top of page

Wall Street in lieve rialzo mentre il tech rimbalza e i dati macro restano in secondo piano

ree

Mercoledì i principali indici di Wall Street hanno chiuso in lieve rialzo. Un rapporto sulle buste paga private superiore alle attese e l’udienza della Corte Suprema sui dazi statunitensi hanno contribuito a sostenere il sentiment degli investitori, mentre i titoli tecnologici hanno trovato stabilità dopo la forte correzione del giorno precedente.


Il report ADP sull’occupazione ha indicato un deciso recupero delle buste paga del settore privato statunitense in ottobre, mentre l’Institute for Supply Management ha segnalato un miglioramento dell’attività nei servizi. Tuttavia, questi dati non hanno inciso in modo significativo sulle aspettative relative alla politica monetaria della Federal Reserve.


Parallelamente, l’avvocato dell’amministrazione del presidente Donald Trump è stato messo sotto pressione dai giudici della Corte Suprema riguardo alla legittimità dei dazi elevati. Secondo Polymarket, le probabilità di una decisione favorevole ai dazi sono scese dal 38% al 24% prima dell’udienza.


Il comparto tecnologico è rimbalzato: Nvidia è salita dell’1,3% e Broadcom del 2,8%. L’intero settore informatico ha guadagnato lo 0,6% dopo il calo superiore al 2% registrato nella sessione precedente.


Martedì il Nasdaq e l’S&P 500 avevano subito la maggiore flessione giornaliera in quasi un mese, in seguito agli avvertimenti dei CEO delle principali banche statunitensi su un possibile arretramento del mercato e alle posizioni ribassiste degli hedge fund sul tema dell’intelligenza artificiale, che avevano innescato la svendita dei titoli tecnologici.


Advanced Micro Devices, che martedì aveva diffuso previsioni incoraggianti, ha ridotto le perdite registrate nel pre-mercato.


I dati di LSEG mostrano che l’S&P 500 viene ora scambiato a 23,3 volte gli utili attesi, il livello più alto dall’inizio del secolo e ben superiore alla media degli ultimi vent’anni, pari a 16.


Alle 12:27 ET, il Dow Jones Industrial Average è salito di 291,67 punti, ovvero dello 0,62%, a 47.376,91, l'S&P 500 ha guadagnato 47,73 punti, ovvero dello 0,70%, a 6.819,28 e il Nasdaq Composite ha guadagnato 213,41 punti, ovvero dello 0,91%, a 23.562,04.


Il settore energetico è salito dell’1,2%. Targa Resources ha guadagnato il 6,2% dopo aver riportato utili del terzo trimestre migliori delle attese.


Amgen e McDonald’s hanno registrato rialzi rispettivamente del 7,4% e del 2,3% in scia ai risultati trimestrali, contribuendo alla crescita del Dow.


I mercati hanno reagito con poca convinzione all’elezione del socialista democratico Zohran Mamdani come sindaco di New York City.


Con la paralisi delle attività del governo federale ormai la più lunga di sempre, investitori e Federal Reserve dovranno fare sempre più affidamento sui dati provenienti dal settore privato.


Bank of America ha ceduto l’1,4%, nonostante il secondo maggiore istituto di credito statunitense abbia rivisto al rialzo il proprio target di redditività.


Eli Lilly è avanzata del 4,8%, mentre la concorrente danese Novo Nordisk ha ridotto le stime di profitti e ricavi per l’anno fiscale.


La società assicurativa sanitaria Humana ha lasciato sul terreno quasi l’8% dopo la pubblicazione dei risultati del terzo trimestre. Johnson Controls, invece, è risultata tra i migliori titoli dell’S&P 500 grazie a previsioni sugli utili 2026 superiori alle attese.


Super Micro Computer è scivolata del 9,6% dopo aver riportato profitti e ricavi trimestrali inferiori alle stime degli analisti.

Sul NYSE i titoli in rialzo hanno superato quelli in ribasso con un rapporto di 2,39 a 1, mentre sul Nasdaq il rapporto è stato di 2,04 a 1.


Nelle ultime 52 settimane l’S&P 500 ha registrato 18 nuovi massimi e 14 nuovi minimi, mentre il Nasdaq Composite ha segnato 57 nuovi massimi e 142 nuovi minimi.




Fonte: investing.com

Commenti


Le ultime notizie

bottom of page