Leonardo, boom della difesa: ricavi e margini in crescita, confermati gli obiettivi per il 2025
- piscitellidaniel
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Il gruppo Leonardo ha registrato risultati in forte espansione nei primi nove mesi del 2025, spinto dal consolidamento del comparto difesa e sicurezza e dall’aumento della domanda internazionale di tecnologie militari avanzate. L’azienda guidata da Roberto Cingolani ha riportato un incremento significativo dei ricavi e dell’EBITA, confermando al contempo gli obiettivi finanziari fissati per l’anno. L’andamento positivo riflette un contesto geopolitico caratterizzato da forti investimenti pubblici nel settore militare e da un’intensa competizione industriale in Europa e negli Stati Uniti, in cui Leonardo si è ormai posizionata come uno dei principali protagonisti.
I ricavi del gruppo hanno superato gli 8,9 miliardi di euro nei primi sei mesi, con un incremento di circa il 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli ordini hanno raggiunto quota 11,2 miliardi, in crescita di quasi il 9% su base annua, sostenuti in particolare dai settori aeronautica, elettronica per la difesa, cyber e spazio. Il margine operativo lordo è salito a 581 milioni, in aumento di oltre il 10%, con un margine EBITA stabile al 6,5%. L’azienda ha inoltre migliorato il proprio flusso di cassa operativo, riducendo l’indebitamento netto e rafforzando la liquidità disponibile, segnale di una gestione finanziaria più efficiente e di una progressiva solidità patrimoniale.
Il settore elettronica per la difesa e la sicurezza si conferma il principale motore della crescita. Le commesse nel comparto radar, sistemi di controllo e comunicazioni militari sono aumentate sensibilmente grazie a nuovi contratti firmati con ministeri della difesa europei e partner NATO. Parallelamente, la divisione elicotteri ha beneficiato dell’ampliamento della flotta per usi civili e militari, con ordini rilevanti provenienti dal Medio Oriente, dall’Asia e dal Nord America. Il comparto aeronautico, sostenuto dalle partnership con Boeing e Lockheed Martin per la produzione di componenti destinati al programma F-35, ha registrato un incremento del 53% nei nuovi contratti, confermando il ruolo di Leonardo come fornitore strategico globale.
Il portafoglio ordini complessivo ha superato i 45 miliardi di euro, garantendo una copertura produttiva di oltre due anni e mezzo. Tale livello di backlog assicura una visibilità di medio periodo e permette alla società di pianificare con maggiore precisione la capacità produttiva e la gestione delle risorse industriali. La strategia aziendale si concentra sull’innovazione e sulla digitalizzazione, con investimenti significativi nella modernizzazione degli impianti e nello sviluppo di tecnologie dual use, applicabili sia in ambito militare che civile. Il piano industriale 2024-2028, in corso di esecuzione, punta a consolidare la leadership di Leonardo nei settori ad alto contenuto tecnologico e a rafforzare la presenza sui mercati emergenti.
L’amministratore delegato Roberto Cingolani ha evidenziato come la crescita derivi da un bilanciamento tra innovazione, capacità ingegneristica e presenza internazionale. La spinta verso la sostenibilità industriale e la digitalizzazione delle linee produttive rappresenta un elemento strategico per mantenere la competitività nel lungo periodo. L’azienda ha inoltre intensificato la collaborazione con governi e partner europei per lo sviluppo di sistemi di difesa integrati, radar avanzati e piattaforme per la sorveglianza elettronica. La crescente attenzione degli Stati europei alla sicurezza energetica e ai confini continentali ha determinato un aumento della domanda di prodotti di difesa, generando per Leonardo una fase di espansione stabile e sostenuta.
Il gruppo ha confermato i target per il 2025: ricavi intorno ai 18,6 miliardi di euro, ordini tra 22 e 23 miliardi, un EBITA di circa 1,66 miliardi e un flusso di cassa operativo compreso tra 920 e 980 milioni di euro. L’indebitamento netto è previsto in ulteriore riduzione, con l’obiettivo di scendere sotto 1,1 miliardi entro la fine dell’anno. I risultati attuali dimostrano che l’azienda mantiene un’elevata capacità di esecuzione e un modello di crescita stabile, sostenuto da un portafoglio diversificato e da una governance orientata all’efficienza industriale e alla redditività di lungo periodo.

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