UniCredit incrementa la partecipazione in Generali: incontro tra Orcel e Donnet
- piscitellidaniel
- 17 feb
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Nei giorni scorsi, il CEO di UniCredit, Andrea Orcel, ha incontrato l'Amministratore Delegato di Generali, Philippe Donnet, in un meeting riservato. Sebbene i dettagli dell'incontro non siano stati divulgati, è evidente che esso avviene in un momento cruciale, con l'assemblea degli azionisti di Generali prevista per l'8 maggio, chiamata a decidere sul rinnovo dei vertici della compagnia.
UniCredit ha recentemente aumentato la propria partecipazione in Generali, detenendo ora circa il 5,22% del capitale sociale. Di questa quota, il 4,184% corrisponde a diritti di voto su azioni, mentre la restante parte è rappresentata da posizioni lunghe. Nonostante l'incremento della partecipazione, UniCredit ha dichiarato che si tratta di un investimento puramente finanziario, senza alcuna intenzione di acquisire o influenzare la governance della compagnia assicurativa.
L'incontro tra Orcel e Donnet si inserisce in un contesto di tensioni tra gli azionisti di Generali. Da un lato, Mediobanca, principale azionista con una quota significativa, sostiene la riconferma di Donnet e la continuità della strategia aziendale. Dall'altro, azionisti di peso come Delfin (9,9%) e Caltagirone (6,7%) hanno espresso critiche verso l'attuale gestione, opponendosi, tra l'altro, all'alleanza nel settore del risparmio gestito tra Generali e la francese Natixis.
La posizione di UniCredit potrebbe quindi risultare determinante nelle future decisioni strategiche di Generali, soprattutto in vista dell'imminente assemblea degli azionisti. Tuttavia, l'istituto bancario ha ribadito la natura finanziaria del suo investimento, escludendo qualsiasi interesse strategico o volontà di influenzare la governance della compagnia triestina.
Questo sviluppo si colloca in un periodo di intensa attività per UniCredit, che ha recentemente registrato un utile netto contabile di 9,7 miliardi di euro nel 2024, in aumento del 2% rispetto all'anno precedente. Nonostante le speculazioni su possibili operazioni di fusione e acquisizione, Orcel ha sottolineato che qualsiasi crescita inorganica dovrà rispettare criteri finanziari e strategici rigorosi, senza compromettere la solidità patrimoniale e gli obiettivi di distribuzione agli azionisti.
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