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Imballaggi in legno, le imprese lanciano un appello per valorizzare la risorsa legno

Un appello congiunto proveniente dal settore degli imballaggi in legno richiama le imprese a dare nuovo impulso alla valorizzazione del legno come risorsa industriale, economica e ambientale strategica. Nel panorama odierno dell’industria dell’imballaggio, l’utilizzo del legno si presenta come soluzione non soltanto tradizionale ma anche innovativa, grazie alla sostenibilità intrinseca del materiale, alla capacità di riciclo e al contributo che può dare agli obiettivi di economia circolare. Le aziende del comparto sottolineano che, se da un lato il legno offre già caratteristiche tecniche favorevoli — leggerezza, resistenza, personalizzazione — dall’altro richiede un ripensamento del modello produttivo: dall’approvvigionamento sostenibile alle modalità di fine vita, passando per la progettazione dell’imballaggio e la logistica inversa. Le imprese evidenziano come la gestione responsabile della materia prima legno, unita a tecnologie moderne di trasformazione e a processi di recupero efficaci, costituisca un vantaggio competitivo che può tradursi in costi inferiori, minori emissioni di CO₂, maggiore riciclo ma anche apertura verso mercati che richiedono imballaggi “green” e certificati.


Nel dettaglio, le imprese del settore mettono in evidenza che la filiera dell’imballaggio in legno deve rafforzare tre assi strategici: approvvigionamento sostenibile del legno, progettazione efficiente dell’imballaggio e circolarità del prodotto. Il primo asse impone di garantire che il legno provenga da foreste gestite secondo criteri di sostenibilità forestale e che il taglio, la lavorazione e il trasporto siano conformi a standard ambientali e sociali elevati. Il secondo asse riguarda la progettazione: l’imballaggio in legno deve essere concepito per ridurre il peso, ottimizzare la forma e garantire protezione e durabilità, ma anche avere al termine del ciclo una buona potenzialità di recupero o riciclo. Il terzo asse riguarda il fine vita: le componenti in legno dovrebbero rientrare in circuiti di recupero, come quelli definiti dal consorzio nazionale competente, garantendo che il legno usato diventi materia prima seconda, riducendo gli sprechi e massimizzando il valore residuo. Le aziende segnalano che, se queste direttrici non saranno seguite in modo strutturato, il legno rischia di perdere terreno rispetto a materiali concorrenti o a soluzioni alternative meno sostenibili ma progettate male.


Il momento appare propizio per questo rilancio: il contesto normativo europeo e nazionale evidenzia un’attenzione crescente alla sostenibilità degli imballaggi, alla riduzione degli sprechi, al riciclo e alla tracciabilità dei materiali. Il legno, ben inserito in queste logiche, può dunque essere promosso come materiale strategico. In Italia, la raccolta e il riciclo degli imballaggi in legno sono gestiti attraverso strumenti di filiera che raccolgono i rifiuti di legno da imballaggio e li avviano a recupero o rigenerazione; secondo i dati più recenti, migliaia di tonnellate di legno da imballaggi già entrano ogni anno nei circuiti di rigenerazione. Tuttavia, le imprese del settore segnalano che permane una certa disomogeneità territoriale e che l’efficienza dei sistemi di raccolta, selezione e avvio a recupero non è sempre all’altezza del potenziale della risorsa. Ciò significa che una parte del legno impiegato nell’imballaggio non viene valorizzata pienamente, risultando in perdita di materia o in utilizzo secondario meno efficiente.


Sul piano industriale, il ruolo del comparto imballaggi in legno non è trascurabile: il legno per casse, gabbie, pedane e altri sistemi di protezione delle merci rappresenta ancora una quota significativa nella logistica di molte imprese manifatturiere, in particolare in Italia dove la produzione industriale esporta macchinari, attrezzature e beni di valore. Le aziende produttrici di imballaggi in legno richiamano dunque l’attenzione sul fatto che, sfruttando una risorsa nazionale come il legno, si può contribuire anche a una maggiore autosufficienza, riducendo l’importazione di soluzioni alternative e promuovendo filiere locali. Le imprese italiane sono presenti in questo segmento da decenni, con esperienza nella produzione artigianale e industriale di casse su misura, gabbie, pallets e imballaggi speciali, e affermano che per continuare a competere sul piano internazionale devono seguirsi innovazione, digitalizzazione e economia circolare. Uno degli elementi centrali è la progettazione dell’imballaggio su misura che non solo protegge efficacemente la merce ma massimizza l’efficienza della materia prima legno, riducendo gli scarti, facilitando il riciclo e aumentando la vita utile del prodotto.


Tuttavia, le imprese evidenziano anche ostacoli che rischiano di rallentare il processo di valorizzazione del legno: in primo luogo, la pressione sui costi delle materie prime e la fluttuazione dei prezzi del legno derivato da dinamiche globali di domanda e offerta; in secondo luogo, la concorrenza crescente da materiali alternativi (plastica, metallo, compositi) che ostacolano il recupero di quote di mercato; in terzo luogo, le complessità normative e logistiche legate alla raccolta, al trattamento e al riciclo del legno da imballaggio, che richiedono efficienza, coordinamento tra attori e infrastrutture dedicate. Le imprese sottolineano che per superare questi ostacoli è necessario un impegno condiviso con le istituzioni, che sviluppino politiche di sostegno, incentivi e standard coerenti con la sostenibilità del legno come materiale da imballaggio.


Per rispondere a queste sfide, il settore propone alcune linee operative: sviluppare sistemi di tracciabilità del legno impiegato negli imballaggi, implementare tecnologia di progettazione e produzione digitale per ridurre gli scarti, potenziare la raccolta e il riciclo del legno usato attraverso una rete capillare di conferimento e avviare campagne di sensibilizzazione verso gli utenti finali e le imprese utilizzatrici, affinché riconoscano il valore del legno e adottino soluzioni progettate per la durabilità e la circular economy. Inoltre si auspica che vengano adottati criteri premiali negli appalti pubblici e nella logistica che valorizzino gli imballaggi in legno certificati, recuperabili e riciclati, incoraggiando le imprese a scegliere soluzioni “responsabili” e incentivando l’industria a innovare.


Il richiamo che le imprese del comparto lanciano è dunque a considerare il legno non solo come un semplice materiale da imballaggio ma come una risorsa industriale strategica in un contesto in cui sostenibilità, efficienza e circolarità diventano fattori chiave di competitività. Il settore chiede un cambio di paradigma: dalla produzione di massa e basso costo all’imballaggio progettato, sostenibile e tracciabile, dove il legno assume un ruolo centrale nei processi industriali, nella logistica e nella protezione ambientale.

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