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Borse europee in calo: Milano chiude a -0,7% con Stellantis, Saipem e Pirelli in forte ribasso

Il 3 febbraio 2025, le principali borse europee hanno registrato una giornata negativa, influenzate dalle preoccupazioni legate ai nuovi dazi commerciali annunciati dagli Stati Uniti. A Milano, l'indice FTSE MIB ha chiuso in calo dello 0,7%, attestandosi a 35.940 punti. Tra i titoli più penalizzati, spiccano Stellantis, Saipem e Pirelli.


Andamento dei principali indici europei

In avvio di seduta, le borse europee hanno subito forti ribassi: il DAX di Francoforte ha perso l'1,96%, il CAC 40 di Parigi l'1,94%, il FTSE 100 di Londra l'1,28% e il FTSE MIB di Milano l'1,46%. Nel corso della giornata, nonostante un parziale recupero, gli indici hanno chiuso in territorio negativo.


Settori e titoli più colpiti

A Piazza Affari, i titoli del settore industriale sono stati tra i più penalizzati:

  • Stellantis: ha registrato una flessione del 4,5%, influenzata dalle preoccupazioni per i nuovi dazi che potrebbero colpire il settore automobilistico.

  • Saipem: ha chiuso in calo del 3,4%, risentendo delle tensioni sui mercati energetici.

  • Pirelli: ha subito una perdita del 3,4%, anch'essa legata alle incertezze nel comparto automotive.

Al contrario, Telecom Italia (TIM) ha registrato un rialzo dell'1,4%, posizionandosi tra i pochi titoli in positivo della giornata.


Fattori macroeconomici e geopolitici

Le tensioni commerciali sono state alimentate dall'annuncio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, riguardo all'imposizione di nuovi dazi su diverse categorie di prodotti, tra cui acciaio, alluminio, auto, farmaci e chip. Queste misure hanno sollevato timori di una possibile guerra commerciale globale, con potenziali ripercussioni sull'economia europea, fortemente orientata all'export.


Inoltre, l'inflazione nella zona euro ha registrato una leggera accelerazione a gennaio, passando dal 2,4% di dicembre al 2,5%. Questo dato, superiore alle aspettative degli economisti, è stato influenzato principalmente dall'aumento dei costi energetici. Anche in Italia, l'inflazione ha mostrato un'accelerazione, con un incremento dello 0,6% su base mensile e dell'1,5% su base annua.


Reazioni delle istituzioni finanziarie

Il governatore della Banca di Francia, François Villeroy de Galhau, ha espresso preoccupazione per l'impatto dei nuovi dazi statunitensi, definendoli "brutali" e sottolineando che potrebbero aumentare l'incertezza economica, colpendo in particolare il settore automobilistico. Ha inoltre avvertito che "tutti perdono in questo tipo di guerra commerciale protezionistica".


Prospettive future

Gli investitori rimangono cauti, monitorando attentamente l'evoluzione delle tensioni commerciali e le possibili risposte da parte dell'Unione Europea. Le preoccupazioni riguardano principalmente l'impatto dei dazi sull'industria manifatturiera europea e sulle catene di approvvigionamento globali. La volatilità dei mercati potrebbe persistere nelle prossime settimane, in attesa di ulteriori sviluppi sul fronte geopolitico ed economico.

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