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L’S&P 500 torna a salire, ma resta distante dai massimi di inizio anno


Mercoledì l’S&P 500 ha vissuto una seduta altalenante, oscillando tra rialzi e ribassi, dopo un avvio di settimana positivo alimentato da dati sull’inflazione inferiori alle attese e da una pausa nelle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Gli investitori, intanto, restavano in attesa di novità sul fronte commerciale durante la visita di Donald Trump nei Paesi del Golfo.


I titoli a mega-capitalizzazione e a forte crescita hanno in gran parte chiuso in positivo. Nvidia (NASDAQ: NVDA) è salita del 3,3%, distinguendosi tra i migliori performer, mentre Advanced Micro Devices (NASDAQ: AMD) ha guadagnato il 5,2% dopo l’approvazione di un nuovo piano di buyback da 6 miliardi di dollari.


Durante la sua visita, Trump ha ottenuto promesse di investimenti per 600 miliardi di dollari da parte dell’Arabia Saudita, mentre diverse aziende tecnologiche americane hanno annunciato accordi sull’intelligenza artificiale nel Medio Oriente.


Boeing (NYSE: BA) ha registrato un progresso dell’1,7%, grazie a un’intesa con Qatar Airways per la fornitura di nuovi aerei, siglata in occasione della tappa di Trump a Doha.


Alle 11:39 ET, il Dow Jones Industrial Average è salito di 35,55 punti, ovvero dello 0,09%, a 42.175,98, l'S&P 500 ha guadagnato 12,06 punti, ovvero dello 0,20%, a 5.898,61, e il Nasdaq Composite ha guadagnato 124,46 punti, ovvero dello 0,66%, a 19.134,54.


Otto degli undici settori dell’S&P 500 hanno chiuso in ribasso, con i servizi di pubblica utilità tra i più penalizzati, in calo dell’1,4%.


I mercati azionari statunitensi hanno beneficiato di un trend positivo a partire dal fine settimana, in seguito alla tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina, un segnale di cooperazione volto a evitare una recessione globale.


Martedì, i dati economici hanno evidenziato un aumento moderato dei prezzi al consumo negli Stati Uniti nel mese di aprile.


Il vicepresidente della Federal Reserve, Philip Jefferson, ha commentato che, nonostante i recenti segnali di miglioramento verso il target del 2% di inflazione fissato dalla banca centrale, le prospettive rimangono incerte. Austan Goolsbee, presidente della Fed di Chicago, ha osservato che i dati attuali non tengono ancora conto degli effetti derivanti dall’inasprimento dei dazi.


L’attenzione degli investitori è ora rivolta all’intervento del presidente della Fed, Jerome Powell, previsto per giovedì, da cui si attendono indicazioni chiave sull’orientamento futuro della politica monetaria.


Nel frattempo, l’S&P 500 è tornato in territorio positivo per la prima volta dalla fine di febbraio, anche se resta ancora a oltre il 4% dai massimi storici toccati a inizio anno.


A sostenere il rimbalzo degli indici sono stati la sospensione di 90 giorni dei dazi – annunciata il 9 aprile per i Paesi esclusa la Cina – i solidi risultati trimestrali e un accordo commerciale limitato raggiunto la scorsa settimana tra Stati Uniti e Regno Unito.


Tra le poche aziende che hanno reagito agli aggiornamenti sugli utili figura American Eagle Outfitters (NYSE: AEO), che ha perso il 5,3% dopo aver ritirato le proprie previsioni annuali, citando l’incertezza economica derivante dalle tensioni tariffarie.


Alla Borsa di New York, il numero dei titoli in calo ha superato quelli in rialzo con un rapporto di 1,61 a 1, mentre sul Nasdaq il rapporto è stato di 1,52 a 1.


Nelle ultime 52 settimane, l’S&P 500 ha segnato due nuovi massimi e otto nuovi minimi, mentre il Nasdaq Composite ha registrato 52 nuovi massimi e 71 nuovi minimi.




Fonte: investing.com

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