Bulgari amplia lo stabilimento di Valenza: verso il raddoppio della produzione di gioielli

Bulgari, storica maison romana del lusso appartenente al gruppo LVMH, ha annunciato un ambizioso piano di espansione per il suo stabilimento di Valenza, in Piemonte. L'obiettivo è raddoppiare la capacità produttiva entro il 2028, consolidando il ruolo del sito come centro nevralgico per la produzione di gioielli di alta gamma.​

Un investimento strategico per la manifattura italiana

L'ampliamento dello stabilimento di Valenza rappresenta un investimento significativo nel settore manifatturiero italiano. La nuova struttura, che si affiancherà all'attuale Manifattura Bulgari inaugurata nel 2017, sarà realizzata su un'area di circa 17.000 metri quadrati. Questo progetto porterà alla creazione di 650 nuovi posti di lavoro, portando il totale degli occupati a Valenza a oltre 1.400 unità.​

Innovazione e sostenibilità al centro del progetto

Il nuovo stabilimento sarà progettato secondo i più alti standard di sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica. L'obiettivo è ottenere la certificazione LEED Gold, grazie all'adozione di soluzioni energetiche efficienti, all'utilizzo di materiali eco-compatibili e alla gestione responsabile delle risorse. Inoltre, saranno implementate tecnologie all'avanguardia per garantire la massima precisione nella produzione e per favorire la formazione continua degli artigiani.​

Formazione e valorizzazione del capitale umano

Bulgari ha sempre posto grande attenzione alla formazione e alla valorizzazione del capitale umano. Con l'espansione dello stabilimento, l'azienda prevede di potenziare ulteriormente la Scuola dei Mestieri, un programma interno dedicato alla trasmissione delle competenze artigianali alle nuove generazioni. Questo approccio mira a preservare l'eccellenza della tradizione orafa italiana, garantendo al contempo l'innovazione necessaria per affrontare le sfide del mercato globale.

Un segnale positivo per il territorio e il settore orafo

L'investimento di Bulgari a Valenza rappresenta un segnale positivo per l'intero territorio e per il settore orafo italiano. La città piemontese, già nota per la sua tradizione nella lavorazione dei metalli preziosi, vedrà rafforzato il proprio ruolo come polo di eccellenza nella produzione di gioielli. Questo progetto contribuirà a stimolare l'economia locale, creando nuove opportunità occupazionali e favorendo lo sviluppo di competenze specialistiche.