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Ferrovie dello Stato guarda alla Germania: l’Alta Velocità italiana verso il mercato europeo con il progetto della “metropolitana d’Europa”

Ferrovie dello Stato Italiane prepara un nuovo capitolo della propria espansione internazionale con l’apertura del mercato tedesco ai servizi di Alta Velocità. Dopo i successi conseguiti in Spagna e Francia, il gruppo guidato da Luigi Ferraris punta a portare il modello italiano oltre le Alpi, in un progetto che mira a creare una vera e propria “metropolitana d’Europa”. L’obiettivo è connettere le principali capitali e città del continente attraverso una rete integrata di treni ad alta velocità, capace di offrire un’alternativa competitiva al trasporto aereo sulle medie distanze e di rafforzare la mobilità sostenibile nel quadro del Green Deal europeo.


L’interesse di FS per il mercato tedesco rappresenta una naturale evoluzione della strategia di internazionalizzazione avviata negli ultimi anni. Il gruppo italiano è già presente in Francia con Trenitalia France, dove il marchio Frecciarossa ha ottenuto risultati significativi sulla tratta Parigi-Lione-Milano, e in Spagna, dove compete con successo nel mercato liberalizzato grazie ai collegamenti operati da Iryo, la società partecipata insieme a Air Nostrum e Globalvia. Ora il focus si sposta sulla Germania, il più grande mercato ferroviario europeo, dove la Deutsche Bahn detiene ancora una posizione dominante ma si prepara all’apertura di nuove fasi di concorrenza.


Il progetto in fase di studio prevede la possibilità di introdurre collegamenti diretti ad alta velocità tra le principali città tedesche e alcune destinazioni europee già servite dal network italiano, come Monaco, Francoforte, Berlino, Milano e Zurigo. L’obiettivo è realizzare una rete interconnessa che colleghi il Nord Italia con il cuore industriale tedesco, integrando infrastrutture, servizi e orari in modo da garantire continuità di viaggio e standard qualitativi uniformi. L’idea di fondo è quella di creare un sistema di trasporto ferroviario transnazionale paragonabile a una “metropolitana continentale”, in cui i passeggeri possano spostarsi facilmente tra Paesi diversi senza barriere tecniche o commerciali.


Il modello operativo si baserà sulla liberalizzazione del mercato ferroviario europeo, che consente a nuovi operatori di accedere alle reti nazionali a condizioni trasparenti. Ferrovie dello Stato intende sfruttare questa opportunità per consolidare la propria posizione come player di riferimento nel trasporto ad alta velocità, valorizzando l’esperienza maturata in Italia, dove il gruppo ha costruito in vent’anni un sistema tra i più efficienti e tecnologicamente avanzati al mondo. Le Frecce italiane – Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca – rappresentano oggi un marchio riconosciuto per puntualità, comfort e sostenibilità ambientale, caratteristiche che il gruppo punta a esportare anche nei nuovi mercati.


Dal punto di vista tecnico, l’ingresso in Germania richiederà una complessa fase di adattamento infrastrutturale e regolatorio. La rete ferroviaria tedesca presenta caratteristiche diverse da quella italiana, sia per quanto riguarda gli standard di segnalamento sia per la gestione della capacità delle linee. Tuttavia, la progressiva interoperabilità promossa dall’Unione Europea attraverso il sistema ERTMS (European Rail Traffic Management System) sta facilitando l’integrazione tra le reti nazionali, aprendo la strada a nuovi operatori. FS sta già valutando la possibilità di utilizzare treni Frecciarossa 1000, omologati per più Paesi europei e già impiegati sui collegamenti internazionali con Francia e Spagna.


L’espansione in Germania si inserisce in un contesto europeo di crescente domanda di trasporto ferroviario sostenibile. La crisi climatica e le politiche di riduzione delle emissioni hanno spinto molti governi a promuovere il treno come alternativa ecologica all’aereo, soprattutto sulle tratte inferiori ai mille chilometri. La Germania, che ha annunciato un piano di investimenti di oltre 40 miliardi di euro per la modernizzazione della rete ferroviaria entro il 2030, rappresenta un mercato strategico per l’alta velocità europea. L’apertura a nuovi operatori consentirà di aumentare la frequenza dei collegamenti e migliorare la qualità del servizio, contribuendo a raggiungere gli obiettivi del Green Deal.


Sul piano industriale, Ferrovie dello Stato punta a rafforzare il proprio ruolo di integratore di mobilità. Oltre al trasporto passeggeri, il gruppo intende promuovere una piattaforma logistica integrata che comprenda trasporto merci, servizi urbani e soluzioni di mobilità intermodale. L’obiettivo è costruire un sistema di mobilità europeo che combini efficienza, digitalizzazione e sostenibilità, in linea con le direttive europee sulla transizione ecologica. Il progetto della “metropolitana d’Europa” prevede infatti la creazione di collegamenti diretti ad alta frequenza tra i principali poli economici del continente, con tempi di percorrenza ridotti e orari coordinati tra le diverse reti nazionali.


L’espansione di FS all’estero è sostenuta da un robusto piano industriale da oltre 200 miliardi di euro in dieci anni, che comprende investimenti in tecnologia, infrastrutture e sostenibilità. Parte di queste risorse sarà destinata proprio alla crescita internazionale, con l’obiettivo di aumentare i ricavi provenienti dai mercati esteri fino al 25% del totale entro il 2030. La presenza in Germania rappresenterebbe un passo decisivo per raggiungere questo traguardo, consolidando la posizione di FS tra i principali operatori ferroviari d’Europa insieme a Deutsche Bahn, SNCF e Renfe.


L’interesse del gruppo italiano per il mercato tedesco è stato accolto con attenzione dagli osservatori internazionali. Gli analisti ritengono che l’ingresso di un nuovo concorrente possa stimolare l’innovazione e migliorare la qualità dei servizi offerti ai passeggeri. In Germania, infatti, la rete ad alta velocità è tuttora dominata dal monopolio pubblico di Deutsche Bahn, e la liberalizzazione del settore procede a un ritmo più lento rispetto a Francia e Spagna. L’arrivo di FS potrebbe accelerare la modernizzazione del sistema, offrendo ai viaggiatori una maggiore scelta e introducendo modelli di efficienza già sperimentati in Italia.


Il progetto di Ferrovie dello Stato si inserisce, infine, in una visione strategica di lungo periodo che mira a trasformare l’Alta Velocità europea in un sistema interconnesso, capace di unire i Paesi dell’Unione con un’infrastruttura sostenibile e tecnologicamente avanzata. La “metropolitana d’Europa” non è solo una metafora, ma un piano concreto di integrazione infrastrutturale, in cui le competenze italiane nel settore ferroviario possono diventare un modello di riferimento continentale per innovazione, efficienza e sostenibilità.

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