Ex Ilva, Altoforno 1 sotto sequestro dopo l'incendio: emergono ritardi nelle autorizzazioni e rischi per l'impianto
- piscitellidaniel
- 9 ore fa
- Tempo di lettura: 2 min
L'8 maggio 2025, l'Altoforno 1 dello stabilimento ex Ilva di Taranto è stato posto sotto sequestro probatorio senza facoltà d'uso dalla Procura di Taranto, a seguito di un incendio che ha generato una densa colonna di fumo nero visibile a chilometri di distanza. L'incidente, causato dallo scoppio di una tubiera, ha sollevato gravi preoccupazioni riguardo alla sicurezza dell'impianto e alla sua gestione operativa.
L'Altoforno 1 era stato riavviato il 15 ottobre 2024, dopo un periodo di fermo per manutenzione iniziato ad agosto 2023. La cerimonia di riaccensione, presieduta dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, aveva suscitato polemiche e proteste da parte di cittadini, associazioni ambientaliste e istituzioni locali, che denunciavano la mancanza di un'adeguata autorizzazione integrata ambientale (AIA) e l'assenza di una valutazione di impatto sanitario, come richiesto dalla sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea.
La Commissione Ambiente del Consiglio regionale della Puglia aveva espresso preoccupazione per la riaccensione dell'Altoforno 1 senza un aggiornamento dell'AIA e senza tenere conto delle prescrizioni europee in materia di tutela della salute e dell'ambiente. Anche l'Arcidiocesi di Taranto aveva criticato la decisione, definendola un "ritorno al passato" e sottolineando la necessità di risposte responsabili per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini.
Dopo l'incendio e il conseguente sequestro dell'Altoforno 1, l'unico altoforno attualmente in funzione nello stabilimento è il numero 4. Tuttavia, la situazione generale dell'impianto rimane critica, con frequenti guasti e interruzioni che mettono a rischio la continuità produttiva e la sicurezza dei lavoratori. Secondo quanto riportato da fonti sindacali, i circa 70 lavoratori addetti all'Altoforno 1 sono stati temporaneamente ricollocati in attività di formazione.
La vicenda dell'Altoforno 1 evidenzia le difficoltà nella gestione dell'ex Ilva e la necessità di un intervento strutturale per garantire la sicurezza degli impianti e la tutela dell'ambiente e della salute pubblica. Le autorità competenti sono chiamate a rispondere alle preoccupazioni della comunità locale e a garantire il rispetto delle normative vigenti, al fine di evitare ulteriori incidenti e di promuovere una transizione verso un modello produttivo più sostenibile.
Comments