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​Dazi e catene di fornitura: strategie per mitigare l'impatto sulle imprese italiane

L'effetto dei dazi sulle catene di approvvigionamento globali

L'introduzione di dazi doganali da parte di alcuni paesi, in particolare gli Stati Uniti, ha avuto un impatto significativo sulle catene di fornitura globali. Le imprese italiane, fortemente integrate nei mercati internazionali, si trovano a fronteggiare nuove sfide legate all'aumento dei costi di importazione e alla necessità di rivedere le proprie strategie di approvvigionamento.​


Secondo un'analisi del Fondo Monetario Internazionale, le barriere tariffarie imposte durante le recenti guerre commerciali hanno messo in crisi le catene globali di fornitura e produzione, rallentando l'adozione e la diffusione delle nuove tecnologie. In particolare, le imprese che acquistano prodotti dall'estero per rivenderli sul mercato interno hanno assorbito gran parte del rialzo dei prezzi, sacrificando i margini di profitto per non ridurre le vendite.


Strategie di mitigazione: diversificazione e nearshoring

Per affrontare queste sfide, molte aziende stanno adottando strategie di diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Il nearshoring, ovvero il trasferimento della produzione o dell'approvvigionamento in paesi geograficamente più vicini, sta guadagnando terreno come alternativa al tradizionale offshoring. Questa strategia consente di ridurre i tempi di consegna, migliorare la reattività alle variazioni della domanda e mitigare i rischi legati a instabilità geopolitiche o a politiche protezionistiche.​


Inoltre, le imprese stanno investendo in tecnologie avanzate per migliorare la visibilità e la resilienza delle proprie catene di fornitura. L'adozione di soluzioni digitali consente di monitorare in tempo reale i flussi di approvvigionamento, individuare vulnerabilità e creare scenari predittivi per mitigare le interruzioni. Questi strumenti permettono di ridurre i colli di bottiglia operativi e di rispondere rapidamente alle interruzioni senza sacrificare l'efficienza. ​


L'importanza della trasparenza e della sostenibilità

In un contesto caratterizzato da crescente attenzione alla sostenibilità e alla responsabilità sociale d'impresa, la trasparenza lungo la catena di fornitura assume un ruolo cruciale. Le normative europee, come la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CS3D), impongono alle aziende di rendicontare in modo dettagliato le loro pratiche operative, la governance e la sostenibilità delle catene di fornitura. Questa convergenza normativa offre un’opportunità significativa per le aziende, che possono sviluppare strategie ESG integrate per semplificare la conformità e migliorare la fiducia degli stakeholder.


Collaborazione e innovazione come leve competitive

La collaborazione tra partner della supply chain diventa un elemento fondamentale per affrontare le sfide poste dai dazi e dalle nuove normative. Condividere dati in tempo reale e adottare piattaforme digitali che facilitano la collaborazione tra fornitori e clienti permette di ridurre la frammentazione e di coordinare meglio le risposte alle interruzioni. L'adozione di soluzioni innovative in cloud a supporto del procurement e della supply chain rappresenta un passo decisivo verso l'ottimizzazione della catena e la mitigazione dei rischi. ​


Inoltre, le aziende che sapranno adottare un approccio trasparente e integrato non solo rispetteranno le normative, ma potranno posizionarsi come leader in un’era di crescente attenzione alla sostenibilità. La compliance alle nuove regole non deve essere vista come un semplice adempimento, ma come un’occasione per costruire una strategia ESG solida e coerente, in grado di migliorare la fiducia di investitori, consumatori e stakeholder.

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