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“Il valore come motore del cambiamento”Intervista a Brian Sussman

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Noi di Centro Studi JLC abbiamo intervistato Brian Sussman, imprenditore e consulente tecnologico con oltre trent’anni di esperienza nel settore IT e dei media digitali. Dopo aver ricoperto ruoli chiave in aziende innovative come Telestream e Anystream, oggi è Managing Partner di Streamline Dynamic Media, società di consulenza focalizzata su tecnologie video e soluzioni digitali avanzate.


La carriera di Brian è iniziata nei primi anni ’90, dopo la laurea in Ingegneria del Suono all’Università di Miami, in un periodo cruciale di transizione dall’analogico al digitale. Ha contribuito all’evoluzione della distribuzione video su scala globale, lavorando con emittenti internazionali e grandi corporate media. In seguito, ha affinato la sua competenza nell’ottimizzazione operativa e nell’adozione di nuove tecnologie, fino a fondare Sussman Enterprises, realtà con cui ha supportato aziende nella trasformazione digitale. Oggi continua a guidare progetti che uniscono efficienza operativa, AI e infrastrutture cloud.

Ma ciò che rende davvero interessante la visione di Sussman è il suo approccio umano al progresso. Secondo lui, la tecnologia ha valore solo se crea valore per le persone. Non si tratta solo di velocizzare i processi o automatizzare attività ripetitive: ciò che conta è liberare tempo, ridurre lo stress, aumentare la qualità del lavoro. “Il valore non è solo tecnico, è personale”, afferma. “Quando rendi la vita più semplice a qualcuno, quella persona sarà pronta a darti fiducia, opportunità, riconoscimento. È un circolo virtuoso”.

Questo principio, che definisce “scambio di valore”, è il fondamento del suo pensiero professionale. Sussman invita a guardare oltre le abitudini e il "Si è sempre fatto così", e a domandarsi ogni giorno: come posso creare valore per chi mi sta intorno? La risposta non è mai unica, ma il metodo sì: osservare, ascoltare e intervenire dove c’è un bisogno concreto. Anche un piccolo miglioramento può avere un impatto enorme se risolve un problema reale.

Infine, Sussman sottolinea che l’innovazione non è più questione di strumenti, ma di mentalità. Chi saprà mettersi nei panni degli altri, capire le loro difficoltà e proporre soluzioni semplici ma efficaci, sarà la figura più richiesta nei prossimi anni. In un mondo che cambia alla velocità dell’intelligenza artificiale, restano solidi solo quei professionisti capaci di creare vero valore. E, come Brian dimostra, non servono grandi mezzi per cominciare: basta iniziare da ciò che si ha.

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