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Antitrust chiude il caso Meta-SIAE: accolti gli impegni della big tech per una concorrenza più equa

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha concluso l'istruttoria avviata nei confronti di Meta Platforms Inc., accettando gli impegni presentati dalla società per sanare le criticità emerse nel rapporto con la Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE). L'indagine, iniziata nell'aprile 2023, era stata motivata dal sospetto di un abuso di dipendenza economica da parte di Meta nei confronti della SIAE, in seguito alla mancata conclusione di un accordo per la licenza d'uso dei diritti musicali sulle piattaforme Facebook e Instagram.


Le origini del contenzioso

La controversia tra Meta e SIAE ha avuto inizio nel marzo 2023, quando le trattative per il rinnovo della licenza d'uso dei diritti musicali si sono interrotte bruscamente. Meta ha rimosso dalle sue piattaforme i contenuti musicali tutelati dalla SIAE, privando gli utenti italiani della possibilità di utilizzare brani musicali nei loro contenuti. La SIAE ha denunciato la decisione come un abuso di posizione dominante, sostenendo che Meta aveva imposto condizioni contrattuali inique e unilaterali, senza fornire le informazioni necessarie per una negoziazione trasparente.


L'intervento dell'Antitrust

In risposta alla denuncia della SIAE, l'AGCM ha avviato un'istruttoria per verificare se Meta avesse effettivamente abusato della sua posizione dominante, approfittando della dipendenza economica della SIAE. L'Autorità ha adottato misure cautelari, ordinando a Meta di riprendere immediatamente le trattative con la SIAE, mantenendo un comportamento ispirato ai canoni di buona fede e correttezza, e di fornire tutte le informazioni necessarie per consentire alla SIAE di valutare adeguatamente le proposte contrattuali.


Gli impegni di Meta

Per risolvere la controversia, Meta ha presentato una serie di impegni all'AGCM, tra cui:

  • La ripresa delle trattative con la SIAE, con l'obiettivo di raggiungere un accordo equo e trasparente per l'utilizzo dei diritti musicali sulle sue piattaforme.

  • La fornitura alla SIAE di tutte le informazioni necessarie per valutare le proposte contrattuali, inclusi i dati relativi all'utilizzo dei contenuti musicali da parte degli utenti.

  • L'impegno a non interrompere unilateralmente le trattative o a rimuovere i contenuti musicali senza un giustificato motivo e senza aver esaurito tutte le possibilità di negoziazione.


L'AGCM ha ritenuto che questi impegni fossero idonei a eliminare le preoccupazioni concorrenziali sollevate durante l'istruttoria, e ha quindi deciso di chiudere il procedimento senza accertare l'infrazione, ma rendendo gli impegni legalmente vincolanti per Meta.


Le reazioni delle parti

La SIAE ha accolto positivamente la decisione dell'AGCM, sottolineando l'importanza del ruolo dell'Autorità nel garantire un mercato equo e trasparente per la gestione dei diritti d'autore. Meta, dal canto suo, ha espresso soddisfazione per la conclusione del procedimento e ha ribadito il proprio impegno a collaborare con la SIAE e con le altre società di gestione collettiva dei diritti per offrire agli utenti un'esperienza musicale completa e rispettosa dei diritti degli autori.


Implicazioni per il settore

La conclusione del caso Meta-SIAE rappresenta un precedente significativo per il settore della gestione dei diritti d'autore nell'era digitale. L'intervento dell'AGCM evidenzia l'importanza di garantire condizioni di parità nelle trattative tra le grandi piattaforme digitali e le società di gestione collettiva dei diritti, al fine di tutelare gli interessi degli autori e dei consumatori. Inoltre, la decisione dell'Autorità potrebbe influenzare le future negoziazioni tra le piattaforme digitali e le società di gestione dei diritti in altri paesi, promuovendo una maggiore trasparenza e equità nel settore.


Prospettive future

Con la chiusura del procedimento da parte dell'AGCM, Meta e SIAE possono ora concentrarsi sulla definizione di un nuovo accordo per l'utilizzo dei diritti musicali sulle piattaforme Facebook e Instagram. Un'intesa equa e trasparente tra le parti potrebbe non solo ristabilire la disponibilità dei contenuti musicali per gli utenti italiani, ma anche contribuire a rafforzare la tutela dei diritti degli autori nell'ambiente digitale.


In un contesto in cui le piattaforme digitali svolgono un ruolo sempre più centrale nella distribuzione e nella fruizione dei contenuti musicali, è fondamentale che le relazioni tra queste piattaforme e le società di gestione dei diritti siano basate su principi di equità, trasparenza e rispetto reciproco. La decisione dell'AGCM rappresenta un passo importante in questa direzione, e potrebbe servire da modello per affrontare situazioni analoghe in futuro.

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