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Maxi acquisti dalla Cina azzerano l'avanzo commerciale italiano a gennaio

Nel gennaio 2025, l'Italia ha registrato un avanzo commerciale con i paesi extra UE di soli 252 milioni di euro, un netto calo rispetto ai 3 miliardi dello stesso mese del 2024. Questo drastico ridimensionamento è principalmente attribuibile all'aumento significativo delle importazioni dalla Cina, cresciute del 48,7% su base annua, generando un disavanzo commerciale con Pechino di oltre 4 miliardi di euro in un solo mese.


Parallelamente, le esportazioni italiane verso la Cina hanno subito una contrazione del 24,2% rispetto a gennaio 2024. Questa flessione segue un trend negativo iniziato l'anno precedente, quando le vendite verso il mercato cinese erano già diminuite del 46%. La mancanza di dettagli settoriali rende difficile individuare le cause specifiche di questo calo, ma è evidente che la domanda cinese di prodotti italiani è in diminuzione.


Nonostante la performance negativa con la Cina, l'export italiano verso i paesi extra UE è cresciuto del 2,7% a gennaio, raggiungendo un valore di 22,5 miliardi di euro. Questo incremento è stato trainato dalle vendite verso gli Stati Uniti (+6,2%), il Regno Unito e il Medio Oriente (+7,3%). In particolare, la domanda statunitense ha fornito un sostegno significativo alle esportazioni italiane, contribuendo a bilanciare parzialmente le perdite registrate sul mercato cinese.


Tuttavia, le prospettive per le esportazioni verso gli Stati Uniti potrebbero essere influenzate negativamente dall'annuncio di nuovi dazi del 25% sulle merci europee, previsti a partire da aprile. Questa misura potrebbe rappresentare una sfida per le aziende italiane, che potrebbero vedere ridotta la loro competitività sul mercato americano.


Un altro mercato di rilievo, la Turchia, ha mostrato segnali di rallentamento. Nel 2024, le esportazioni italiane verso questo paese avevano beneficiato di una forte domanda di oro, con vendite che erano passate da meno di un miliardo nel 2023 a oltre cinque miliardi nel 2024, grazie soprattutto agli acquisti di semilavorati dal distretto orafo di Arezzo. Tuttavia, a gennaio 2025, le vendite verso la Turchia sono diminuite dell'8,6%, suggerendo un ridimensionamento della domanda di oro da parte di Ankara.


In generale, la riduzione dell'avanzo commerciale italiano a gennaio evidenzia l'importanza di diversificare i mercati di sbocco e di monitorare attentamente le dinamiche commerciali globali. Le fluttuazioni della domanda in paesi chiave come la Cina e l'introduzione di nuove barriere commerciali negli Stati Uniti rappresentano sfide significative per l'export italiano. Le aziende dovranno quindi adottare strategie flessibili e innovative per mantenere la loro competitività sui mercati internazionali.

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