Difesa dell'acqua e diritto alla casa: nuove prospettive per la politica di coesione europea
- piscitellidaniel
- 25 mar
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Negli ultimi anni, l'Unione Europea ha affrontato sfide significative legate alla gestione sostenibile delle risorse idriche e alla garanzia del diritto all'abitazione per tutti i cittadini. Questi temi sono diventati centrali nella politica di coesione europea, che mira a ridurre le disparità economiche, sociali e territoriali tra le diverse regioni dell'UE.
La politica di coesione, sostenuta dai fondi strutturali, rappresenta il principale strumento di investimento dell'Unione Europea per promuovere lo sviluppo equilibrato e sostenibile dei territori. Tradizionalmente focalizzata sulla crescita economica e sulla creazione di posti di lavoro, negli ultimi anni ha ampliato il suo raggio d'azione per affrontare emergenze ambientali e sociali, tra cui la gestione dell'acqua e l'accesso all'abitazione.
La gestione sostenibile delle risorse idriche è diventata una priorità nell'agenda europea, soprattutto in risposta ai cambiamenti climatici che hanno intensificato fenomeni come siccità e inondazioni. In questo contesto, l'iniziativa dei cittadini europei "Right2Water" ha svolto un ruolo cruciale. Lanciata nel 2012, questa campagna ha raccolto oltre 1,8 milioni di firme, chiedendo all'UE di garantire l'accesso universale all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, evitando la liberalizzazione dei servizi idrici. In risposta, la Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica e ha proposto revisioni alla Direttiva sull'acqua potabile, mirate a migliorare la qualità e l'accessibilità dell'acqua nell'UE.
Parallelamente, il diritto alla casa è emerso come una questione critica, con molte regioni europee che affrontano una crescente crisi abitativa. L'aumento dei prezzi degli immobili, la scarsità di alloggi accessibili e l'incremento delle persone senza fissa dimora hanno spinto l'UE a integrare misure specifiche nella politica di coesione. Queste misure mirano a sostenere la costruzione di alloggi sociali, a promuovere la rigenerazione urbana e a garantire che tutti i cittadini abbiano accesso a un'abitazione dignitosa.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell'Italia riflette queste priorità europee. Nella sua seconda missione, dedicata alla "Rivoluzione verde e transizione ecologica", il PNRR stanzia 15,06 miliardi di euro per la tutela del territorio e della risorsa idrica. Gli interventi previsti includono l'efficientamento delle infrastrutture idriche primarie, la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua e il miglioramento dei sistemi di fognatura e depurazione, con un'attenzione particolare alle regioni del Sud Italia.
Inoltre, il PNRR prevede investimenti significativi per affrontare la crisi abitativa. Attraverso la riqualificazione degli edifici e la promozione dell'efficienza energetica, si punta a migliorare la qualità degli alloggi esistenti e a ridurre il consumo energetico. Queste misure non solo contribuiscono alla sostenibilità ambientale, ma mirano anche a rendere gli alloggi più accessibili e a migliorare le condizioni di vita dei cittadini.
La Commissione Europea, riconoscendo l'importanza di affrontare queste sfide, ha iniziato a esplorare nuove modalità di finanziamento nell'ambito della politica di coesione. Recentemente, si è discusso della possibilità di utilizzare i fondi strutturali per sostenere iniziative legate alla difesa comune e alla sicurezza, temi tradizionalmente al di fuori del loro ambito. Questa proposta ha suscitato dibattiti tra gli Stati membri e le regioni, evidenziando la necessità di bilanciare le nuove priorità con gli obiettivi tradizionali della politica di coesione.
Il ministro italiano per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, ha sottolineato che la politica di coesione non è intoccabile e deve adattarsi alle nuove sfide. Questo implica una revisione delle priorità e una maggiore flessibilità nell'allocazione delle risorse, pur mantenendo l'obiettivo principale di ridurre le disparità regionali e promuovere uno sviluppo equilibrato.
In questo contesto in evoluzione, è fondamentale che le politiche europee continuino a focalizzarsi sulla protezione delle risorse essenziali e sul garantire diritti fondamentali ai cittadini. La difesa dell'acqua come bene comune e il diritto a un'abitazione dignitosa devono rimanere al centro delle strategie di coesione, assicurando che le nuove priorità non distolgano l'attenzione da questi obiettivi cruciali.
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