Alkeemia potenzia la produzione di fluoro e prepara l’ingresso nel mercato della grafite
- piscitellidaniel
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Alkeemia ha avviato un nuovo piano industriale che segna un’evoluzione strategica nel settore della chimica avanzata e dei materiali per batterie. L’azienda, con sede produttiva a Porto Marghera, punta a incrementare la capacità di produzione di composti fluorurati e ad ampliare le proprie attività nella filiera delle batterie attraverso l’avvio della produzione di grafite purificata. Si tratta di un progetto di rilevanza nazionale, che consolida il ruolo di Alkeemia come protagonista nella costruzione della catena europea dei materiali strategici per la transizione energetica e la mobilità elettrica.
Il piano prevede l’ampliamento degli impianti dedicati al fluoro e ai suoi derivati, sostanze impiegate in numerosi settori industriali, ma soprattutto nelle celle agli ioni di litio. L’obiettivo è raggiungere, entro il 2027, una produzione di oltre diecimila tonnellate di sali fluorurati di litio, componenti essenziali per gli elettroliti delle batterie. L’espansione produttiva include nuovi sistemi di automazione, linee di purificazione e processi a ridotto impatto ambientale, in linea con gli standard europei di sostenibilità industriale. L’investimento rappresenta una risposta diretta alla crescente domanda di materiali per accumulatori e alle politiche europee di riduzione della dipendenza dalle forniture asiatiche.
La seconda fase del piano riguarda l’avvio di un polo per la lavorazione e purificazione della grafite, un materiale considerato cruciale per l’industria dell’energia. La grafite è infatti indispensabile nella produzione degli anodi delle batterie e rientra nell’elenco delle materie prime critiche dell’Unione Europea. La Cina controlla oggi la quasi totalità della produzione mondiale, ma Bruxelles spinge per una filiera autonoma che riduca la vulnerabilità del mercato interno. In questo contesto, l’iniziativa di Alkeemia assume un valore strategico, poiché mira a creare in Italia una base industriale in grado di fornire grafite ad alta purezza prodotta secondo criteri di tracciabilità e sostenibilità.
Il sito di Porto Marghera è stato scelto per la presenza di infrastrutture industriali consolidate e per la sua posizione logistica, che permette l’accesso ai mercati europei e mediterranei. La zona, storicamente legata alla chimica, si sta progressivamente riconvertendo verso produzioni ad alto contenuto tecnologico. Alkeemia si inserisce così in un percorso di rinascita industriale, puntando a trasformare l’area in un centro di eccellenza per la chimica dei materiali avanzati. La vicinanza a centri universitari e a poli di ricerca consente inoltre di creare sinergie con il mondo accademico per sviluppare nuove competenze e soluzioni tecnologiche in grado di migliorare l’efficienza produttiva e la sicurezza dei processi.
La crescita della domanda mondiale di batterie, spinta dalla transizione elettrica del settore automotive e dallo sviluppo dei sistemi di accumulo energetico, impone un’accelerazione delle produzioni europee. L’Europa, secondo le stime della Commissione, avrà bisogno di moltiplicare per cinque la capacità produttiva di materiali critici entro il 2030. La strategia di Alkeemia si allinea a questo scenario, posizionandosi come anello di congiunzione tra la chimica di base e l’industria energetica. Il rafforzamento della filiera del fluoro e la futura produzione di grafite consentiranno di offrire ai produttori di batterie soluzioni integrate, riducendo i tempi di approvvigionamento e migliorando la competitività dell’intera catena del valore.
Dal punto di vista industriale, l’azienda punta a consolidare la propria autonomia produttiva e ad ampliare la gamma di prodotti a valore aggiunto. I composti fluorurati trovano applicazione anche nella chimica farmaceutica, nella microelettronica e nei polimeri speciali, settori in cui la qualità e la purezza del materiale sono determinanti. L’introduzione di tecnologie di purificazione più efficienti e di nuovi sistemi di recupero dei sottoprodotti consentirà di ottimizzare i cicli produttivi, migliorare le prestazioni energetiche degli impianti e ridurre l’impronta ambientale. In parallelo, Alkeemia intende avviare collaborazioni con aziende europee del comparto batterie per integrare i propri materiali nei processi di produzione di celle e moduli, contribuendo alla nascita di una supply chain continentale stabile e competitiva.
L’attenzione alla sostenibilità rappresenta un asse trasversale del piano. Tutti gli interventi previsti sono concepiti per garantire la compatibilità ambientale, la sicurezza dei lavoratori e l’efficienza dei consumi energetici. La nuova produzione di grafite sarà accompagnata da sistemi di monitoraggio delle emissioni e da tecnologie per il recupero dei residui di lavorazione, che potranno essere reintrodotti nel ciclo produttivo. L’obiettivo dichiarato è creare un processo industriale circolare che riduca al minimo gli sprechi e utilizzi energia proveniente da fonti rinnovabili.
La decisione di rafforzare la presenza nel settore del fluoro e di investire nella grafite è il risultato di un percorso di ricerca e sviluppo avviato già da alcuni anni. L’azienda ha lavorato su soluzioni chimiche innovative per l’industria dell’energia e oggi dispone di competenze tecniche che le permettono di affrontare mercati altamente regolamentati e tecnologicamente complessi. La costruzione di laboratori interni e la collaborazione con istituti di ricerca consentiranno di ampliare l’attività di sperimentazione, sviluppare nuovi composti e ottimizzare le formulazioni per applicazioni industriali di nuova generazione.
La strategia industriale di Alkeemia si colloca nel più ampio processo di rilancio della chimica italiana e della manifattura sostenibile. L’espansione della produzione di fluoro e la futura introduzione della grafite rappresentano due pilastri di un progetto che mira a rafforzare la capacità produttiva nazionale in settori strategici e a contribuire all’autonomia europea nella transizione energetica. L’iniziativa, che coinvolge centinaia di lavoratori e prevede investimenti significativi nei prossimi anni, segna un passo decisivo per la costruzione di una nuova filiera tecnologica italiana nel campo dei materiali avanzati.

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