Aquafil: innovazione nella separazione chimica di fibre elastiche e nylon attraverso un impianto pilota
- piscitellidaniel
- 26 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Aquafil, azienda trentina leader nella produzione di fibre sintetiche, ha recentemente sviluppato un impianto pilota innovativo per la separazione chimica delle fibre elastiche dal nylon. Questo progresso tecnologico rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità nel settore tessile, consentendo il riciclo efficiente di materiali complessi e riducendo l'impatto ambientale dei processi produttivi.
Il contesto dell'innovazione
Nel settore tessile, la combinazione di nylon e fibre elastiche è comune per conferire ai tessuti proprietà di elasticità e resistenza. Tuttavia, questa miscela ha reso tradizionalmente difficile il riciclo, poiché la separazione meccanica delle due componenti non è efficace. Aquafil ha affrontato questa sfida sviluppando un processo chimico che permette di separare le fibre elastiche dal nylon senza comprometterne la qualità, facilitando così il riciclo di entrambi i materiali.
Dettagli dell'impianto pilota
L'impianto pilota, situato nello stabilimento di Lubiana, in Slovenia, utilizza una tecnologia avanzata di depolimerizzazione che scompone il nylon e le fibre elastiche nei loro monomeri originali. Questo processo consente di ottenere materiali puri che possono essere riutilizzati per produrre nuovi filati senza perdita di qualità. La tecnologia impiegata è frutto di anni di ricerca e sviluppo, con l'obiettivo di creare un ciclo produttivo chiuso e sostenibile.
Collaborazioni strategiche e sviluppo del bio-nylon
Aquafil ha collaborato con la società biotech texana Genomatica (Geno) per sviluppare un nylon derivato da fonti rinnovabili. Questa partnership ha portato alla produzione delle prime tonnellate di caprolattame da materia prima biologica, successivamente convertito in polimero di nylon 6. Il bio-nylon ottenuto è destinato a rivoluzionare l'industria tessile, offrendo ai marchi materiali sostenibili per diverse applicazioni, dall'abbigliamento all'automotive.
Processo Econyl e impatto ambientale
L'azienda è nota per il suo processo Econyl, che rigenera rifiuti di nylon, come reti da pesca e moquette dismesse, trasformandoli in nuovo filato. Questo processo consente di risparmiare risorse naturali e ridurre le emissioni di CO₂. Attualmente, Econyl rappresenta il 47% del fatturato da fibre sintetiche del gruppo, con l'obiettivo di raggiungere il 60% entro il 2025.
Prospettive future e obiettivi di sostenibilità
Aquafil intende ampliare l'applicazione della tecnologia di separazione chimica su scala industriale, contribuendo significativamente alla riduzione dei rifiuti tessili e promuovendo l'economia circolare nel settore. L'azienda continua a investire in ricerca e sviluppo per migliorare l'efficienza dei processi e ridurre ulteriormente l'impatto ambientale. Inoltre, Aquafil sta lavorando per diffondere il marchio Econyl, con piani di comunicazione su mercati come la Cina e attraverso una piattaforma di e-commerce che mette in contatto produttori e consumatori finali.
L'innovazione introdotta da Aquafil nella separazione chimica delle fibre rappresenta un passo avanti significativo verso la sostenibilità nel settore tessile, offrendo soluzioni concrete per il riciclo di materiali complessi e contribuendo alla creazione di un futuro più verde.
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