Meloni a Netanyahu: “Israele rispetti il diritto internazionale”. Cresce la pressione diplomatica sull’operazione a Gaza
- piscitellidaniel
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Il 14 maggio 2025, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso una posizione ferma nei confronti del governo israeliano, sollecitando il primo ministro Benjamin Netanyahu a rispettare il diritto internazionale e umanitario nelle operazioni militari condotte nella Striscia di Gaza. Durante un intervento alla Camera dei Deputati, Meloni ha definito la situazione umanitaria a Gaza “sempre più drammatica e ingiustificabile”, sottolineando l’urgenza di porre fine alle ostilità e di garantire la protezione dei civili.
Un bilancio umanitario allarmante
Secondo le autorità sanitarie locali, il conflitto ha causato oltre 52.000 vittime palestinesi, mentre le agenzie umanitarie internazionali denunciano una crisi alimentare senza precedenti, con la popolazione di Gaza sull’orlo della carestia. Meloni ha riferito di aver avuto conversazioni “spesso difficili” con Netanyahu negli ultimi mesi, ribadendo in ogni occasione la necessità di rispettare il diritto internazionale e di trovare una soluzione pacifica al conflitto.
Una posizione in evoluzione
Tradizionalmente, l’Italia ha mantenuto una posizione di sostegno nei confronti di Israele, ma gli sviluppi recenti hanno portato a un cambiamento nell’approccio del governo italiano. Già nell’ottobre 2024, Meloni aveva dichiarato che l’atteggiamento dell’esercito israeliano era “del tutto ingiustificato”, pur sottolineando l’importanza di non isolare Israele a livello internazionale. In precedenza, aveva riconosciuto il diritto di Israele a difendersi, ma aveva anche evidenziato la necessità di rispettare il diritto umanitario e di proteggere i civili palestinesi.
Pressioni internazionali e alleanze europee
La posizione dell’Italia si inserisce in un contesto di crescente pressione internazionale su Israele. Il presidente francese Emmanuel Macron ha criticato duramente le politiche di Netanyahu, definendole “vergognose”, mentre il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha chiesto la sospensione delle esportazioni di armi verso Israele. Durante il vertice Med9 a Cipro nell’ottobre 2024, Meloni ha fatto fronte comune con Macron e Sánchez, condannando gli attacchi israeliani alle truppe UNIFIL in Libano e sottolineando la necessità di rispettare la risoluzione 1701 dell’ONU.
Tensioni interne alla coalizione di governo
All’interno della coalizione di governo italiana, emergono divergenze sulla gestione del conflitto israelo-palestinese. Il vicepremier Matteo Salvini ha espresso un sostegno incondizionato a Netanyahu, invitandolo in Italia e dichiarando che “i criminali di guerra sono altri”. Queste affermazioni hanno suscitato critiche e hanno costretto Meloni a ribadire che “non ci può essere una equivalenza tra le responsabilità dello Stato di Israele e l'organizzazione terroristica Hamas”, cercando di mantenere una linea equilibrata e coerente con le posizioni internazionali.
Prospettive e impegni futuri
Meloni ha annunciato l’intenzione di rafforzare la cooperazione con i partner internazionali per affrontare la crisi umanitaria a Gaza e per promuovere una soluzione politica al conflitto. Ha inoltre espresso il desiderio di recarsi in Giordania per discutere con il re Abdullah II delle possibili iniziative diplomatiche e umanitarie nella regione. L’Italia continua a sostenere la missione UNIFIL in Libano e si impegna a contribuire alla stabilità del Medio Oriente attraverso un approccio multilaterale e rispettoso del diritto internazionale.
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