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Il Governo impugna la legge toscana sul fine vita. Giani: «Atto paradossale, la difenderemo»


Eugenio Giani
Eugenio Giani

ROMA – Il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare la legge sul fine vita approvata dalla Regione Toscana, la prima in Italia a regolamentare il suicidio medicalmente assistito. La reazione del presidente di regione Eugenio Giani non si è fatta attendere: «È paradossale che il Governo ostacoli una norma che dà attuazione a quanto richiesto dalla Corte costituzionale. Difenderemo questa legge con determinazione».

Nel frattempo, il Cdm ha dato il via libera a una serie di provvedimenti. Tra questi, il decreto legislativo sul contrasto al bullismo e al cyberbullismo, con misure educative e strumenti di supporto alle vittime. Il ministro dell’Istruzione Valditara ha parlato di «un passo importante per promuovere la cultura del rispetto».

Novità anche per l’accesso a Medicina: dal prossimo anno accademico il test d’ingresso sarà abolito, sostituito da un primo semestre formativo. La ministra Bernini ha definito la riforma «una svolta meritocratica che valorizza i talenti».

Infine, approvato un decreto fiscale che concede maggiore autonomia agli enti locali per la riscossione dei tributi, con incentivi per il pagamento spontaneo e rottamazioni agevolate. Approvato anche il rinvio al 31 dicembre della responsabilità erariale per dolo, inizialmente prevista fino al 30 aprile.

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