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Wall Street divisa tra rally dei rivenditori e scivoloni nel comparto chip

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Giovedì i principali indici di Wall Street hanno mostrato un andamento misto, mentre gli investitori valutavano i dati economici pubblicati in ritardo a causa della recente chiusura del governo statunitense. Nel frattempo, le azioni di Nvidia hanno subito un forte calo, penalizzate dai timori legati al crescente livello di concorrenza nel settore dei chip per l’intelligenza artificiale.


Le azioni di Alphabet sono salite di circa l’1% dopo che alcune fonti hanno riferito che Meta Platforms (O:META), società madre di Facebook, sarebbe in trattative per adottare i chip AI di Google nei propri data center a partire dal 2027 e per noleggiare chip da Google Cloud già nel corso del prossimo anno.


Nvidia, leader attuale nel mercato dei chip per l’AI, ha perso il 4,5%, toccando il livello più basso degli ultimi due mesi, mentre Advanced Micro Devices ha registrato un calo del 7,2%.


Il Philadelphia SE Semiconductor Index è arretrato dell’1,6%, dopo il rimbalzo del 4,6% messo a segno lunedì.


Lunedì il Nasdaq aveva registrato il maggior incremento giornaliero degli ultimi sei mesi, spinto dagli acquisti sui titoli tecnologici dopo diverse settimane di vendite, alimentate da timori legati alle valutazioni elevate del settore e agli ingenti investimenti in intelligenza artificiale da parte delle big tech.


Sia l’S&P 500 sia il Nasdaq si avviano comunque a chiudere il mese con le peggiori performance da marzo.


Alle 11:24 ET, il Dow Jones Industrial Average è salito di 337,58 punti, ovvero lo 0,74%, a 46.785,85, l'S&P 500 ha guadagnato 12,98 punti, ovvero lo 0,19%, a 6.718,10 e il Nasdaq Composite ha perso 59,47 punti, ovvero lo 0,25%, a 22.815,15.


I dati diffusi dal Dipartimento del Commercio hanno evidenziato che a settembre le vendite al dettaglio sono risultate inferiori alle previsioni. Un report separato ha inoltre mostrato un rimbalzo dei prezzi alla produzione, spinto dall’aumento dei costi dell’energia e delle tariffe.


Le aspettative degli operatori su un taglio dei tassi di 25 punti base il mese prossimo sono rimaste quasi invariate dopo la pubblicazione dei dati, attestandosi all’82,7% di probabilità — il doppio rispetto a circa il 40% della settimana precedente — secondo il FedWatch del CME Group.


Il sentiment di mercato è stato recentemente rafforzato dalle crescenti scommesse su una riduzione dei costi di finanziamento da parte della Federal Reserve a dicembre, sulla scia di commenti più accomodanti provenienti da membri votanti del Federal Open Market Committee, tra cui John Williams e Christopher Waller.


Intanto è partita la ricerca del prossimo presidente della Fed, e il segretario al Tesoro Scott Bessent ha dichiarato che l’annuncio potrebbe arrivare già prima di Natale.


Otto dei 11 principali settori dell’S&P 500 hanno chiuso in positivo, con il comparto sanitario in testa grazie a un progresso dell’1,7%. L’indice Russell 2000, che monitora le società a bassa capitalizzazione, è salito dell’1,5%, toccando il massimo delle ultime due settimane.


Anche il settore retail ha mostrato solidi guadagni: le azioni del grande magazzino Kohl’s sono schizzate del 34% e quelle di Abercrombie & Fitch sono aumentate del 30%, dopo che entrambe le aziende hanno rivisto al rialzo le loro previsioni sugli utili annuali.


Al contrario, Burlington Stores ha perso il 9,2% dopo aver riportato ricavi del terzo trimestre inferiori alle attese.


Le azioni di Alibaba quotate negli Stati Uniti sono diminuite dell’1,9%, cancellando i primi rialzi nonostante il colosso cinese dell’e-commerce abbia superato le stime degli analisti sui ricavi trimestrali.


Sul NYSE i titoli in progresso hanno superato quelli in calo con un rapporto di 2,83 a 1, mentre sul Nasdaq il rapporto è stato di 1,74 a 1.


Nelle ultime 52 settimane, l’S&P 500 ha registrato 32 nuovi massimi e un nuovo minimo; il Nasdaq Composite ha segnato 104 nuovi massimi e 62 nuovi minimi.




Fonte: investing.com

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