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Trump e TSMC: annunciato un maxi-investimento da 100 miliardi di dollari negli USA per i semiconduttori

Aggiornamento: 4 mar

L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato il suo sostegno all’ambizioso piano di investimento da 100 miliardi di dollari annunciato da TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company), il colosso mondiale dei semiconduttori. Il progetto mira a rafforzare la produzione di chip sul territorio statunitense, riducendo la dipendenza da forniture asiatiche e aumentando la competitività dell’industria tecnologica americana.


L’iniziativa si inserisce in un contesto geopolitico ed economico sempre più complesso, in cui Washington punta a rafforzare il proprio controllo sulla produzione di semiconduttori, settore chiave per l’industria globale, dalla tecnologia di consumo alla difesa.


L’investimento record di TSMC negli Stati Uniti

Secondo quanto annunciato, il nuovo investimento di TSMC prevede la costruzione di nuove fabbriche di semiconduttori in Arizona, ampliando il piano già avviato dalla società taiwanese, che aveva precedentemente stanziato 40 miliardi di dollari per il progetto. Con questo ulteriore potenziamento, TSMC porterà la capacità produttiva degli Stati Uniti ai massimi livelli, con tecnologie avanzate che contribuiranno alla produzione di chip di ultima generazione.


L’iniziativa rientra nella strategia americana di reshoring tecnologico, ossia il ritorno della produzione industriale avanzata sul territorio nazionale, per ridurre la dipendenza da Paesi come Taiwan e la Cina. Il timore di una crisi geopolitica nel Pacifico, legata alle tensioni tra Pechino e Taipei, ha spinto gli Stati Uniti ad accelerare il rafforzamento della propria industria dei semiconduttori.


Il sostegno di Trump e la sfida a Biden

L’annuncio dell’investimento arriva in un momento cruciale della politica americana, con Donald Trump impegnato nella campagna per le presidenziali del 2024. L’ex presidente ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, attribuendosi il merito di aver avviato politiche economiche che hanno incentivato le aziende a investire negli Stati Uniti.


Trump ha sempre considerato la produzione di semiconduttori una priorità strategica per la sicurezza nazionale e la crescita economica americana. Durante il suo mandato, ha adottato misure per limitare l’accesso della Cina alle tecnologie avanzate e incentivare gli investimenti nel settore high-tech.


Il presidente in carica, Joe Biden, ha anch’egli promosso politiche volte a rafforzare la produzione interna di chip, con l’approvazione del CHIPS Act, che prevede incentivi fiscali e finanziamenti per le aziende del settore. Tuttavia, Trump sta cercando di capitalizzare politicamente questo investimento, presentandolo come una conferma della validità della sua politica economica e industriale.


La corsa globale ai semiconduttori

L’investimento di TSMC negli Stati Uniti si inserisce in una competizione globale per il controllo della produzione di chip, un settore considerato vitale per l’innovazione e la sicurezza nazionale.

  • Gli Stati Uniti stanno cercando di ridurre la loro dipendenza da Taiwan e dalla Corea del Sud, spingendo aziende come Intel, TSMC e Samsung a costruire impianti sul loro territorio.

  • La Cina sta investendo massicciamente nello sviluppo di una propria industria dei semiconduttori, nonostante le sanzioni americane che limitano l’accesso alle tecnologie più avanzate.

  • L’Europa ha lanciato il Chips Act europeo, con l’obiettivo di aumentare la produzione di semiconduttori nel continente e ridurre la dipendenza dai fornitori asiatici.


L’annuncio di TSMC segna un punto di svolta nella strategia industriale americana, consolidando il ruolo degli Stati Uniti come hub per la produzione di semiconduttori avanzati.


Le prospettive future

L’investimento da 100 miliardi di dollari avrà un impatto significativo sull’industria tecnologica statunitense e globale. Le nuove fabbriche in Arizona contribuiranno a creare migliaia di posti di lavoro altamente qualificati e a rafforzare la competitività degli Stati Uniti nel settore high-tech.


Tuttavia, restano alcune incognite:

  • La disponibilità di manodopera specializzata, essenziale per gestire impianti così avanzati.

  • Le tensioni geopolitiche con la Cina, che potrebbe reagire a questo rafforzamento industriale con nuove misure di restrizione commerciale.

  • L’evoluzione della domanda globale di chip, in un momento di incertezza economica e di transizione tecnologica.


L’investimento di TSMC rappresenta una scommessa sul futuro dell’industria tecnologica americana, e il suo successo dipenderà dalla capacità degli Stati Uniti di mantenere un contesto favorevole agli investimenti e all’innovazione.

Con le elezioni presidenziali all’orizzonte, questo annuncio assume anche un’importanza politica, diventando un tema centrale nella competizione tra Trump e Biden per la guida del Paese.

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