Si chiude la 29° edizione del Festival
- Luca Baj
- 8 set
- Tempo di lettura: 3 min
Si è conclusa ieri

la 29ª edizione di Festivaletteratura: cinque giorni che hanno trasformato Mantova in una città-libro, attraversata da storie, lingue e idee. Con 69.000 presenze complessive, il festival letterario più longevo d’Italia conferma la tenuta di un progetto culturale che coniuga qualità editoriale, sperimentazione e varietà dei linguaggi, affidandosi alle voci di oltre 300 autrici e autori italiani e internazionali per affrontare temi universali e di bruciante attualità.
Il programma 2025 ha contato più di 330 appuntamenti – di cui 80 gratuiti – tra incontri, spettacoli, concerti e percorsi animati. Le strade e le piazze del centro storico si sono affollate, ma la festa ha toccato anche luoghi insoliti e affascinanti: il Cimitero monumentale, il Palazzo del Podestà, Porta Giulia e il Forte di Pietole hanno offerto inediti punti di vista sulla città e sul suo territorio. Il dato delle presenze conferma la solidità del modello: 47.000 ingressi agli eventi a pagamento e 22.000 agli appuntamenti gratuiti. Su 261 eventi a biglietto, ben 160 sono andati esauriti: non solo quelli con grandi nomi internazionali, ma anche i format festivalieri che negli anni hanno ridefinito l’esperienza d’ascolto, come “Christie e i suoi clan”, “Festivaletteratura 1525”, le “lezioni orizzontali” e le “collane”, pensati per coinvolgere attivamente il pubblico in un dialogo ravvicinato e costruttivo con gli ospiti. Un successo che premia la vocazione esplorativa del Festival.
Nel solco di una tradizione attenta alla creatività contemporanea, Mantova ha proposto contenuti e forme originali nati da ricerche in biblioteche e archivi locali e nazionali. La serie “Goldoni a Mantova” e la “Notte Virgiliana” hanno intrecciato memoria e presente, mostrando come il patrimonio possa farsi materia viva di racconto, studio e intrattenimento.
L’edizione 2025 ha registrato anche un’ampia partecipazione del pubblico giovane, grazie a un lavoro costante su formazione e accessibilità. Accanto all’energia dei 550 volontari, hanno fatto centro progetti pensati “con” e non solo “per” ragazze e ragazzi: “sognare forte”, residenza poetica e comunitaria di due giorni al Forte di Pietole per immaginare mondi possibili; la “casetta editrice” alla Casa del Mantegna, una stamperia laboratoriale che ha introdotto bambine e bambini all’arte editoriale, portandoli a realizzare i propri “libri dei sogni”; e i format già amati – “blurandevù”, “passports”, “words match” – che mettono gli adolescenti al centro della scena.
Da segnalare inoltre il grande afflusso negli spazi a ingresso libero nati dal percorso LAB – Libri Acque Boschi, avviato nell’ottobre 2024 con le scuole: l’Ecobiblioteca di Piazza Alberti, gestita da studenti e dedicata a una selezione di titoli sull’ambiente; e la Mappa delle Acque alla Tenda dei Libri in Piazza Sordello, dove una web app rende accessibili e leggibili i dati sull’ecosistema dei laghi di Mantova. Un modo concreto per intrecciare conoscenza, cittadinanza e cura del territorio.
Molti degli eventi sono stati trasmessi in streaming: le serate di piazza Castello con grandi protagonisti della letteratura e la serie “accenti” dalla Tenda Sordello – pillole letterarie e microlezioni nel formato tascabile della mezz’ora – resteranno disponibili on demand sul canale YouTube di Festivaletteratura, prolungando l’esperienza oltre i giorni della manifestazione.
Come da tradizione, il Festival affida un “commento a caldo” a una delle sue ospiti: quest’anno Nadeesha Uyangoda offre la sua speciale visione di un’edizione che ha messo al lavoro differenze, curiosità e responsabilità, confermando Mantova come laboratorio di produzione culturale.
L’appuntamento è già fissato: Festivaletteratura tornerà dal 9 al 13 settembre 2026 con la sua 30ª edizione. Nel frattempo, informazioni e aggiornamenti su www.festivaletteratura.it. Mantova vi aspetta.
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