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Unipol, profitti in forte crescita: quasi un miliardo dai soli rami assicurativi e performance record nel 2025

Unipol chiude i primi nove mesi del 2025 con risultati superiori alle attese e un utile netto che sfiora il miliardo di euro, confermando la solidità del suo modello di business e la forza del comparto assicurativo. Il gruppo guidato da Carlo Cimbri ha registrato un utile netto di 982 milioni di euro, in aumento rispetto ai 769 milioni dello stesso periodo del 2024, grazie al contributo determinante dei rami Danni e Vita, che continuano a rappresentare il cuore operativo dell’azienda. L’andamento positivo dei conti consolida il ruolo di Unipol come principale gruppo assicurativo italiano per redditività industriale, in un contesto di mercato ancora caratterizzato da volatilità finanziaria e incertezze macroeconomiche.


I ricavi complessivi hanno superato i 10,5 miliardi di euro, con una crescita del 6% su base annua. Il margine operativo dei rami Danni si è attestato su livelli record, con un combined ratio netto del 94,2%, in miglioramento rispetto al 95,5% dell’anno precedente. Tale risultato riflette una gestione tecnica particolarmente efficace, una riduzione della sinistrosità e un’attenta politica di selezione dei rischi. Il ramo Vita, dal canto suo, ha beneficiato della ripresa dei prodotti di risparmio tradizionali e dell’espansione delle polizze miste, che hanno registrato una raccolta netta positiva per la prima volta dopo due anni di flessione.


Il risultato operativo complessivo ha raggiunto 1,4 miliardi di euro, sostenuto non solo dal business assicurativo ma anche dal contributo crescente delle partecipazioni strategiche. In particolare, UnipolSai – la principale controllata del gruppo – ha confermato la propria leadership nel mercato italiano con premi per oltre 9 miliardi di euro e un utile netto di 700 milioni, trainato dalla solidità tecnica e da un portafoglio diversificato. Il comparto Vita ha generato profitti per 270 milioni, mentre il ramo Danni, forte nel segmento auto e nei prodotti corporate, ha contribuito con oltre 500 milioni.


Sul fronte patrimoniale, la posizione di solvibilità del gruppo si mantiene su livelli molto elevati. Il Solvency II ratio si è attestato al 217%, in aumento rispetto al 201% di fine 2024, segno della capacità di Unipol di generare capitale anche in un contesto di volatilità dei mercati obbligazionari. La struttura finanziaria resta solida, con un indebitamento netto contenuto e un flusso di cassa operativo superiore alle attese. L’elevato grado di copertura patrimoniale consente al gruppo di proseguire nella distribuzione di dividendi regolari e di sostenere le operazioni di investimento pianificate nel piano industriale 2022-2025.


Carlo Cimbri ha commentato i risultati sottolineando la coerenza del percorso intrapreso: “Abbiamo costruito un modello di impresa che coniuga crescita e stabilità, dimostrando che un gruppo assicurativo italiano può competere ai massimi livelli europei. Il nostro obiettivo resta quello di creare valore nel tempo, investendo in tecnologia, sostenibilità e qualità del servizio”. Il manager ha inoltre evidenziato come il business assicurativo continui a rappresentare la principale fonte di redditività del gruppo, con margini stabili e una capacità di generare utili anche in fasi di mercato complesse.


Un ruolo strategico nel rafforzamento dei risultati è stato svolto dalla trasformazione digitale dei processi e dalla crescita del canale diretto. Negli ultimi dodici mesi, Unipol ha ampliato la propria offerta digitale attraverso la piattaforma UnipolMove, che integra servizi di mobilità e assicurazione in un’unica interfaccia. Il numero di clienti che utilizzano servizi telematici collegati alle polizze auto ha superato i 5 milioni, confermando il successo del modello basato sulla personalizzazione del rischio e sulla prevenzione dei sinistri. Parallelamente, la rete agenziale ha beneficiato di un piano di formazione e digitalizzazione che ha migliorato la produttività e l’efficienza commerciale.


Anche la sostenibilità è rimasta al centro della strategia industriale. Il gruppo ha continuato a investire in progetti legati alla transizione energetica e alla mobilità sostenibile, con un focus particolare sul supporto alle imprese italiane nel percorso di decarbonizzazione. Attraverso UnipolSai Investimenti Sgr, il gruppo gestisce oggi oltre 60 miliardi di euro di asset, di cui una parte crescente è destinata a investimenti ESG, coerenti con i criteri ambientali, sociali e di governance. Le iniziative in corso includono il finanziamento di infrastrutture verdi e la promozione di prodotti assicurativi dedicati alla protezione ambientale.


Sul fronte immobiliare, Unipol mantiene una posizione di rilievo con un portafoglio di oltre 4 miliardi di euro in gestione, focalizzato su immobili commerciali e direzionali di pregio. Nel corso dell’anno, la società ha avviato nuovi progetti di riqualificazione a Milano, Bologna e Firenze, destinati a rafforzare la presenza del gruppo nel mercato del real estate sostenibile. Questi investimenti rappresentano una leva strategica per la diversificazione dei ricavi e la valorizzazione patrimoniale nel lungo periodo.


Dal punto di vista del mercato, le performance di Unipol hanno avuto un impatto immediato anche a Piazza Affari. Il titolo ha reagito positivamente ai risultati, con un rialzo di oltre il 2% nella seduta successiva alla pubblicazione dei conti. Gli analisti hanno elogiato la capacità del gruppo di mantenere elevati livelli di redditività industriale nonostante la contrazione dei rendimenti finanziari e le difficoltà del contesto macroeconomico. Molti operatori hanno confermato le valutazioni positive sul titolo, con target price in rialzo e giudizi “buy” da parte delle principali case di investimento.


Il piano industriale in corso punta a consolidare ulteriormente la leadership di Unipol nel mercato nazionale e a rafforzare la sinergia con UnipolSai, favorendo l’integrazione dei servizi e l’espansione nei segmenti emergenti, come la mobilità connessa, la sanità integrativa e la previdenza complementare. Il gruppo intende proseguire nel percorso di crescita organica, mantenendo un equilibrio tra innovazione, sostenibilità e redditività.


I risultati dei primi nove mesi del 2025 confermano dunque la capacità di Unipol di coniugare solidità finanziaria e visione strategica, valorizzando la componente assicurativa come motore principale del gruppo e ponendo le basi per un ulteriore rafforzamento competitivo nel panorama europeo.

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