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Crisi dell'Edilizia a Milano: Senza il 'Salva Milano' a Rischio 40.000 Lavoratori e Centinaia di Famiglie

La città di Milano sta affrontando una crisi edilizia senza precedenti, con oltre 150 cantieri bloccati a causa di inchieste giudiziarie su presunte violazioni urbanistiche. Questa situazione mette a rischio non solo il futuro abitativo di circa 1.600 famiglie, ma anche l'occupazione di quasi 40.000 lavoratori nel settore delle costruzioni.​


Le Inchieste Giudiziarie e il Blocco dei Cantieri

Negli ultimi mesi, la Procura della Repubblica di Milano ha avviato numerose indagini su interventi edilizi sospettati di non conformità alle normative urbanistiche. Le contestazioni principali riguardano l'esecuzione di lavori in totale difformità o in assenza del permesso di costruire, nonché casi di lottizzazione abusiva. Queste inchieste hanno portato alla sospensione di oltre 150 cantieri, paralizzando di fatto il settore edilizio milanese. ​


Impatto sulle Famiglie e sull'Occupazione

La paralisi dei cantieri ha conseguenze dirette su circa 1.600 famiglie che avevano investito nei progetti edilizi ora bloccati. Molte di queste famiglie si trovano in una situazione di incertezza, avendo già versato somme significative per l'acquisto di abitazioni che potrebbero non essere completate. Parallelamente, il settore delle costruzioni a Milano rischia di perdere fino a 40.000 posti di lavoro, aggravando ulteriormente la crisi occupazionale nella regione. ​


Il Disegno di Legge 'Salva Milano'

In risposta a questa emergenza, è stato presentato alla Camera dei Deputati il disegno di legge 1987, noto come 'Salva Milano'. Questo provvedimento mira a regolarizzare la situazione urbanistica e a sbloccare i cantieri fermi, offrendo una soluzione legislativa alle problematiche emerse dalle inchieste. Tuttavia, il disegno di legge ha suscitato dibattiti e critiche da parte di urbanisti e professionisti del settore. ​


Critiche e Preoccupazioni degli Urbanisti

L'Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) ha espresso forti preoccupazioni riguardo al 'Salva Milano'. Secondo il presidente dell'INU, Michele Talia, l'ampliamento del concetto di ristrutturazione edilizia proposto dal disegno di legge potrebbe sottrarre le trasformazioni urbane agli strumenti urbanistici attuativi, riducendo il potere di indirizzo e discussione delle comunità locali sui cambiamenti della città. Questo potrebbe portare a una gestione meno trasparente e partecipativa delle trasformazioni urbane. ​


Rischio di Paralisi del Mercato Immobiliare

Oltre alle immediate ripercussioni su famiglie e lavoratori, la situazione attuale potrebbe avere effetti a lungo termine sul mercato immobiliare milanese. Il blocco dei cantieri e l'incertezza normativa rischiano di allontanare gli investitori, con una perdita stimata di circa 12 miliardi di euro in potenziali investimenti. Questo scenario potrebbe compromettere la crescita e lo sviluppo urbano della città nel prossimo futuro.

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