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Fisco: battaglia nella maggioranza su rottamazione cartelle e taglio Irpef

Il dibattito sulle riforme fiscali all’interno della maggioranza di governo si fa sempre più acceso, con due proposte al centro dell’attenzione: la rottamazione delle cartelle esattoriali e il taglio dell’Irpef per il ceto medio. Da una parte, la Lega di Matteo Salvini spinge per una nuova pace fiscale, mentre Fratelli d’Italia e Forza Italia sono più orientati verso un alleggerimento della pressione fiscale sui redditi medi. La discussione è complicata dalla necessità di garantire la sostenibilità finanziaria delle misure, considerando le risorse limitate a disposizione.


La proposta della Lega: nuova rottamazione delle cartelle esattoriali

La Lega sta facendo pressione per una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, con l’obiettivo di offrire ai contribuenti una rateizzazione fino a 120 mesi (10 anni) per saldare i debiti fiscali, senza sanzioni né interessi.


Il segretario del partito, Matteo Salvini, ha definito questa misura una "necessità sociale ed economica", sostenendo che milioni di italiani e imprese si trovano in difficoltà a causa del peso fiscale accumulato negli anni. La rottamazione consentirebbe di recuperare almeno una parte del gettito fiscale attualmente iscritto a ruolo, che altrimenti rischierebbe di rimanere non incassato.


La proposta della Lega si basa su un’analisi del magazzino fiscale, ovvero il totale dei crediti vantati dallo Stato nei confronti di cittadini e imprese, che attualmente supera 1.275 miliardi di euro. Tuttavia, una parte consistente di questa cifra è considerata inesigibile, perché riguarda debiti di contribuenti deceduti, aziende fallite o soggetti senza beni aggredibili.


A sostegno di questa linea, il presidente della Commissione Finanze del Senato, Massimo Garavaglia, ha avviato un'indagine conoscitiva sulla riscossione, propedeutica alla discussione della proposta di legge della Lega sulla rottamazione. Secondo fonti interne al partito, l’ipotesi di una pace fiscale potrebbe includere anche la cancellazione automatica delle cartelle di piccolo importo.


Il taglio dell’Irpef: la strategia di Fratelli d’Italia e Forza Italia

Se la Lega punta sulla rottamazione delle cartelle, Fratelli d’Italia e Forza Italia preferiscono un intervento sull’Irpef, mirato ad alleggerire la pressione fiscale per i redditi medio-bassi.


Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha ribadito che il governo sta valutando una riduzione dell’Irpef, ma qualsiasi decisione sarà presa solo dopo aver completato l’analisi del magazzino fiscale, attesa per metà marzo.


All’interno della maggioranza, Forza Italia si è sempre dichiarata favorevole a una riduzione delle aliquote, in particolare per i redditi fino a 50.000 euro annui. Secondo il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri, "ridurre la pressione fiscale sulle famiglie deve essere la priorità", anche se non esclude un intervento sulla rottamazione, purché non vada a compromettere i conti pubblici.


Il nodo delle coperture finanziarie

Entrambe le misure – rottamazione e taglio Irpef – richiedono risorse ingenti, e il governo dovrà decidere quali interventi attuare senza compromettere la stabilità finanziaria dello Stato.


Quanto costa la rottamazione?

Secondo le prime stime, una nuova rottamazione delle cartelle con un piano di pagamento decennale potrebbe comportare un costo iniziale di circa 5 miliardi di euro nel primo anno, con un impatto progressivo sulle entrate fiscali. Tuttavia, la Lega sostiene che si tratterebbe di un recupero di risorse altrimenti non esigibili, piuttosto che di una perdita per l’erario.


Quanto costa il taglio dell’Irpef?

L’abbassamento dell’Irpef per i redditi medio-bassi potrebbe costare tra i 6 e i 7 miliardi di euro annui. Questo significa che il governo dovrebbe trovare coperture alternative, come il contrasto all’evasione fiscale, il taglio delle spese superflue o l’aumento delle entrate da accise e tasse indirette.


Il dibattito nella maggioranza: quale misura avrà la priorità?

Al momento, il governo non ha ancora preso una decisione definitiva, ma è chiaro che l’equilibrio politico tra i partiti della coalizione giocherà un ruolo cruciale nella scelta finale.

  • Lega insiste sulla rottamazione, sostenendo che favorirebbe milioni di contribuenti e imprese in difficoltà.

  • Fratelli d’Italia e Forza Italia spingono per l’abbassamento dell’Irpef, per dare respiro ai redditi medio-bassi e incentivare i consumi.


Un punto di sintesi potrebbe essere una riforma fiscale progressiva, che includa una rottamazione limitata alle cartelle più vecchie e di difficile riscossione, combinata con una graduale riduzione dell’Irpef, magari concentrata su determinate fasce di reddito.


Secondo il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, la priorità è garantire un sistema fiscale stabile e certo, evitando interventi che possano creare squilibri di bilancio.

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