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Il fondo IGI Private Equity acquisisce la bresciana Faccin: nuova spinta internazionale con piani di espansione in Cina e Stati Uniti

Il private equity italiano torna protagonista dell’industria manifatturiera con un’operazione di rilievo: IGI Private Equity ha acquisito la maggioranza della Faccin Group, azienda bresciana specializzata nella progettazione e costruzione di macchinari per la deformazione dei metalli. L’accordo segna una tappa importante nella storia del gruppo, che da oltre sessant’anni rappresenta un punto di riferimento mondiale nel settore delle calandre e delle macchine per la lavorazione delle lamiere. Con questa operazione, il fondo punta a sostenere un piano di crescita internazionale che guarda con decisione ai mercati di Stati Uniti e Cina, due aree strategiche per il futuro della meccanica italiana.


La Faccin, fondata negli anni Cinquanta a Visano, in provincia di Brescia, è una realtà industriale che ha saputo evolversi mantenendo un forte legame con il territorio. L’azienda produce macchine ad alta precisione per la curvatura e la piegatura dei metalli, impiegate in diversi settori: dall’energia all’oil & gas, dall’aerospaziale alla cantieristica. Grazie alla qualità ingegneristica e alla costante innovazione tecnologica, il gruppo è oggi presente in oltre 80 Paesi con una rete commerciale consolidata e un marchio riconosciuto per affidabilità e performance. L’ingresso di IGI Private Equity rappresenta un passaggio di discontinuità destinato ad accelerare la crescita e a rafforzare la struttura manageriale dell’impresa.


L’operazione, secondo quanto reso noto, è stata realizzata attraverso un veicolo di investimento promosso dal fondo IGI Investimenti Sei, con la collaborazione del management aziendale, che resterà coinvolto nella governance per garantire continuità strategica e tecnica. L’obiettivo è sostenere un piano di sviluppo che prevede l’ampliamento della capacità produttiva, l’apertura di nuove filiali commerciali e una maggiore penetrazione nei mercati extraeuropei. Gli Stati Uniti, dove il gruppo vanta già una presenza consolidata con una clientela di alto profilo, saranno al centro del piano di espansione, insieme alla Cina, dove la domanda di macchinari di precisione è in forte crescita.


L’operazione si inserisce in un contesto economico favorevole al rilancio del settore meccanico italiano, che negli ultimi anni ha dimostrato grande resilienza e capacità di innovazione. Le aziende della meccanica di precisione rappresentano uno dei motori dell’export nazionale e continuano ad attrarre l’interesse dei fondi di investimento per la solidità dei bilanci, l’elevato know-how tecnico e la possibilità di scalare mercati internazionali ad alto potenziale. Per IGI Private Equity, si tratta di un investimento coerente con la propria strategia di valorizzazione delle eccellenze industriali italiane a conduzione familiare, sostenendone l’evoluzione verso modelli manageriali e internazionali.


Faccin Group, negli ultimi anni, ha investito significativamente in innovazione e digitalizzazione, sviluppando sistemi di controllo avanzati per ottimizzare la precisione delle lavorazioni e ridurre i tempi di produzione. L’azienda è stata tra le prime del settore a introdurre soluzioni basate su automazione e sensori intelligenti, applicando logiche di Industria 4.0 ai propri macchinari. Queste innovazioni hanno permesso di migliorare la competitività e di rafforzare la leadership in segmenti ad alto valore aggiunto come la produzione di componenti per il settore energetico e la realizzazione di strutture in acciaio per le energie rinnovabili.


Il piano industriale che seguirà l’acquisizione punta a un’espansione sostenibile e bilanciata, con particolare attenzione all’efficienza produttiva e all’internazionalizzazione. In Cina, Faccin prevede di potenziare la rete commerciale con una presenza diretta per intercettare la domanda crescente di impianti per l’industria pesante e per la costruzione di infrastrutture. Negli Stati Uniti, invece, il gruppo intende rafforzare il presidio nel settore dell’oil & gas e dell’aerospazio, dove la tecnologia italiana gode di un riconoscimento consolidato. Gli investimenti previsti da IGI includono anche progetti di ampliamento della sede produttiva bresciana e l’introduzione di nuove tecnologie di automazione per incrementare la capacità produttiva.


La governance aziendale rimarrà in parte in mano alla famiglia fondatrice, con l’obiettivo di preservare l’identità e la cultura d’impresa che hanno reso Faccin un modello di eccellenza manifatturiera. IGI, che negli ultimi anni ha già condotto con successo operazioni simili in altri comparti industriali, punta a replicare il modello di crescita basato su partnership tra capitale finanziario e know-how tecnico. Il fondo ha dichiarato l’intenzione di sostenere l’azienda anche attraverso processi di aggregazione, valutando eventuali acquisizioni complementari che possano rafforzare la posizione competitiva del gruppo a livello internazionale.


La scelta di investire in Faccin riflette la fiducia degli investitori nel potenziale della meccanica italiana, un settore che continua a rappresentare un punto di forza nel panorama produttivo europeo. L’Italia è tra i primi esportatori mondiali di macchine utensili e impianti industriali, grazie a un tessuto imprenditoriale caratterizzato da forte specializzazione, flessibilità e capacità di innovazione. Brescia, in particolare, è uno dei poli più vitali del comparto, con un ecosistema industriale che combina tradizione artigianale e tecnologie avanzate. L’ingresso di capitali privati come quelli di IGI contribuisce a consolidare questa filiera, favorendo la crescita dimensionale e l’apertura verso nuovi mercati.


L’operazione Faccin rappresenta dunque un esempio di come il private equity possa agire come catalizzatore per l’evoluzione delle imprese familiari italiane, accompagnandole in un percorso di managerializzazione e internazionalizzazione. La sfida, nei prossimi anni, sarà tradurre l’eccellenza tecnologica e produttiva in un vantaggio competitivo globale, mantenendo al contempo i valori e la qualità che hanno reso il marchio sinonimo di affidabilità nel mondo della meccanica di precisione.


Il gruppo bresciano, con l’ingresso di IGI, entra in una nuova fase della propria storia: una fase orientata all’espansione, alla digitalizzazione e all’apertura verso i mercati più dinamici del pianeta, consolidando il ruolo dell’industria italiana tra i protagonisti dell’innovazione manifatturiera internazionale.

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