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Mediobanca lancia un'OPS da 6,3 miliardi su Banca Generali: strategia, tensioni e scenari nel risiko bancario italiano

Mediobanca ha annunciato oggi un'offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria per l'acquisizione di Banca Generali, valutata 6,3 miliardi di euro, pari a circa 54,17 euro per azione, con un premio dell'11% rispetto alla chiusura precedente. L'operazione, destinata a rafforzare la divisione di wealth management di Mediobanca, prevede il finanziamento attraverso la cessione della partecipazione del 13% detenuta in Assicurazioni Generali, attuale azionista di maggioranza di Banca Generali con il 50,2%.


Obiettivi strategici e sinergie

Secondo quanto dichiarato dall'amministratore delegato Alberto Nagel, l'acquisizione mira a consolidare la posizione di Mediobanca nel settore del risparmio gestito, creando un leader europeo nel wealth management. Le sinergie previste ammontano a circa 300 milioni di euro, derivanti dall'integrazione delle attività e dall'ottimizzazione delle risorse.


Reazioni del mercato e degli azionisti

L'annuncio ha avuto un impatto immediato sul mercato: le azioni di Banca Generali hanno registrato un aumento dell'8%, mentre quelle di Mediobanca sono rimaste stabili. Tuttavia, l'operazione ha suscitato reazioni contrastanti tra gli azionisti di Mediobanca, in particolare da parte di Delfin e Francesco Gaetano Caltagirone, che detengono insieme circa il 27% del capitale. Entrambi hanno espresso riserve sull'operazione, ritenendola una mossa difensiva contro l'offerta ostile lanciata da Monte dei Paschi di Siena (MPS) su Mediobanca.


Il contesto del risiko bancario italiano

L'OPS di Mediobanca su Banca Generali si inserisce in un contesto più ampio di consolidamento del settore bancario italiano. A gennaio, MPS ha presentato un'offerta pubblica di scambio totalitaria su Mediobanca, valutandola 13,3 miliardi di euro, con l'obiettivo dichiarato di creare un terzo polo bancario nazionale . L'operazione è sostenuta da Delfin e Caltagirone, che detengono partecipazioni significative sia in MPS che in Mediobanca, e mira a rafforzare la posizione di MPS nel settore bancario italiano.​


Implicazioni per Generali

L'acquisizione di Banca Generali da parte di Mediobanca comporterebbe una ristrutturazione significativa della governance di Generali. Attualmente, Mediobanca è il principale azionista di Generali con il 13% del capitale, mentre Delfin e Caltagirone detengono rispettivamente il 9,8% e il 6,5% . La cessione della partecipazione di Mediobanca in Generali, prevista per finanziare l'acquisizione di Banca Generali, potrebbe alterare gli equilibri di potere all'interno della compagnia assicurativa, aprendo la strada a nuove dinamiche tra gli azionisti.​


Prossimi passi

L'assemblea degli azionisti di Mediobanca è convocata per il 16 giugno per deliberare sull'operazione. Nel frattempo, si attendono le valutazioni delle autorità di vigilanza e le eventuali contromosse da parte di MPS e degli altri attori coinvolti nel risiko bancario italiano. L'esito di questa operazione potrebbe ridefinire gli assetti del settore finanziario italiano, con implicazioni significative per le strategie future di Mediobanca, Banca Generali e Generali.

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