Il Festival dell'Economia di Trento 2025: l'Europa al bivio tra rischi e scelte decisive
- piscitellidaniel
- 10 mar
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Dal 22 al 25 maggio 2025, Trento ospiterà la XX edizione del Festival dell'Economia, organizzato dal Sole 24 Ore e da Trentino Marketing, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento, del Comune e dell'Università locale. Dopo il successo del 2024, che ha registrato 330 eventi e 40.000 presenze, l'edizione 2025 si propone di superare questi risultati, offrendo un programma ricco di appuntamenti e relatori di calibro internazionale.
Tema centrale: "Rischi e scelte fatali. L'Europa al bivio"
Il focus del festival sarà incentrato sulle sfide attuali che l'Europa deve affrontare in un contesto geopolitico complesso. La presidenza Trump negli Stati Uniti, i conflitti ai confini orientali e meridionali dell'Europa, come la guerra tra Russia e Ucraina e le tensioni nella Striscia di Gaza, sottolineano la necessità di una nuova centralità del continente europeo. L'obiettivo è analizzare come l'Europa possa riacquistare influenza e ridefinire il suo ruolo tra potenze globali come Stati Uniti, Cina, Russia e India.
Contesto politico ed economico
Il festival si svolgerà in un momento cruciale per l'Europa. Le elezioni in Germania saranno già avvenute, permettendo di approfondire il ruolo delle nuove destre, indipendentemente dall'esito elettorale. Si discuteranno le strategie economiche per far uscire Berlino dalla recessione e ristabilire la sua posizione di motore dell'Europa. Parallelamente, la Francia sarà al centro dell'attenzione per le sue dinamiche politiche interne e la ricerca di una stabilità governativa. L'Italia, forte di una ritrovata stabilità politica, cercherà di affermarsi come interlocutore privilegiato degli Stati Uniti sotto la presidenza Trump.
Relatori e ospiti di rilievo
Il festival vedrà la partecipazione di esperti e analisti di fama mondiale. L'apertura sarà affidata a monsignor Gianfranco Ravasi, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura. Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano con delega per i rapporti con la Cina, offrirà una panoramica sul ruolo di Pechino negli scenari globali. Interverranno inoltre Giovanni Tria, ex ministro dell'Economia e delle Finanze, Marco Fortis, direttore della Fondazione Edison, Donato Masciandaro, professore di Regolazione finanziaria all'Università Bocconi, e Sergio Fabbrini, direttore della School of Management dell'Università Luiss, che analizzeranno il contesto economico-finanziario italiano ed europeo. Davide Tabarelli, direttore di Nomisma Energia e commissario dell'Ilva di Taranto, discuterà dell'impatto delle dinamiche energetiche nelle relazioni internazionali.
Collaborazioni e approfondimenti
In tema di scenari globali, è confermata la collaborazione con l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), diretto da Paolo Magri. Figure istituzionali di spicco come Romano Prodi, ex presidente della Commissione Europea, e Giulio Tremonti, presidente della Commissione Esteri del Senato, offriranno una visione approfondita dei rapporti dell'Italia e delineeranno scenari globali. Carlo Ratti, architetto e professore al MIT di Boston, affronterà temi legati all'ambiente e all'urbanistica.
Eventi collaterali e iniziative culturali
Il Fuori Festival proporrà un ricco programma di eventi culturali e spettacoli, tra cui la partecipazione del maestro Uto Ughi. Saranno organizzati eventi dedicati ai giovani e alle scuole, con l'obiettivo di coinvolgere le nuove generazioni nelle tematiche del festival. La chiusura dell'evento sarà affidata a Emanuele Orsini, presidente di Confindustria.
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