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Export italiano: resilienza e nuovi mercati nel Mediterraneo

Aggiornamento: 1 giorno fa

L'export rimane una delle colonne portanti dell’economia italiana. nel 2025 le esportazioni hanno raggiunto un valore record, superando i 650 miliardi di euro, nonostante le tensioni geopolitiche e il rallentamento del commercio mondiale. la forza del made in italy continua a risiedere nella qualità, nella flessibilità e nella capacità di adattamento delle imprese, che hanno saputo riposizionarsi su mercati emergenti e settori ad alto valore tecnologico.

la crescita delle esportazioni verso i paesi del mediterraneo e del medio oriente rappresenta una svolta strategica. egitto, arabia saudita, marocco e tunisia si stanno trasformando in hub logistici e industriali di nuova generazione. le aziende italiane, forti di competenze ingegneristiche e manifatturiere, stanno partecipando attivamente a programmi di infrastrutture, energia e agritech. si tratta di un ritorno al baricentro naturale del commercio italiano: il mare nostrum.

allo stesso tempo, il mercato europeo resta fondamentale ma più competitivo. germania e francia consolidano la loro leadership industriale, mentre spagna e portogallo avanzano rapidamente nell’innovazione verde. per l’italia, la chiave è differenziare: puntare su filiere sostenibili, prodotti a basso impatto ambientale e tecnologie di precisione.

l’export del futuro sarà sempre più digitale. la transizione dalle fiere fisiche alle piattaforme di e-commerce b2b sta riducendo i costi d’ingresso e ampliando i canali di vendita. le imprese che investiranno in marketing internazionale, storytelling e certificazioni ambientali potranno mantenere un vantaggio competitivo.

la vocazione all’export è il motore della resilienza italiana: una capacità di reagire alle crisi che unisce creatività e disciplina produttiva. se sostenuta da una strategia politica coerente, potrà diventare la spina dorsale della crescita per l’intero decennio.

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