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BolognaFiere guida il settore fieristico italiano: nel 2024 ricavi record per 274,1 milioni e strategia di sviluppo globale

Nel 2024 BolognaFiere ha raggiunto un risultato storico, superando per la prima volta i 274 milioni di euro di ricavi consolidati e affermandosi come il primo operatore italiano per fatturato nel settore fieristico. Il gruppo guidato dall’amministratore delegato Antonio Bruzzone e dal presidente Gianpiero Calzolari ha registrato una crescita del 17% rispetto al 2023, rafforzando la propria posizione non solo nel panorama nazionale ma anche su scala internazionale. Questo traguardo segna un’accelerazione del percorso di sviluppo avviato da anni e conferma l’efficacia di una strategia incentrata su innovazione, espansione estera e diversificazione delle attività.


Il 2024 è stato un anno particolarmente dinamico: BolognaFiere ha organizzato circa 90 eventi, oltre un terzo dei quali fuori dai confini nazionali. Tra le manifestazioni di punta si confermano Cosmoprof Worldwide Bologna, Marca e Bologna Children’s Book Fair, cui si aggiunge la prima edizione di Cosmoprof North America Miami. Questi eventi hanno contribuito in modo significativo alla crescita dei ricavi, grazie all’attrattività internazionale del portafoglio espositivo e alla capacità del gruppo di posizionarsi come interlocutore privilegiato per i principali attori globali.


L’analisi della composizione del fatturato evidenzia una ripartizione equilibrata: il 40% deriva dall’organizzazione fieristica, un altro 40% dalle attività di allestimento e architettura, mentre la gestione delle venue rappresenta il restante 20%. Le aree di allestimento e organizzazione fieristica hanno registrato gli incrementi più rilevanti, rispettivamente con +19,3 e +12,3 milioni di euro rispetto al 2023. Questo andamento riflette non solo la ripresa strutturale del settore dopo la fase pandemica, ma anche la capacità di BolognaFiere di innovare i propri format espositivi, adattandoli alle esigenze dei diversi mercati e settori produttivi.


Dal punto di vista economico-finanziario, la performance del gruppo è altrettanto solida. L’Ebitda ha raggiunto i 44 milioni di euro, pari al 16% dei ricavi, con un incremento del 55% sull’anno precedente. L’Ebit si è attestato a 17,8 milioni (+17%), mentre il risultato ante imposte ha toccato quota 8,9 milioni, in crescita del 40% rispetto al 2023. Il risultato netto è stato di 3,9 milioni, contro i 700 mila euro dell’anno precedente. Inoltre, la posizione finanziaria netta, con una generazione di cassa positiva, supera i 70 milioni, rendendo sostenibile una nuova stagione di investimenti.


Nel 2024 BolognaFiere ha rafforzato anche la propria proiezione internazionale attraverso acquisizioni strategiche e joint venture. L’integrazione delle società Intermeeting e FM Exhibit e la creazione della joint venture CCA Ltd per presidiare il mercato del beauty in Thailandia rappresentano tappe fondamentali nel consolidamento di una presenza globale. In parallelo, è proseguita l’ottimizzazione della struttura societaria, con l’incorporazione di cinque realtà operative, al fine di semplificare i processi e migliorare l’efficienza gestionale.


Il presidente Gianpiero Calzolari ha sottolineato l’importanza del percorso compiuto, ricordando che nel 2015 il gruppo registrava ricavi per circa 105 milioni di euro. In meno di dieci anni, BolognaFiere ha più che raddoppiato le proprie dimensioni, dimostrando la validità di una visione strategica che coniuga radicamento territoriale, internazionalizzazione e apertura all’innovazione. Calzolari ha anche evidenziato come il dato dei ricavi consolidati non comprenda l’intero volume d’affari generato all’estero, che aggiunge circa 30 milioni al totale non ufficialmente rendicontato, confermando la portata reale del gruppo.


Per il 2025, il focus sarà duplice: da un lato la riqualificazione del quartiere fieristico di Bologna, con investimenti in infrastrutture, sostenibilità e digitalizzazione; dall’altro, la prosecuzione della strategia di diversificazione del business, considerata una leva fondamentale per affrontare le sfide del settore fieristico contemporaneo. In quest’ottica, BolognaFiere si propone sempre più come hub di servizi per le imprese e piattaforma di connessione tra settori industriali, istituzioni e mercati internazionali.


Stephen Andrew Carter, CEO di Informa Group e membro del consiglio di amministrazione di BolognaFiere, ha dichiarato che “il gruppo è ormai un operatore di livello mondiale, caratterizzato da ambizione, solidità e capacità di innovazione”. Un’affermazione che riflette la fiducia degli investitori e l’attrattività di un modello che ha saputo superare la crisi pandemica e rilanciarsi con forza sullo scenario globale.


La traiettoria di crescita di BolognaFiere rappresenta oggi uno dei casi di maggiore successo nel panorama fieristico europeo. Con un’offerta sempre più integrata, una governance orientata ai risultati e una rete internazionale in continua espansione, il gruppo si candida a essere uno dei protagonisti della nuova economia degli eventi, in cui fisico e digitale, locale e globale, tradizione e innovazione convivono in equilibrio.

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