top of page

EBA: progressi nel monitoraggio del rischio CVA, ma persistono differenze nell'applicazione delle norme

ree

L’Autorità Bancaria Europea (EBA) ha pubblicato una relazione di revisione tra pari di follow-up sull’esclusione delle operazioni con controparti non finanziarie situate in paesi terzi extra UE dal rischio di adeguamento della valutazione del credito (CVA).

La revisione conferma che le autorità competenti continuano a valutare in modo adeguato il rischio CVA, adottando approcci diversi ma conformi ai requisiti normativi e alle linee guida SREP sul processo di revisione prudenziale.

Rispetto al rapporto del 2023, tutte le autorità hanno compiuto progressi nel rafforzamento delle valutazioni del rischio CVA e nell’attuazione delle misure di follow-up precedentemente raccomandate.

Il nuovo esame ha coinvolto le stesse quattro autorità dell’Unione Europea già oggetto della revisione del 2023: Danimarca, Ungheria, Svezia e la BCE per gli enti significativi.

Nonostante i miglioramenti complessivi, la relazione evidenzia che solo un’autorità ha adottato verifiche specifiche di conformità con le Norme Tecniche di Regolamentazione (RTS) sull’esclusione delle controparti non finanziarie extra UE dai requisiti di fondi propri per il rischio CVA.

Pertanto, una sola autorità ha visto la propria valutazione passare a “pienamente applicata”, mentre per le altre tre la classificazione è rimasta “ampiamente applicata”.

Commenti

Impossibile caricare i commenti
Si è verificato un problema tecnico. Prova a riconnetterti o ad aggiornare la pagina.

Le ultime notizie

bottom of page