Wall Street incerta: dati macro positivi, ma trimestrali deludono
- piscitellidaniel
- 8 mag
- Tempo di lettura: 3 min

Giovedì, i principali indici di Wall Street hanno registrato un aumento superiore all’1% ciascuno, sostenuti dall’ottimismo per un nuovo accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito. Si tratta del primo patto di questo tipo siglato dagli USA da quando il presidente Donald Trump ha sospeso i dazi lo scorso mese.
Nell’ambito dell’intesa, il Regno Unito si è impegnato a ridurre le proprie tariffe doganali dall’1,1% all’1,8% e a garantire un maggiore accesso ai prodotti americani. Resta comunque in vigore un dazio standard del 10% sulle merci britanniche esportate negli Stati Uniti.
Il comparto aereo ha beneficiato particolarmente dell’accordo: le azioni delle compagnie aeree sono salite, spinte dall’esenzione dai dazi per i componenti aeronautici prodotti da Rolls-Royce (OTC: RYCEY). L’indice S&P Passenger Airlines ha guadagnato il 5,3%.
Il Segretario al Commercio degli Stati Uniti, Howard Lutnick, ha annunciato che il Regno Unito acquisterà aerei Boeing (NYSE: BA) per un valore di 10 miliardi di dollari. La notizia ha spinto le azioni del colosso aeronautico in rialzo del 3,5%.
Infine, Trump ha dichiarato di attendersi colloqui commerciali importanti con la Cina nel fine settimana, precisando che i dazi sulle importazioni cinesi non supereranno il tetto del 145%.
Alle 11:56 ET, il Dow Jones Industrial Average è salito di 516,11 punti, ovvero dell'1,26%, a 41.630,08, l' S&P 500 ha guadagnato 68,03 punti, ovvero dell'1,21%, a 5.699,31, e il Nasdaq Composite ha guadagnato 280,94 punti, ovvero dell'1,58%, a 18.019,10.
I titoli del settore energetico sono stati i protagonisti tra gli 11 comparti dell’S&P 500, con un rialzo del 2,4%, sostenuti dal balzo dei prezzi del petrolio.
Anche l’indice Russell 2000, che riflette l’andamento delle piccole capitalizzazioni a forte esposizione domestica, ha messo a segno un guadagno del 2%, toccando i massimi da oltre un mese. Le azioni dei colossi tech e dei titoli growth hanno chiuso perlopiù in territorio positivo, con Tesla (NASDAQ: TSLA) in testa, grazie a un balzo del 4,7%.
Il comparto dei semiconduttori (indice SOX) è avanzato dell’1,9%, rafforzando i rialzi della sessione precedente. Il movimento è stato favorito dalla notizia secondo cui l’amministrazione Trump starebbe valutando l’abolizione o la revisione di una normativa che limita l’export di chip avanzati per l’intelligenza artificiale.
Nel frattempo, la Federal Reserve ha mantenuto invariati i tassi d’interesse nella riunione di mercoledì, segnalando però un aumento dei rischi legati a inflazione e disoccupazione, elementi che rendono più incerta la traiettoria economica degli Stati Uniti.
Secondo i dati LSEG, i mercati ora anticipano un primo taglio dei tassi non prima di settembre e prevedono una riduzione complessiva di 73 punti base entro la fine del 2025.
Sul fronte macroeconomico, le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione sono diminuite più del previsto, segnalando un mercato del lavoro ancora resiliente.
Sul versante societario, le azioni statunitensi di Arm sono scese del 4,8% dopo che il produttore di chip ha fornito previsioni di ricavi e utili per il primo trimestre inferiori alle attese degli analisti.
Tapestry (NYSE: TPR) ha invece guadagnato il 4,1% dopo aver rivisto al rialzo le proprie previsioni annuali, mentre Fortinet (NASDAQ: FTNT) ha ceduto l’8,2% a seguito di una guidance per il secondo trimestre inferiore alle stime.
Warner Bros. Discovery (NASDAQ: WBD) è salita del 4,9% dopo che indiscrezioni di mercato hanno parlato di una possibile scissione dell’azienda. Tuttavia, il gruppo non ha raggiunto le previsioni di fatturato trimestrali.
Pesante battuta d’arresto per Krispy Kreme (NASDAQ: DNUT), che ha perso oltre il 24% in seguito al ritiro delle sue previsioni per l’intero anno, diventando l’ultima di una serie di aziende a rivedere al ribasso l’outlook.
Sul New York Stock Exchange, i titoli in rialzo hanno superato quelli in calo con un rapporto di 3,04 a 1, mentre sul Nasdaq il rapporto è stato di 2,39 a 1.
Per quanto riguarda i nuovi livelli annuali, l’S&P 500 ha registrato 17 nuovi massimi e 4 nuovi minimi nelle ultime 52 settimane; il Nasdaq Composite ha segnato 43 nuovi massimi e 79 nuovi minimi.
Fonte: investing.com
Opmerkingen