Esportazioni farmaceutiche UE: nel 2024 raggiunti 313,4 miliardi di euro, Italia protagonista nella crescita
- piscitellidaniel
- 12 mag
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Nel 2024, l'Unione Europea ha registrato un nuovo record nelle esportazioni di medicinali e prodotti farmaceutici, raggiungendo un valore complessivo di 313,4 miliardi di euro. Questo risultato conferma il ruolo centrale del settore farmaceutico nell'economia europea, sia in termini di innovazione che di competitività internazionale.
Crescita dell'export farmaceutico europeo
L'industria farmaceutica europea ha visto una crescita significativa delle esportazioni nel 2024, con un aumento del 7,5% rispetto all'anno precedente. Questo incremento è attribuibile a diversi fattori, tra cui l'espansione della domanda globale di prodotti farmaceutici, l'innovazione continua nel settore e le politiche di sostegno all'export adottate da vari Stati membri.
Italia: leader nella crescita dell'export
L'Italia si è distinta come uno dei principali protagonisti di questa crescita. Secondo Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, l'Italia ha raggiunto il primo posto a livello mondiale per crescita dell'export farmaceutico tra il 2021 e il 2023. La produzione ha toccato i 52 miliardi di euro nel 2023, con oltre 49 miliardi destinati all'export. La quota dell'export farmaceutico sul totale manifatturiero italiano è passata dal 3,8% all'8,3% in 20 anni.
Investimenti e occupazione nel settore
L'industria farmaceutica italiana ha investito 3,6 miliardi di euro nel 2023, di cui 2 miliardi in ricerca e sviluppo. Gli addetti nel settore sono 70.000, con un incremento del 2% nel 2023 e del 9% negli ultimi cinque anni. Particolarmente significativa è la crescita degli under 35, aumentati di quasi il 20% nello stesso periodo. Le donne rappresentano il 45% del totale degli occupati nel settore.
Innovazione e competitività
L'Italia è al vertice anche sul fronte delle domande di brevetto farmaceutico, con un aumento del 35% negli ultimi cinque anni, rispetto al +23% dei principali paesi dell'UE. L'industria farmaceutica italiana si distingue per un welfare aziendale all'avanguardia ed è il primo settore tra quelli manifatturieri, secondo Istat, per competitività, con il più alto valore aggiunto per addetto.
Sfide e prospettive future
Nonostante i successi, l'industria farmaceutica europea e italiana affronta diverse sfide. La competizione globale è sempre più intensa, con la Cina che nel 2023 ha superato l'Europa come area di origine di nuovi farmaci. Inoltre, il gap di investimenti in ricerca e sviluppo tra UE e USA è passato in 20 anni da 2 miliardi di dollari a 25 miliardi, con il 60% dei nuovi lanci di medicinali che avviene negli USA, mentre in UE è meno del 30%.
Per mantenere la competitività, è necessario che l'Europa ponga al centro il tema dell'attrattività per gli investimenti, dell'autonomia strategica e delle catene di approvvigionamento. In Italia, è indispensabile una governance farmaceutica moderna che superi il sistema del payback, semplifichi la ricerca clinica e riduca i tempi di accesso all'innovazione per i cittadini.
L'industria farmaceutica rappresenta un settore strategico per l'Europa e per l'Italia, con un impatto significativo sull'economia, l'occupazione e la salute pubblica. Per consolidare e ampliare questi risultati, è fondamentale adottare politiche che favoriscano l'innovazione, la competitività e l'accesso equo ai medicinali.
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