Wall Street chiude debole: pesano le guidance di Robinhood e le mosse di Eli Lilly e Novo Nordisk
- piscitellidaniel
- 4 ore fa
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Giovedì i principali indici di Wall Street sono scivolati verso i minimi delle ultime due settimane, mentre i titoli tecnologici hanno subito nuove pressioni di vendita. Le preoccupazioni sui dazi statunitensi e l’incertezza sullo stato dell’economia hanno contribuito a mantenere gli investitori in allerta.
La maggior parte dei titoli tech è tornata a perdere terreno a causa dei timori legati alle valutazioni elevate, dopo una breve pausa registrata mercoledì. Gli avvertimenti di un possibile calo del mercato lanciati martedì da alcuni dirigenti di Wall Street avevano già innescato una forte ondata di vendite, guidata soprattutto dai titoli legati all’intelligenza artificiale.
I colossi Microsoft e Nvidia hanno ceduto rispettivamente l’1,8% e il 3%, trascinando in basso il settore tecnologico. Anche l’indice dei semiconduttori ha chiuso in calo del 2,4%.
Qualcomm ha perso il 4,9% dopo aver segnalato il rischio di una riduzione degli ordini da parte del suo principale cliente, Samsung, nel corso del prossimo anno, pur accompagnando l’avvertimento con una previsione complessivamente positiva.
DoorDash è crollata del 16,5%, risultando la peggiore performance dell’S&P 500, in seguito a utili trimestrali inferiori alle attese. Tapestry ha invece perso il 10,7% dopo aver stimato risultati per il trimestre delle festività al di sotto delle previsioni.
Questi ribassi hanno pesato sul comparto dei beni di consumo discrezionali, sceso del 2,7%.
Infine, Tesla ha registrato un calo del 4,5% in vista del voto degli azionisti, che tra i vari punti dovranno esprimersi anche sul maxi-compenso del CEO Elon Musk.
Alle 12:02 ET, il Dow Jones Industrial Average è sceso di 490,10 punti, ovvero l'1,04%, a 46.820,90, l'S&P 500 ha perso 76,72 punti, ovvero l'1,13%, a 6.719,71 e il Nasdaq Composite ha perso 424,46 punti, ovvero l'1,81%, a 23.075,34.
La più lunga chiusura del governo nella storia degli Stati Uniti ha costretto sia gli investitori sia la Federal Reserve a fare affidamento su indicatori privati tra loro discordanti, in vista della riunione di politica monetaria di dicembre.
Giovedì la società di outplacement Challenger, Gray & Christmas ha riportato un aumento dei licenziamenti annunciati dai datori di lavoro statunitensi nel mese di ottobre, al livello più alto per quel mese degli ultimi 22 anni. Parallelamente, i dati di Revelio Labs hanno indicato una perdita di posti di lavoro nell’economia statunitense durante lo stesso periodo.
Una stima elaborata dalla Federal Reserve di Chicago ha inoltre suggerito che il tasso di disoccupazione probabilmente è salito in ottobre, raggiungendo il valore più elevato degli ultimi quattro anni.
Questi dati hanno fatto da contraltare al solido rapporto ADP diffuso mercoledì, alimentando ulteriormente l’incertezza sulle reali condizioni del mercato del lavoro statunitense.
Il presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, ha mantenuto un approccio prudente riguardo a eventuali ulteriori tagli dei tassi, sottolineando l’assenza di dati ufficiali. Nel corso della giornata sono attesi anche gli interventi di altri esponenti della banca centrale.
Nel frattempo, gli investitori hanno esaminato utili societari contrastanti. Datadog ha registrato un balzo del 22,2%, sovraperformando l’S&P 500, dopo aver rivisto al rialzo le sue previsioni annuali di utili e ricavi.
Robinhood ha ceduto l’8,9% dopo che la piattaforma di intermediazione online ha rivisto al rialzo le previsioni sulle spese operative per l’anno fiscale.
Le farmaceutiche Eli Lilly e Novo Nordisk hanno annunciato un accordo volto a ridurre in modo significativo i prezzi dei loro popolari farmaci dimagranti GLP-1 per i programmi pubblici Medicare e Medicaid, oltre che per i pazienti che pagano di tasca propria.
Eli Lilly ha esteso i suoi rialzi, avanzando dell’1,8%, mentre i titoli di Novo Nordisk quotati negli Stati Uniti sono rimasti stabili in una seduta caratterizzata da forte volatilità.
Tra gli altri movimenti di mercato, DraftKings è salita dell’8,9% dopo che Bloomberg News ha riportato che Disney ha siglato un accordo con la società, rendendola il nuovo partner di ESPN per le scommesse sportive.
Sul NYSE i titoli in calo hanno superato quelli in rialzo con un rapporto di 2,01 a 1, mentre sul Nasdaq il rapporto è stato di 2,77 a 1.
L’S&P 500 ha registrato 16 nuovi massimi e 20 nuovi minimi nelle ultime 52 settimane, mentre il Nasdaq Composite ha contato 70 nuovi massimi e 190 nuovi minimi.
Fonte: investing.com




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