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La ripresa della ristorazione italiana: analisi del recupero secondo Stoppani

La ristorazione italiana sta vivendo una fase di significativa ripresa, come evidenziato da Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio, in un'intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore. Dopo le difficoltà affrontate durante la pandemia, il settore mostra segnali positivi, sebbene permangano alcune sfide.​


Crescita del fatturato e ritorno ai livelli pre-pandemia

Secondo Stoppani, il 2023 ha segnato un incremento del fatturato del 7,5% rispetto all'anno precedente, avvicinandosi ai livelli del 2019. Questo risultato è stato raggiunto nonostante l'aumento dei costi operativi e l'inflazione, che hanno influenzato i prezzi al consumo. L'incremento del turismo, sia nazionale che internazionale, ha contribuito significativamente a questa ripresa, con un aumento delle presenze nelle principali città italiane.​


Sfide legate al costo delle materie prime e alla carenza di personale

Nonostante la crescita del fatturato, il settore affronta ancora criticità legate all'aumento dei costi delle materie prime e alla difficoltà nel reperire personale qualificato. L'incremento dei prezzi delle forniture alimentari ha ridotto i margini di profitto per molti ristoratori, mentre la carenza di personale ha portato a una maggiore competizione tra le aziende per attrarre e mantenere lavoratori esperti.​


Innovazione e digitalizzazione come leve strategiche

Per affrontare queste sfide, molte imprese della ristorazione stanno investendo in innovazione e digitalizzazione. L'adozione di tecnologie avanzate, come sistemi di ordinazione online e gestione automatizzata delle prenotazioni, ha permesso di migliorare l'efficienza operativa e l'esperienza del cliente. Inoltre, l'uso di strumenti digitali per la gestione delle scorte e l'analisi dei dati di vendita consente una pianificazione più accurata e una riduzione degli sprechi.​


Sostenibilità e attenzione alle nuove tendenze alimentari

Un altro aspetto rilevante è l'attenzione crescente verso la sostenibilità e le nuove tendenze alimentari. I consumatori sono sempre più orientati verso scelte salutari e rispettose dell'ambiente, spingendo i ristoratori a proporre menù con ingredienti biologici, a km zero e opzioni vegetariane o vegane. Questa evoluzione richiede un adattamento delle offerte gastronomiche e una maggiore collaborazione con fornitori locali.​


Formazione e valorizzazione del personale

Per superare la carenza di personale qualificato, è fondamentale investire nella formazione e nella valorizzazione delle risorse umane. Programmi di apprendimento continuo e percorsi di carriera chiari possono aumentare l'attrattività del settore per i giovani professionisti. Inoltre, migliorare le condizioni lavorative e offrire incentivi può contribuire a ridurre il turnover e a fidelizzare i dipendenti.​


Prospettive future e ruolo delle istituzioni

Guardando al futuro, Stoppani sottolinea l'importanza di un dialogo costruttivo con le istituzioni per sostenere il settore. Misure come la riduzione della pressione fiscale, il supporto agli investimenti in innovazione e la promozione del turismo enogastronomico possono favorire ulteriormente la crescita della ristorazione italiana. La collaborazione tra pubblico e privato è essenziale per creare un ambiente favorevole allo sviluppo sostenibile del settore.

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