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Eurallumina: Verso l'Accordo tra Ministeri e Regione per il DPCM Energia in Sardegna

La Regione Sardegna e il Governo italiano stanno lavorando a un'intesa per risolvere il contenzioso legato al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) sull'energia del 2022, noto come "DPCM Sardegna". Questo decreto, emanato durante il governo Draghi, ha delineato le strategie energetiche per l'isola, inclusa l'introduzione del gas naturale. Tuttavia, la Regione, sotto la guida dell'allora presidente Christian Solinas, ha impugnato il provvedimento, portando la questione davanti al Consiglio di Stato. 


Il DPCM del 2022 è cruciale per sbloccare investimenti significativi nel settore industriale sardo, in particolare per aziende energivore come Eurallumina. Questa società, controllata dalla multinazionale russa Rusal, gestisce una raffineria di bauxite a Portovesme, nel Sulcis, ed è il primo anello della filiera dell'alluminio in Italia. Fermata nel 2009 a causa degli elevati costi energetici e delle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime, la raffineria attende da allora una ripartenza. ​


Il piano di rilancio di Eurallumina prevede investimenti per circa 300 milioni di euro, destinati alla ristrutturazione e al riavvio degli impianti. Un elemento chiave di questo piano è la realizzazione di una centrale di cogenerazione a gas, che sostituirebbe l'obsoleta tecnologia a olio combustibile, riducendo i costi energetici e l'impatto ambientale. Tuttavia, la mancanza di una rete di distribuzione del gas in Sardegna ha rappresentato un ostacolo significativo alla realizzazione di questo progetto. ​


Negli anni, diverse soluzioni sono state proposte per l'approvvigionamento energetico di Eurallumina. Inizialmente, si era ipotizzata la costruzione di una centrale a carbone, ma questa opzione è stata abbandonata nel 2018 in favore di un accordo con Enel per la fornitura di vapore, considerata una soluzione più sostenibile dal punto di vista ambientale. ​


La recente volontà di Regione e Governo di trovare un accordo sul DPCM Energia potrebbe finalmente sbloccare la situazione. L'obiettivo è predisporre un nuovo DPCM che superi quello del 2022, consentendo l'arrivo del gas in Sardegna e facilitando così il rilancio di realtà industriali come Eurallumina. L'assessore regionale all'Industria, Emanuele Cani, ha sottolineato l'importanza di affrontare la questione in tempi rapidi per garantire le misure necessarie al rilancio del settore industriale. ​


L'eventuale accordo avrebbe ripercussioni significative non solo per Eurallumina, ma per l'intero comparto industriale sardo. L'introduzione del gas naturale potrebbe infatti ridurre i costi energetici per molte aziende, rendendole più competitive e sostenibili. Inoltre, il riavvio della raffineria di Portovesme avrebbe un impatto positivo sull'occupazione, creando opportunità di lavoro sia dirette che nell'indotto.​


Tuttavia, permangono alcune criticità. Ad esempio, la realizzazione delle infrastrutture necessarie per l'arrivo e la distribuzione del gas richiede tempi e investimenti significativi. Inoltre, è fondamentale garantire che le soluzioni adottate siano in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e con le esigenze delle comunità locali.​


In questo contesto, il ruolo delle istituzioni locali e nazionali è cruciale. È necessario un coordinamento efficace tra i vari livelli di governo per assicurare che le decisioni prese siano tempestive e rispondano alle reali necessità del territorio. La collaborazione tra Regione Sardegna e Ministeri competenti rappresenta un passo importante in questa direzione.

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