Euroflora 2025: l'export florovivaistico italiano raggiunge 1,2 miliardi di euro, confermando la leadership europea del settore
- piscitellidaniel
- 24 apr
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L'Italia si conferma protagonista nel panorama florovivaistico europeo, con un export che nel 2024 ha raggiunto la cifra record di 1,2 miliardi di euro. Questo risultato è stato celebrato in occasione di Euroflora 2025, la prestigiosa esposizione internazionale di fiori e piante ornamentali, che si tiene a Genova dal 24 aprile al 4 maggio. L'evento rappresenta non solo una vetrina di eccellenza per il settore, ma anche un'opportunità per analizzare le dinamiche di crescita e le sfide future del comparto.
Un settore in crescita costante
Il florovivaismo italiano ha mostrato una crescita costante negli ultimi anni, trainata dalla qualità dei prodotti, dall'innovazione tecnologica e dalla capacità di penetrare nuovi mercati. Le esportazioni, che rappresentano una componente fondamentale del fatturato del settore, hanno beneficiato di una domanda crescente sia all'interno dell'Unione Europea che nei paesi extraeuropei. In particolare, Germania, Francia e Paesi Bassi si confermano tra i principali mercati di sbocco, mentre si registrano segnali positivi anche da Stati Uniti, Giappone e paesi del Golfo.
Euroflora 2025: una vetrina internazionale
Euroflora 2025 si svolge nel rinnovato Waterfront di Levante a Genova, offrendo uno spazio espositivo moderno e funzionale. L'evento, giunto alla sua tredicesima edizione, ospita oltre 300 espositori provenienti da tutto il mondo, tra produttori, paesaggisti e designer del verde. La manifestazione si distingue per l'alta qualità delle esposizioni, che spaziano dalle composizioni floreali alle installazioni artistiche, dai giardini tematici alle innovazioni tecnologiche nel campo della coltivazione e della conservazione delle piante.
Innovazione e sostenibilità al centro
Uno dei temi centrali di Euroflora 2025 è l'innovazione sostenibile. Le aziende italiane presentano soluzioni avanzate per la coltivazione a basso impatto ambientale, l'utilizzo efficiente delle risorse idriche e l'adozione di tecnologie digitali per il monitoraggio delle colture. Inoltre, si pone l'accento sulla biodiversità e sulla conservazione delle specie autoctone, elementi fondamentali per la resilienza del settore di fronte ai cambiamenti climatici.
Il ruolo delle istituzioni e delle associazioni di categoria
Il successo del florovivaismo italiano è supportato da un sistema istituzionale e associativo attivo e coeso. Le associazioni di categoria, come Assofloro e Coldiretti, collaborano con le istituzioni locali e nazionali per promuovere il settore, sostenere la formazione professionale e facilitare l'accesso ai mercati internazionali. Inoltre, programmi di finanziamento e incentivi fiscali favoriscono gli investimenti in ricerca e sviluppo, contribuendo a mantenere alta la competitività delle imprese italiane.
Sfide e prospettive future
Nonostante i risultati positivi, il settore florovivaistico italiano deve affrontare alcune sfide. La concorrenza internazionale, le fluttuazioni dei costi delle materie prime e le incertezze legate ai cambiamenti climatici richiedono strategie adattive e investimenti continui in innovazione. Inoltre, la digitalizzazione dei processi produttivi e commerciali rappresenta una leva fondamentale per migliorare l'efficienza e raggiungere nuovi segmenti di mercato.
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