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Wall Street chiude mista: Nvidia scende mentre cresce l'attenzione sulla spesa AI e il rallentamento economico


Giovedì, i principali indici di Wall Street hanno mostrato performance contrastanti, con Nvidia (NASDAQ: NVDA) in calo mentre gli investitori tornavano a concentrarsi sui segnali di un aumento della spesa in intelligenza artificiale nel settore. Nel frattempo, i dati macroeconomici hanno evidenziato un rallentamento dell'economia statunitense.


Le azioni di Nvidia hanno perso il 3,5%, in netto contrasto con i guadagni elevati registrati dopo alcuni precedenti annunci di risultati. Sebbene la società abbia previsto un fatturato trimestrale positivo, le sue prospettive di margine lordo per il primo trimestre sono risultate inferiori alle aspettative del mercato.


Anche i produttori di semiconduttori Broadcom (NASDAQ: AVGO) e Advanced Micro Devices (NASDAQ: AMD) hanno registrato ribassi, trascinando l'indice del settore chip giù del 2,2%. Tra i maggiori clienti di Nvidia, Alphabet (NASDAQ: GOOGL) e Microsoft (NASDAQ: MSFT) hanno chiuso in calo rispettivamente dell’1% e dello 0,3%.


Il lancio di modelli AI a basso costo da parte della cinese DeepSeek a gennaio aveva già raffreddato il rally di due anni a Wall Street, causando a Nvidia una perdita di mezzo trilione di dollari in capitalizzazione di mercato in un solo giorno. Più recentemente, un rapporto di un analista ha segnalato che Microsoft starebbe riducendo alcuni contratti di locazione per data center, alimentando timori di un eccesso di capacità nel settore.


Alle 11:32 ET, il Dow Jones Industrial Average è salito di 366,96 punti, ovvero lo 0,84%, a 43.800,08, l' S&P 500 ha guadagnato 3,35 punti, ovvero lo 0,06%, a 5.959,41 e il Nasdaq Composite ha perso 96,21 punti, ovvero lo 0,50%, a 18.977,49.


Gli investitori hanno spostato l'attenzione su altri settori del mercato. Le azioni energetiche sono salite dell'1%, trainate da un rialzo del 2% nei prezzi del greggio, dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha revocato la licenza per il Venezuela concessa alla major petrolifera Chevron (NYSE: CVX).


I titoli finanziari, tra cui Travellers (NYSE: TRV) e Visa (NYSE: V), hanno sostenuto la crescita del Dow Jones, l'indice delle blue-chip.


Tuttavia, l'assunzione di rischio è stata frenata da dati macroeconomici che hanno evidenziato un aumento superiore alle attese delle richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana precedente. Inoltre, un altro rapporto ha confermato il rallentamento della crescita economica nel quarto trimestre.


I dati pubblicati giovedì si aggiungono ai numerosi report della scorsa settimana che segnalavano una fase di stallo dell'economia, alimentando i timori che hanno spinto tutti e tre i principali indizi di Wall Street a chiudere il mese in calo.


Sul fronte commerciale, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato una tariffa "reciproca" del 25% sulle auto europee e altri beni. Inoltre, ha confermato che le tariffe previste su Messico e Canada entreranno in vigore il 4 marzo, come programmato.


L'attenzione degli investitori si sposta ora sui dati mensili sulla spesa per consumi personali, l'indicatore di calo preferito dalla Federal Reserve, atteso per venerdì.


Secondo i dati raccolti da LSEG, i mercati prevedono che la Fed ridurrà i tassi di interesse di almeno 50 punti base entro dicembre.


Sul fronte aziendale, Salesforce (NYSE: CRM) ha previsto ricavi inferiori alle attese per l'anno fiscale 2026, spingendo le sue azioni in ribasso dell'1,4%. Al contrario, Snowflake (NYSE: NEVE) è salita del 10% dopo aver previsto ricavi dai prodotti superiori alle tempistiche per lo stesso periodo.


Nel settore farmaceutico, Viatris ha subito un crollo del 16,3% a seguito di previsioni annuali deludenti, mentre Warner Bros Discovery (NASDAQ: WBD) è balzata del 5,1% dopo aver annunciato che i profitti derivanti dallo streaming dovrebbero raddoppiare quest'anno.


Sul NYSE, le emissioni in calo hanno superato quelle in rialzo con un rapporto di 1,09 a 1, mentre sul Nasdaq il rapporto è stato di 1,2 a 1.


L'S&P 500 ha registrato 17 nuovi massimi e cinque nuovi minimi nelle ultime 52 settimane, mentre il Nasdaq Composite ha segnato 30 nuovi massimi e 155 nuovi minimi.




Fonte: investing.com

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