Prysmian vara in Finlandia la nuova nave posacavi: tecnologia e sostenibilità al servizio della transizione energetica
- piscitellidaniel
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Il gruppo Prysmian, leader mondiale nella produzione di cavi per energia e telecomunicazioni, ha ufficialmente inaugurato in Finlandia una nuova nave posacavi, una delle più moderne al mondo nel suo genere. Il varo di questa unità navale rappresenta un tassello fondamentale nella strategia del gruppo per supportare i grandi progetti internazionali legati alla transizione energetica, in particolare nel campo delle energie rinnovabili offshore e delle interconnessioni elettriche tra Stati. La nave, costruita nel cantiere navale finlandese Uudenkaupungin Työvene, è il frutto di un investimento che coniuga innovazione, sostenibilità e visione industriale a lungo termine.
Con questo nuovo asset, Prysmian amplia ulteriormente la sua flotta navale specializzata nella posa di cavi sottomarini ad alta tensione in corrente continua (HVDC) e alternata (HVAC), rafforzando così la sua leadership nei progetti infrastrutturali energetici a scala globale. L’iniziativa segue il successo della nave “Leonardo da Vinci”, varata nel 2021, che già aveva segnato un’evoluzione importante nella logistica e nelle capacità operative della società. La nuova nave è progettata per operare in qualsiasi condizione meteorologica e garantire la massima precisione e sicurezza nella posa dei cavi in fondali profondi, in linea con le sempre più stringenti esigenze dei mercati internazionali.
Dal punto di vista tecnico, la nave dispone di una stiva capace di contenere migliaia di tonnellate di cavo, un sistema di posizionamento dinamico DP3 di ultima generazione, e una struttura progettata per operazioni sostenibili, con motori ibridi a basso impatto ambientale e un design che minimizza le emissioni di CO₂. L’attenzione alla sostenibilità si riflette anche nei materiali utilizzati a bordo e nei sistemi di trattamento delle acque, elementi che rispondono agli standard più avanzati in materia di compatibilità ecologica.
Questo progetto ha visto il coinvolgimento diretto del management internazionale del gruppo e delle autorità locali finlandesi, in un’ottica di cooperazione che punta a rafforzare la presenza industriale europea nel comparto strategico delle infrastrutture energetiche. La nave sarà destinata a operare principalmente nei mari del Nord Europa, ma potrà essere impiegata anche in progetti internazionali di grande portata, come le interconnessioni transcontinentali o gli hub energetici offshore in fase di sviluppo nel Mediterraneo.
Nel corso della cerimonia di presentazione, il CEO di Prysmian Valerio Battista ha sottolineato l’importanza dell’investimento in relazione alle dinamiche geopolitiche ed economiche attuali. Secondo Battista, infatti, la domanda globale di energia elettrica trasportata in modo efficiente e affidabile è destinata ad aumentare nei prossimi anni, e solo le aziende in grado di offrire soluzioni integrate, dalla produzione di cavi alla loro installazione, potranno mantenere un ruolo guida. La nuova nave, ha aggiunto il CEO, non è soltanto uno strumento operativo, ma un simbolo del nuovo paradigma industriale europeo basato su innovazione, sostenibilità e indipendenza energetica.
L’inaugurazione della nave in Finlandia segna anche un momento di svolta nella logistica del gruppo, che potrà ora contare su una maggiore flessibilità nell’esecuzione dei progetti e su una riduzione dei tempi complessivi di posa, con evidenti vantaggi competitivi. Inoltre, la nuova unità rafforza le capacità operative di Prysmian in uno scenario di mercato in cui si prevede un forte incremento degli investimenti nelle infrastrutture sottomarine, stimolato sia dai piani europei di decarbonizzazione sia dai programmi di transizione energetica promossi a livello globale.
Prysmian conferma dunque la propria visione strategica come partner industriale in grado di sostenere la transizione verso un sistema energetico più sostenibile, resiliente e connesso. Con la nuova nave posacavi, il gruppo potrà affrontare le sfide future non solo in termini di capacità produttiva, ma anche sotto il profilo dell’innovazione tecnologica, del rispetto ambientale e della creazione di valore condiviso per i territori in cui opera.
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