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Tor.Met, Sostenibilità e welfare aziendale per migliorare la competitività del business


Alessandra Brevi racconta il suo ingresso nel settore della sostenibilità nato dalla necessità di Tor.Met, un'azienda metalmeccanica che opera nel settore della torneria di precisione, di integrare politiche sostenibili alzando anche l’attenzione alla forza lavoro presente in azienda.


Originaria di Bergamo e con un background lavorativo nel settore dell’editoria e web marketing da qualche anno Alessandra su indicazione del CEO Stefano Romanò ha abbracciato la sostenibilità come nuovo percorso professionale.La sua azienda ha investito significativamente in questo campo dove lei si occupa di report ESG e Bilancio di Sostenibilità mentre il suo collega Antonio Rimoli, quality manager, si occupa di certificazioni tra cui la ISO 14001, in corso di ottenimento. Questi sforzi riflettono l'etica personale della dirigenza e la necessità di competere in un mercato sempre più sensibile all’argomento, soprattutto quello estero dove Tor.Met esporta il 50% della produzione.


Situata tra il Lago Maggiore e il Lago d'Orta, Tor.Met è stata una tra le prime aziende del settore a investire in sostenibilità, attirando l'interesse anche degli istituti di credito che ne hanno compreso l’importanza: le aziende impegnate nella sostenibilità tipicamente riscontrano minori default sui mutui e sono pertanto da considerarsi più solide e affidabili. Brevi evidenzia questo tra i benefici della sostenibilità oltre che la riduzione del churn sia tra i clienti che tra i dipendenti

L'adozione di pratiche sostenibili in Tor.Met non è stata priva di sfide e Alessandra sottolinea come l'adattamento del ciclo produttivo sia stato difficile ma non impossibile. Investimenti nella tecnologia sono diventati prioritari: Tor.Met attualmente segue il modello di Industry 4.0 e sta già evolvendo verso il 5.0. L’informatizzazione del percorso produttivo segue la materia prima sino alla sua trasformazione in prodotto finito, riducendo significativamente gli sprechi ed efficientando al massimo la produzione.


Tor.Met è stata una delle prime PMI piemontesi ad interessarsi a questo aspetto e con il tempo la sostenibilità è diventata un’indiscutibile leva di marketing, imprescindibile per rimanere competitivi. Alessandra resta molto attente ad evitare il greenwashing: tutte le scelte fatte in chiave sostenibilità sono state prese per un reale interesse e affinità con la vision aziendale e in tal senso son sempre comunicate in maniera trasparente.

Oltre alla sostenibilità ambientale, in Tor.Met il benessere dei dipendenti è centrale. A tal proposito sono stati eseguiti grandi investimenti nel welfare aziendale: l’azienda è dotata di palestra interna e pista di atletica che corre attorno all’intera struttura, un’accademia con corsi di formazione mensili per sviluppare soft skills e spogliatoi realizzati come fossero piccole SPA grazie all’installazione di rubinetteria di design proveniente dai clienti dell’azienda.

La cultura aziendale di Tor.Met, ispirata all'approccio degli imprenditori illuminati, mira a non dimenticare mai l'importanza delle persone. Stefano Romanò, CEO di Tor.Met, ha contribuito significativamente a portare l’azienda in tale direzione: non dimentica mai di ribadire che anche l’azienda tecnologicamente più avanzata, senza le persone che vi lavorano sarebbe solo una scatola. E, aggiungiamo noi, un alta attenzione all’ambiente con la quale essa interagisce.

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