Borse europee incerte, Milano chiude contrastata: brilla Leonardo, vendite su STMicroelectronics e tech
- piscitellidaniel
- 14 ore fa
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La giornata di contrattazioni del 22 ottobre si è chiusa in un clima di incertezza per i principali listini europei, riflesso di una fase di attesa sui mercati globali. Le Borse del Vecchio Continente hanno registrato andamenti contrastati, influenzate dalle trimestrali in uscita e dalle previsioni sulle politiche monetarie delle banche centrali. Piazza Affari ha terminato la seduta con un lieve rialzo, trainata dal settore della difesa e dall’ottima performance di Leonardo, mentre le vendite hanno penalizzato i titoli tecnologici e in particolare STMicroelectronics, che ha perso terreno dopo un periodo di forte crescita.
A Milano, l’indice FTSE MIB ha chiuso poco sopra la parità, oscillando a lungo tra segni positivi e negativi nel corso della giornata. L’attenzione degli investitori resta concentrata sulle prossime mosse della Banca Centrale Europea, attesa per la riunione di fine mese, e sui segnali provenienti dai mercati americani, dove la Federal Reserve continua a mantenere un approccio prudente sul fronte dei tassi. Le ultime indicazioni macroeconomiche, tra cui il calo dell’inflazione nell’area euro e la tenuta del mercato del lavoro, alimentano l’ipotesi di un possibile allentamento monetario nei primi mesi del 2026, ma la cautela resta la parola d’ordine per gli operatori.
Leonardo è stata la protagonista assoluta della seduta milanese, con un balzo superiore al 3% che ha spinto il titolo ai massimi delle ultime settimane. A sostenere l’ascesa sono state le attese positive per la pubblicazione dei conti trimestrali e le indiscrezioni su nuovi contratti internazionali nel settore della difesa. Gli analisti vedono in Leonardo una delle società più solide del comparto industriale italiano, grazie alla diversificazione del portafoglio e alla crescita costante nel segmento aerospaziale. Il titolo beneficia anche del contesto geopolitico internazionale, che sta favorendo l’aumento della domanda di tecnologie militari e di sistemi di sicurezza avanzati.
In forte calo invece STMicroelectronics, che ha ceduto oltre il 2%, penalizzata da prese di profitto dopo i recenti rialzi e dalle preoccupazioni per un possibile rallentamento della domanda globale di semiconduttori. Il comparto tecnologico europeo ha risentito della volatilità del Nasdaq e delle notizie contrastanti sui risultati dei grandi produttori americani di chip. Gli operatori segnalano che, nonostante la solidità strutturale del settore, la fase attuale è caratterizzata da una certa prudenza, anche alla luce dei segnali di rallentamento dell’economia cinese e della debolezza del mercato smartphone.
Tra gli altri titoli in evidenza, buone performance per il comparto energetico. Enel ha registrato un moderato rialzo, sostenuta dalle prospettive di stabilizzazione dei prezzi dell’energia elettrica e dalle attese per una prossima revisione del piano industriale. Anche Eni ha chiuso in territorio positivo, favorita dal leggero recupero del prezzo del petrolio, tornato sopra gli 87 dollari al barile dopo alcuni giorni di flessione. Il settore energetico resta al centro dell’interesse degli investitori per la sua capacità di garantire dividendi elevati e stabilità nei portafogli, in un contesto di mercato dominato dalla volatilità.
Debole invece il settore bancario, che ha mostrato un andamento altalenante per l’intera giornata. Intesa Sanpaolo e UniCredit hanno registrato leggere flessioni, in attesa dei risultati trimestrali che saranno diffusi nei prossimi giorni. Gli investitori valutano con attenzione l’impatto della normalizzazione dei tassi di interesse sui margini di redditività delle banche, che dopo mesi di profitti record potrebbero entrare in una fase di stabilizzazione. MPS e BPER hanno chiuso poco variate, mentre Banco BPM ha segnato una leggera discesa, penalizzata da prese di beneficio.
Positivi i titoli del lusso e del consumo, con Moncler in rialzo di oltre un punto percentuale, sostenuta dai dati incoraggianti sulle vendite in Asia. Anche Brunello Cucinelli ha mostrato un andamento robusto, confermandosi tra i titoli preferiti dagli investitori nel comparto moda di alta gamma. I risultati trimestrali di Hermès e LVMH, pubblicati nei giorni scorsi, hanno offerto segnali misti ma non hanno modificato la percezione di solidità del settore, che resta tra i più resilienti dell’economia europea.
Nel resto d’Europa, la situazione è apparsa altrettanto contrastata. A Francoforte il DAX ha chiuso in calo dello 0,3%, appesantito dalle vendite sui titoli industriali e tecnologici, mentre Parigi ha terminato in lieve rialzo grazie al buon andamento dei titoli del lusso. Londra ha registrato un movimento negativo, influenzata dalla debolezza del comparto minerario e dalla volatilità della sterlina dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione britannica, rimasta più alta delle attese. Madrid ha chiuso in territorio positivo, sostenuta dai titoli bancari e dalle utility, mentre Zurigo è rimasta sostanzialmente stabile.
Sul fronte valutario, l’euro si è mantenuto sopra quota 1,09 sul dollaro, sostenuto dalle attese di un allentamento monetario più rapido da parte della Federal Reserve rispetto alla BCE. Il differenziale tra i titoli di Stato italiani e tedeschi si è mantenuto stabile attorno ai 145 punti base, segnale di un mercato obbligazionario tranquillo e di una percezione di rischio contenuta nei confronti del debito sovrano italiano.
Gli operatori guardano ora alle prossime trimestrali americane e ai nuovi dati macroeconomici in arrivo dall’Europa. L’attenzione resta alta sui dati relativi alla crescita del Pil e sull’andamento dell’inflazione, fattori che determineranno le mosse delle banche centrali nei prossimi mesi. In un contesto caratterizzato da cautela e scarsa direzionalità, la seduta di oggi conferma la difficoltà dei mercati europei nel trovare una rotta stabile, oscillando tra la fiducia nelle prospettive economiche e il timore di un rallentamento globale più marcato.
Piazza Affari chiude dunque la giornata in equilibrio, con una rotazione settoriale evidente e segnali di consolidamento in diversi comparti. La leadership di Leonardo e la debolezza del settore tecnologico delineano un quadro di mercato in cui prevalgono prudenza e selettività, in attesa di nuovi catalizzatori capaci di imprimere una direzione più chiara ai listini europei nelle prossime settimane.
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