cautelari personali - Decorso del tempo di esecuzione della misura

    • Principio adottato: In tema di misure cautelari personali, se il cosiddetto “tempo silente” trascorso dalla commissione del reato deve essere oggetto di valutazione (art. 292, c. 1, lett. c, Cpp), analoga valutazione non è richiesta dall'articolo 299 del Cpp ai fini della revoca o della sostituzione della misura, rispetto alle quali l'unico tempo che assume rilievo è quello trascorso dall'applicazione o dall'esecuzione della misura in poi.

    • Argomento: Misure cautelari personali - Esigenze cautelari - Pericolo di recidiva

    • Principio adottato: Ai fini dell’apprezzamento dell’esigenza cautelare connessa al rischio di recidiva (art. 274, c. 1, lett. c, Cpp), il pericolo che l’indagato commetta altri delitti deve essere non solo “concreto”, ma anche “attuale”. Tale requisito non richiede la previsione di una specifica occasione per delinquere, ma una valutazione prognostica fondata su elementi concreti, idonei a dar conto della effettività del pericolo di concretizzazione dei rischi.

  4. Corte di Cassazione, Sezioni Unite, sentenza 26 settembre 2024-8 aprile 2025 n. 13783; Pres. Cassano; Rel. Silvestri; Pm Fimiani e Molino (parz. conf.); Ric. Ma. e altro (duplice menzione)

    • Argomento: Misure cautelari reali - Confisca del profitto del reato - Concorso di persone

    • Principio adottato: In caso di concorso di persone nel reato, esclusa ogni forma di solidarietà passiva, la confisca è disposta nei confronti del singolo concorrente limitatamente a quanto dal medesimo concretamente conseguito. Solo in caso di mancata individuazione della quota di arricchimento del singolo concorrente, soccorre il criterio della ripartizione in parti uguali.

    • Argomento: Misure cautelari reali - Confisca del profitto del reato - Confisca del denaro

    • Principio adottato: La confisca di somme di denaro ha natura diretta soltanto in presenza della prova della derivazione causale del bene rispetto al reato. La confisca è, invece, qualificabile per equivalente in tutti i casi in cui non sussiste il predetto nesso di derivazione causale.

  5. Corte di Cassazione, Sezione II, sentenza 19 febbraio-12 marzo 2025 n. 9941; Pres. Verga; Rel. Alma; Pm (diff.) Romano; Ric. Ga. e altri

    • Argomento: Reati contro la Pubblica Amministrazione - Esercizio abusivo della professione

    • Principio adottato: Nell'esercizio abusivo della professione reato solo eventualmente abituale - la reiterazione degli atti tipici dà luogo ad un unico reato, il cui momento consumativo coincide con l'ultimo di essi, vale a dire con la cessazione della condotta. Ciò che si riflette sia sulla maturazione del termine di prescrizione, sia sulla determinazione della pena.

  6. Corte di Cassazione, Sezione III, sentenza 10 dicembre 2024-19 marzo 2025 n. 10930; Pres. Di Nicola; Rel. Andronio; Pm (conf.) Pratola; Ric. All. srl. (duplice menzione)

    • Argomento: Società e Imprese - Responsabilità amministrativa degli enti - Ambito di applicazione - Società unipersonale

    • Principio adottato: In tema di responsabilità da reato degli enti, le società unipersonali a responsabilità limitata rientrano tra gli enti assoggettati alla disciplina dettata dal decreto legislativo n. 231 del 2001, essendo, a differenza delle imprese individuali, soggetti giuridici autonomi, dotati di un proprio patrimonio e formalmente distinti dalla persona fisica dell'unico socio.

    • Argomento: Società e Imprese - Responsabilità amministrativa degli enti - Rappresentanza dell’ente

    • Principio adottato: In tema di responsabilità da reato degli enti, il rappresentante legale indagato o imputato del reato presupposto non può provvedere, a causa di tale condizione di incompatibilità, alla nomina del difensore dell'ente, per il generale e assoluto divieto di rappresentanza posto dall'articolo 39 del decreto legislativo n. 231 del 2001. Per l’effetto, è inammissibile la richiesta di riesame di decreto di sequestro preventivo presentata dal difensore dell’ente nominato dal rappresentante che sia imputato o indagato del reato.


  1. Corte di giustizia dell’Unione europea - Sezione IX - Sentenza 27 marzo 2025 - Causa C-57/24 - Commento

    • Argomento: Successioni e donazioni - Cooperazione giudiziaria - Regolamento UE n. 650/2012

    • Principio adottato (dalla Massima): L’articolo 13 del regolamento n. 650/2012 deve essere interpretato nel senso che gli organi giurisdizionali dello Stato membro in cui risiede abitualmente una persona che rifiuta l’applicazione nei propri confronti delle conseguenze giuridiche dell’omessa dichiarazione, entro il termine prescritto, di rinuncia all’eredità non sono competenti a convalidare un tale rifiuto.

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