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Wall Street in stallo tra incertezze sui tassi e cali di energia e sanità

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Martedì i principali indici di Wall Street hanno chiuso sostanzialmente stabili in una seduta caratterizzata da forte volatilità. I titoli dei settori sanitario ed energetico hanno registrato cali, mentre gli investitori hanno analizzato un rapporto sull’occupazione che indicava un raffreddamento del mercato del lavoro, alimentando le aspettative di futuri tagli dei tassi di interesse.


Un report del Dipartimento del Lavoro ha evidenziato che a novembre la crescita dell’occupazione negli Stati Uniti è tornata ad aumentare, dopo il calo delle buste paga non agricole registrato a ottobre, dovuto alla riduzione della spesa pubblica.


Il tasso di disoccupazione si è attestato al 4,6% a novembre, segnalando tuttavia un progressivo indebolimento del mercato del lavoro, in un contesto di incertezza economica legata alla politica commerciale aggressiva del presidente Donald Trump.


I dati hanno contribuito a fare chiarezza sulle condizioni del mercato del lavoro dopo la recente e storica chiusura delle attività governative, che aveva lasciato sia gli investitori sia la Federal Reserve senza informazioni ufficiali. I responsabili della politica monetaria avevano già riconosciuto segnali di rallentamento quando la banca centrale ha deciso di tagliare i tassi la scorsa settimana.


Secondo i dati LSEG, le aspettative degli investitori sui tagli dei tassi per il prossimo anno sono aumentate: i mercati ora prezzano riduzioni complessive di almeno 58 punti base, rispetto ai 25 punti base indicati dalla Fed la settimana precedente.


Un’indagine distinta ha inoltre mostrato che a dicembre la crescita dell’attività economica negli Stati Uniti è scesa al livello più basso degli ultimi sei mesi.


Nel frattempo, il consigliere economico della Casa Bianca Kevin Hassett, considerato uno dei principali candidati di Trump alla guida della Federal Reserve, ha sottolineato l’importanza dell’indipendenza della banca centrale, in risposta ai timori di un’eccessiva vicinanza al presidente.


Alle 09:56 ET, il Dow Jones Industrial Average è sceso di 9,66 punti, ovvero dello 0,02%, a 48.406,44. L' S&P 500 ha perso 1,97 punti, ovvero lo 0,03%, a 6.814,54, mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato 33,47 punti, ovvero lo 0,15%, a 23.090,89.


L’S&P 500 e il Nasdaq si sono attestati vicino ai minimi delle ultime tre settimane, appesantiti dal perdurare dell’incertezza sui futuri tagli dei tassi di interesse e dalle preoccupazioni legate alle valutazioni elevate del comparto tecnologico, che hanno continuato a frenare il sentiment degli investitori.


Cinque degli undici settori dell’S&P 500 hanno chiuso in territorio negativo, con l’energia in testa alle perdite: il comparto ha ceduto l’1,9%, in scia a un calo di oltre il 2% dei prezzi del petrolio.


Il settore sanitario ha registrato un ribasso dell’1,1%. In particolare, Eli Lilly ha perso l’1%, mentre Pfizer ha lasciato sul terreno il 3,1% dopo aver diffuso previsioni di utile per il 2026 inferiori alle attese degli analisti.


Il comparto dei servizi di comunicazione ha invece guadagnato lo 0,4%.


In controtendenza, le azioni di B. Riley sono balzate del 23% dopo che la banca d’investimento ha comunicato un utile nel secondo trimestre, a fronte della perdita registrata nello stesso periodo dell’anno precedente, in una comunicazione trimestrale presentata in ritardo.


Humana ha ceduto il 2,4% dopo che la compagnia di assicurazioni sanitarie ha annunciato cambiamenti ai vertici aziendali.


In un contesto separato, un’inchiesta di Reuters ha riportato che il Nasdaq ha presentato la documentazione alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti per avviare la negoziazione di azioni 24 ore su 24, a distanza di alcuni mesi da annunci analoghi da parte del New York Stock Exchange e di Cboe Global Markets.


Sul NYSE i titoli in ribasso hanno superato quelli in rialzo con un rapporto di 1,12 a 1, mentre sul Nasdaq i titoli in progresso hanno prevalso su quelli in calo con un rapporto di 1,25 a 1.


Nell’arco delle ultime 52 settimane, l’S&P 500 ha segnato 10 nuovi massimi e un nuovo minimo, mentre il Nasdaq Composite ha registrato 33 nuovi massimi e 104 nuovi minimi.




Fonte: investing.com

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