BCE, Elderson spinge sulle fusioni bancarie europee: "Più efficienza, meno rischi e maggiore competitività"
- Martina Migliorati
- 8 ore fa
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La Banca Centrale Europea torna a rimarcare i vantaggi delle fusioni transfrontaliere nel settore bancario europeo, considerandole uno strumento chiave per rafforzare la solidità e la competitività degli istituti di credito dell’area euro rispetto ai colossi statunitensi. Durante il suo intervento al Supervision Forum, Frank Elderson, membro del Comitato esecutivo della Bce e vicepresidente del Supervisory Board, ha evidenziato come il consolidamento di un comparto ancora fortemente frammentato rappresenti “un sentiero promettente” per accrescere l’efficienza operativa delle banche europee.
Secondo Elderson, la creazione di gruppi bancari pan-europei di dimensioni maggiori consentirebbe una migliore diversificazione dei rischi e favorirebbe investimenti più consistenti nella trasformazione digitale, elementi ritenuti indispensabili per affrontare la concorrenza internazionale. Da parte della vigilanza, ha ribadito, l’orientamento è chiaro: “Abbiamo ripetutamente sottolineato i benefici delle aggregazioni transnazionali e siamo stati cristallini nel dire che non ostacoleremo operazioni di consolidamento”, a condizione che vengano rispettati un ristretto insieme di criteri prudenziali.
Nel suo intervento, Elderson ha inoltre aperto alla possibilità di ulteriori semplificazioni regolamentari per le banche di minori dimensioni. La Bce, ha spiegato, applica già un principio di proporzionalità che consente agli istituti più piccoli di fornire solo il 30% dei dati richiesti ai grandi gruppi e di essere sottoposti a un numero inferiore di ispezioni. Tuttavia, ha aggiunto, “possiamo espandere ulteriormente” questo approccio, pur precisando che tali alleggerimenti non comprometteranno in alcun modo le tutele poste a presidio della solidità del sistema bancario europeo.




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