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Pirelli conferma i target 2025: utili in crescita e strategia orientata all’innovazione, nove mesi chiusi con profitti per 400 milioni di euro

Pirelli archivia i primi nove mesi del 2025 con risultati solidi e superiori alle attese, confermando i target fissati per l’anno in corso e per il piano industriale al 2025. L’azienda guidata da Marco Tronchetti Provera e dall’amministratore delegato Giorgio Bruno ha registrato un utile netto di circa 400 milioni di euro, in aumento rispetto ai 384 milioni dello stesso periodo del 2024, a testimonianza di una strategia industriale basata su efficienza, innovazione tecnologica e posizionamento nel segmento premium. Il gruppo ha mantenuto una redditività sostenuta nonostante le difficoltà del mercato automobilistico e la volatilità dei costi delle materie prime, puntando su un modello di crescita selettiva che privilegia i mercati ad alto valore aggiunto e l’espansione dei prodotti a maggiore margine.


Il fatturato complessivo nei primi nove mesi ha superato i 5,6 miliardi di euro, con una crescita organica trainata soprattutto dal segmento High Value, che rappresenta ormai oltre il 75% dei ricavi totali. L’aumento è legato alla domanda di pneumatici per veicoli elettrici, auto sportive e modelli premium, in cui Pirelli continua a essere leader mondiale per quota di mercato e per capacità di personalizzazione dell’offerta. La redditività operativa, misurata in termini di margine Ebit adjusted, si è attestata intorno al 15,5%, confermando la solidità del modello di business. Anche il cash flow operativo risulta positivo, grazie a una gestione più efficiente del capitale circolante e a una riduzione del debito netto industriale, sceso a circa 2,3 miliardi di euro.


La conferma dei target 2025 riflette la fiducia del management nella sostenibilità dei risultati raggiunti. L’obiettivo per il prossimo anno resta quello di un margine Ebit adjusted compreso tra il 15% e il 16% e di un rapporto debito/Ebitda inferiore a 1,5 volte, in linea con la progressiva riduzione dell’indebitamento avviata negli ultimi esercizi. Pirelli punta a consolidare la propria posizione nel mercato globale dei pneumatici premium e super premium, che rappresentano il segmento a più alto potenziale di crescita, con previsioni di espansione a doppia cifra nei mercati asiatici, in particolare Cina e Sud-Est asiatico.


Il gruppo continua inoltre a investire in innovazione tecnologica e sostenibilità, due pilastri centrali del piano industriale. Nei primi nove mesi del 2025, gli investimenti in ricerca e sviluppo hanno superato i 260 milioni di euro, pari al 4,5% del fatturato, una quota tra le più alte del settore. Le linee di innovazione si concentrano su materiali ecocompatibili, soluzioni digitali per la gestione dei pneumatici e sviluppo di prodotti con resistenza al rotolamento ridotta, in linea con gli obiettivi europei di decarbonizzazione. Pirelli ha inoltre rafforzato le collaborazioni con le principali case automobilistiche globali per sviluppare pneumatici specifici per veicoli elettrici, settore che rappresenta una delle principali leve di crescita per i prossimi anni.


Un altro aspetto strategico riguarda la digitalizzazione dei processi produttivi e logistici. L’azienda ha accelerato l’implementazione di piattaforme di intelligenza artificiale e di sistemi di monitoraggio in tempo reale delle performance produttive, con l’obiettivo di ottimizzare costi, qualità e tempi di consegna. Queste innovazioni, parte integrante del programma “Smart Manufacturing”, consentono a Pirelli di mantenere un’elevata flessibilità industriale e di rispondere rapidamente alle variazioni della domanda globale. Il gruppo sta inoltre ampliando la rete di distribuzione digitale, investendo in piattaforme di e-commerce e partnership strategiche con operatori del settore automotive, con particolare attenzione al mercato statunitense e cinese.


Dal punto di vista geografico, l’Europa continua a rappresentare il primo mercato di riferimento, seguita da Nord America e Asia-Pacifico. La crescita più significativa arriva dai mercati emergenti, dove la domanda di pneumatici di fascia alta è in costante aumento. In America Latina, Pirelli sta ampliando la capacità produttiva degli stabilimenti brasiliani per servire il mercato locale e quello nordamericano, mentre in Cina l’azienda sta sviluppando nuovi modelli dedicati alle auto elettriche e ibride di nuova generazione. Il gruppo ha inoltre confermato i progetti di investimento per oltre 400 milioni di euro entro il 2026, destinati principalmente a innovazione industriale e sostenibilità ambientale.


Il piano di sostenibilità ambientale e sociale, parte integrante della strategia aziendale, prevede la progressiva riduzione delle emissioni di CO₂ del 25% entro il 2025 rispetto ai livelli del 2015, attraverso l’efficientamento energetico degli impianti e l’uso di fonti rinnovabili. Attualmente, oltre il 60% dell’energia utilizzata negli stabilimenti Pirelli proviene da fonti pulite. L’azienda punta inoltre a incrementare l’utilizzo di materiali riciclati e a eliminare completamente l’uso di sostanze ad alto impatto ambientale nei processi di produzione entro il 2030.


Gli analisti finanziari hanno accolto positivamente i risultati dei nove mesi, evidenziando la capacità del gruppo di mantenere margini elevati nonostante un contesto globale ancora incerto. Il settore automotive continua a risentire delle tensioni sui costi delle materie prime e dell’instabilità dei mercati emergenti, ma Pirelli ha dimostrato di poter bilanciare questi fattori grazie a una strategia focalizzata sulla qualità, sul valore e sull’efficienza operativa. Le prospettive per la chiusura dell’anno restano stabili, con una previsione di utile netto superiore ai 500 milioni di euro e una crescita organica dei ricavi a una cifra medio-alta.


La conferma dei target 2025, unita alla solidità dei risultati operativi, consolida la posizione di Pirelli come uno dei leader mondiali del settore e rafforza la credibilità del gruppo sui mercati finanziari internazionali. L’azienda continua così a muoversi lungo la direttrice tracciata dal piano industriale: innovazione, sostenibilità e valore, con l’obiettivo di un’espansione equilibrata che unisca competitività industriale e responsabilità ambientale.

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