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Tre anni di guerra in Ucraina: costi agricoli in Italia aumentati del 21%

Il conflitto in Ucraina, iniziato nel febbraio 2022, ha avuto ripercussioni significative sull'economia globale, con un impatto particolarmente rilevante sul settore agricolo italiano. Secondo un'analisi del centro studi Divulga, nei tre anni di guerra i costi di produzione per le aziende agricole italiane sono aumentati del 21%.


Incremento dei costi energetici e dei fertilizzanti

Uno dei principali fattori di questo aumento è rappresentato dai costi energetici. La spesa per l'energia nelle aziende agricole è cresciuta del 66% rispetto al 2021, diventando la voce di costo con l'incremento più marcato. Prima del conflitto, i consumi energetici e per i concimi rappresentavano circa un quinto dei consumi intermedi di un'azienda agricola italiana; oggi, questa quota è salita a un quarto.


Le oscillazioni dei prezzi dei fertilizzanti sono state particolarmente significative. Nel 2022, anno dell'invasione russa, le quotazioni medie di questi prodotti in Italia sono aumentate del 173% rispetto al 2019. Nonostante una successiva riduzione media del 45%, a gennaio 2025 i prezzi si attestano ancora su valori superiori del 49% rispetto al 2019, con una media di 452 euro per tonnellata.


Aumento dei costi dei mangimi e dei fitosanitari

Anche i costi dei mangimi e delle altre spese legate all'allevamento sono cresciuti dell'11% rispetto al 2021. Questo incremento ha messo sotto pressione gli allevatori, già alle prese con margini di profitto ridotti. Parallelamente, i costi per i fitosanitari, essenziali per la protezione delle colture, sono aumentati dell'8%, rappresentando ora un terzo delle spese totali di un'azienda agricola.


Impatto sui carburanti agricoli

Il rialzo delle quotazioni del gasolio agricolo nel 2022 (+52% rispetto al 2019) continua a influenzare i prezzi attuali, che rimangono del 22% più alti rispetto al periodo pre-pandemico. Nel 2022, i prezzi avevano raggiunto una media di 1,34 euro al litro; sebbene recentemente si sia registrato un calo del 20%, attestandosi a 1,08 euro al litro, i costi restano comunque superiori ai 0,87 euro al litro medi del 2021.


Ripercussioni sulle materie prime agricole

Il conflitto ha influenzato anche i prezzi di alcune materie prime chiave. Nel 2022, il prezzo medio annuo dell'olio di semi di girasole ha superato i 1.650 dollari per tonnellata, registrando un aumento del 123% rispetto al 2019. Analogamente, il mais, fondamentale nell'alimentazione del bestiame, ha raggiunto un prezzo medio di 320 dollari nel 2022, quasi il doppio rispetto a due anni prima. Sebbene questi rincari siano progressivamente rientrati, hanno comunque gravato sui bilanci delle imprese agroalimentari, in particolare quelle zootecniche.


Prospettive future per il settore agricolo

L'aumento dei costi di produzione rappresenta una sfida significativa per il settore agricolo italiano. Le aziende sono chiamate a implementare strategie di efficienza energetica, diversificazione delle fonti di approvvigionamento e innovazione tecnologica per mitigare l'impatto di questi aumenti e garantire la sostenibilità economica delle proprie attività.

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