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Crisi d'impresa: l'emersione anticipata supera il concordato preventivo

Nel 2024, le domande di accesso alla composizione negoziata, un percorso extragiudiziale volto all'emersione anticipata della crisi d'impresa, sono aumentate dell'83%, superando per la prima volta quelle relative al concordato preventivo. Questo dato evidenzia una crescente preferenza delle imprese per strumenti che permettono di affrontare le difficoltà finanziarie in una fase precoce, evitando il ricorso a procedure concorsuali più invasive. 


La composizione negoziata: un'alternativa efficace

Introdotta nel novembre 2021, la composizione negoziata mira a far emergere tempestivamente le difficoltà economico-finanziarie delle imprese, prima che diventino irreversibili. Nel 2024, sono state presentate 1.089 istanze per questo percorso, segnando un incremento significativo rispetto agli anni precedenti. Questo strumento consente all'imprenditore di gestire l'azienda affiancato da un esperto indipendente, facilitando la ricerca di soluzioni condivise con i creditori e promuovendo il risanamento aziendale senza l'intervento diretto del tribunale, se non in casi specifici come la richiesta di misure protettive. 


Il calo del concordato preventivo

Parallelamente, le domande di concordato preventivo hanno registrato una flessione, attestandosi a 762 nel 2024. Il concordato preventivo è una procedura concorsuale che consente all'imprenditore in stato di crisi o insolvenza di proporre ai creditori un piano per evitare la liquidazione giudiziale, garantendo la continuità aziendale o la liquidazione del patrimonio sotto il controllo del tribunale. Tuttavia, la complessità e la formalità di questa procedura possono scoraggiare le imprese, che preferiscono soluzioni più flessibili come la composizione negoziata. 


L'aumento delle procedure concorsuali

Nel 2024, il numero totale delle procedure concorsuali è cresciuto del 22% rispetto all'anno precedente, raggiungendo le 11.701 unità. La liquidazione giudiziale (precedentemente denominata fallimento) rappresenta la maggior parte di queste procedure, costituendo il 78,7% del totale. Questo incremento indica le persistenti difficoltà del tessuto imprenditoriale italiano, accentuate da fattori economici globali e locali. 


L'importanza degli adeguati assetti organizzativi

Il Codice della crisi d'impresa, introdotto nel 2019, obbliga le aziende a dotarsi di adeguati assetti amministrativi e contabili per rilevare tempestivamente i segnali di crisi. Tuttavia, solo il 3,5% delle imprese che hanno depositato il bilancio di esercizio 2023 ha dichiarato di aver implementato tali assetti. Questo dato sottolinea la necessità di una maggiore consapevolezza e preparazione da parte delle imprese nella gestione preventiva delle crisi, al fine di adottare tempestivamente le misure necessarie per il risanamento.

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