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Nasce la prima catena di “Mountain Club” nelle Alpi: due nuovi anelli del Super G per un turismo di montagna esclusivo e sostenibile

Il turismo di montagna entra in una nuova era con l’espansione del progetto “Super G Mountain Club”, che annuncia la creazione di due nuovi anelli nella catena di resort alpini di lusso. L’iniziativa, ideata da imprenditori e professionisti del settore dell’ospitalità, mira a ridefinire l’esperienza della montagna attraverso un modello che unisce esclusività, sostenibilità e socialità. Il format, già affermato a Courmayeur con il primo Super G, diventa ora una rete di club distribuiti lungo l’arco alpino, con nuovi insediamenti previsti in Trentino e in Alta Savoia.


Il progetto punta a creare la prima catena europea di “Mountain Club”, un sistema di strutture collegate tra loro da un’unica filosofia: vivere la montagna non solo come luogo di sport e relax, ma come ambiente esperienziale a 360 gradi. Ogni club sarà concepito come una community aperta, con spazi dedicati allo sport, alla cultura, alla gastronomia e alla musica, mantenendo al tempo stesso un forte legame con il territorio e con le tradizioni locali. L’obiettivo dichiarato dai fondatori è trasformare il modo di intendere l’ospitalità alpina, passando da un concetto statico di resort a un ecosistema dinamico in cui si incontrano lifestyle, natura e innovazione.


Il Super G, nato dieci anni fa a Courmayeur come rifugio contemporaneo sulle piste del Monte Bianco, è diventato nel tempo un punto di riferimento per un pubblico internazionale di appassionati di montagna, professionisti e amanti del design. La struttura combina la dimensione sportiva dello sci e dell’outdoor con un’offerta di intrattenimento e ristorazione di alto livello. Gli spazi comuni, curati nei dettagli architettonici e nei materiali, sono pensati per favorire la convivialità e il senso di appartenenza a una community. Il successo del modello ha spinto gli ideatori a replicarlo in altre località alpine, dando vita a una rete che punta a valorizzare l’identità delle montagne europee attraverso un format riconoscibile e coerente.


I nuovi anelli della catena saranno situati in due aree strategiche: uno nel cuore delle Dolomiti trentine e l’altro sulle pendici del Monte Bianco francese, nella regione dell’Alta Savoia. Entrambe le location sono state selezionate per la loro combinazione di bellezza paesaggistica, accessibilità e potenziale di sviluppo turistico sostenibile. Ogni club avrà una capacità di accoglienza di circa cento persone, con camere, suite e spazi comuni progettati in collaborazione con studi di architettura specializzati nell’edilizia alpina contemporanea. La filosofia alla base dei nuovi Mountain Club prevede un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale: strutture modulari, materiali locali, sistemi di riscaldamento a basso impatto e utilizzo di energie rinnovabili.


Oltre all’aspetto architettonico, il progetto si distingue per la proposta esperienziale. Gli ospiti potranno accedere a un programma esclusivo di attività che include escursioni guidate, percorsi wellness alpini, eventi musicali e degustazioni enogastronomiche curate da chef di fama. Il tutto integrato da un sistema di membership che consente ai soci di accedere ai servizi di ogni club della catena, creando un vero e proprio network di ospitalità diffusa tra Italia, Francia e Svizzera. Il format si ispira ai grandi club internazionali, ma mantiene una forte impronta italiana, con un’attenzione particolare all’arte dell’accoglienza e alla valorizzazione dei prodotti locali.


Il modello di business del Super G Mountain Club è basato su un equilibrio tra investimento privato e collaborazione territoriale. I nuovi progetti saranno realizzati in sinergia con le amministrazioni locali e con i consorzi turistici, in modo da garantire un impatto positivo sull’economia dei territori. L’obiettivo è creare occupazione stabile e promuovere le comunità montane come centri di innovazione e sostenibilità. In ciascuna località, il club sarà accompagnato da iniziative culturali e sociali, come mostre, workshop e programmi educativi per giovani e residenti.


La direzione artistica e progettuale del marchio punta a mantenere una coerenza stilistica che renda riconoscibile l’esperienza Super G, pur adattandola alle caratteristiche di ogni territorio. Gli interni saranno realizzati con materiali naturali – legno, pietra e tessuti tecnici – reinterpretati in chiave contemporanea. Ogni club ospiterà spazi dedicati all’arte e alla musica live, in linea con la tradizione del Super G di Courmayeur, che negli anni è diventato anche un punto di riferimento per eventi culturali e dj set di rilievo internazionale.


Sul piano turistico, l’espansione della rete dei Mountain Club rappresenta una risposta all’evoluzione della domanda nel settore dell’ospitalità di montagna. I viaggiatori di oggi cercano esperienze autentiche ma allo stesso tempo personalizzate e sostenibili. La nuova catena punta proprio su questo equilibrio: offrire comfort di alto livello senza compromettere la relazione con la natura e con le comunità locali. L’obiettivo non è solo attrarre turisti stagionali, ma creare un flusso costante di visitatori durante tutto l’anno, attraverso proposte per l’estate e per l’inverno.


Il piano di sviluppo prevede che i due nuovi club aprano al pubblico entro il 2026, con ulteriori espansioni già allo studio in Svizzera e in Austria. La rete, una volta completata, diventerà la prima catena europea dedicata esclusivamente all’ospitalità di montagna di alta gamma, con una visione che combina lifestyle e rispetto per l’ambiente. Il Super G Mountain Club si propone così come un simbolo della nuova generazione di turismo alpino, capace di coniugare tradizione e modernità, esclusività e accessibilità, esperienze locali e respiro internazionale.


L’iniziativa conferma la crescente centralità delle Alpi nel panorama del turismo globale e pone le basi per un nuovo modo di vivere la montagna, più consapevole, esperienziale e integrato. Con la nascita di questa catena, l’arco alpino si candida a diventare non solo una destinazione di sport e natura, ma anche un laboratorio di innovazione culturale e imprenditoriale per l’intero settore dell’ospitalità europea.

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